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martedì 1 aprile 2014

FANTASIE FISCALI




Arriva in Gran Consiglio l'imposta che non c'é.  Nell'ultimo anno di mandato Canio non manca d'inventiva ed ecco che, all'ordine del giorno del prossimo Consiglio, ci mette l'imposta sullo sbarco. Che ne avesse tanta voglia era ben noto; appena che due anni fa di marzo uscì sta legge sullo sbarco, rilasciò interviste a tutto campo il cui tenore era ben chiaro. Turbato però dal dubbio Amletico se mai potesse essere applicata anche sulle isole dei laghi, poi preferì stare in silenzio Ora però, forte di un parere richiesto e ottenuto da quel Ministero dell'Economia e Finanze a cui non sembra vero aggiunger altre imposte ad altre tasse, Canio ritorna a bomba sulla cosa. Ecco che quindi nel prossimo Consiglio che già sarà di venerdì che viene, ci ha messo questa imposta sullo sbarco; per ogni umano che metterà il suo piede sulle terre d'oltre mare, sarà chiesto di versare un piccolo, simbolico, tributo. Per ora son solo 50 centesimi per sbarco, comunque a legge ora vigente potrebbero arrivare a un euro e mezzo ed è mancato proprio poco che non si potesse arrivare a due e 50. Se poi si pensa che in una delle tre dell'arcipelago la Perla ha, sì e no, il solo bagnasciuga, ecco che farà pagare un' altra entrata in casa altrui. Comunque c'è un però; non è che tutti pagano il tributo, perché se è vero come è vero che ci son quelli esenti per causa di lavoro, di residenza o altro, ci sono pure degli altri che sono i fortunati. Infatti c'è sta legge un po' bislacca che impone che il tributo sia riscosso col titolo di viaggio dal vettore pubblico di linea e poiché solo Navigazione Laghi è quello di linea, mezzo milione, circa,  di persone pagherà questo tributo e l'altro mezzo no. Se a questo poi aggiungiamo che già da ora tra quelli che stanno nel Palazzo e quelli che governano la flotta che incrocia dentro il golfo, par che via sia voglia, per altre cause, di fare un contenzioso, ci sembra che sta roba dello sbarco è come buttar benzina sopra il fuoco. Non è che poi ci sia bisogno di essere una scienza per sospettar che questa roba dello sbarco, così come è stata congeniata, leda forse il principio di eguaglianza ? Basterà, infatti, trovar un qualche giudice disposto a porre la questione alla Consulta e il gioco è fatto. Comunque sto rilievo non è il solo; ce n'è di molti ancora che fanno, seriamente, dubitare che sta volta il MEF, con il parere reso ha preso soltanto una gran svista e Canio, ma a questo non è nuovo, anche lui pure. Vedremo dunque in sto prossimo Consiglio come si metteranno, infin,  tutte ste cose.         

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