La
sequenza di affermazioni pubbliche era stata senza ma e senza se: " La
funivia è della Regione, non ci sono più dubbi, tutto è stato chiarito, quindi
a quell'Ente spetta provvedere al rinnovo tecnico dell'impianto e non al Comune
che non ha alcuna responsabilità a riguardo". Nulla di più esplicito era
stato affermato anche nella riunione pubblica che si tenne, un po' meno di un
anno fa, e pari affermazione venne sostenuta anche dal presente fu Presidente
della Provincia , o meglio dal Presidente della fu Provincia, non so più come
dire. La certezza pubblica di Canio non
venne mai scalfita da nulla, la sua sicurezza era encomiabile e imbattibile e
intanto il tempo passava. Sì il tempo passava occupato da un via vai di accordi
di programma e convenzioni che facevano la spola tra Stresa e Torino senza che,
però, mai si chiudesse il cerchio. Una delle prime stesure dell'accordo, in
punto proprietà dell'impianto, era riuscita dove solo la diplomazia può
riuscire, cioè a redigere un testo senza mai menzionare la questione
proprietaria. Un miracolo di equilibrio diplomatico che consentiva, ancora, a Canio di sostenere
la sua indomita certezza. Nel frattempo però, il territorio, cosa di cui non si
conosce bene cosa sia, tranne di essere un termine non abusato, ma stra abusato,
non cacciava neppure un euro di quelli che la Regione avrebbe voluto ci
mettesse, tranne il povero nostro Comune che, diamogli atto, faceva comunque la sua
parte. Ora, e questa è la notizia, sembra che la spola Stresa/Torino- Torino/Stresa
stia per terminare e, in effetti, sul tavolo del Consiglio e nelle mani dei Consiglieri
ci sta una bozza, datata 5 marzo, che dovrebbe essere il testo definitivo dell'accordo.
Sta volta, però, la diplomazia non ha
dovuto compiere miracoli, ma ha detto pane al pane e vino al vino e, all'articolo
pure 5 di questa bozza ci sta scritto quello che vi trascriviamo." Le
parti si impegnano reciprocamente a perfezionare il trasferimento della
titolarità dell'impianto funiviario oggetto del presente accordo ponendo in
essere tutte le attività e gli atti ricognitivi necessari alla trascrizione nei
pubblici registri immobiliari della titolarità dei beni mobili ed immobili in
capo al Comune di Stresa." Non ci sembra di aver tralasciato nulla,
ma il contenuto dell'accordo non lascia più
dubbi. L'impianto deve tenerselo il Comune di Stresa che collaborerà con la Regione
per perfezionare il trasferimento. Di che cosa si sia parlato nei mesi e negli anni
scorsi, quindi, non è dato a sapere, tranne che Canio, per usare una sorte di
eufemismo, ancora una volta si è mostrato incredibile; diciamola così. Insomma par sia
dotato di una propensione a credere e far credere cose sempre un po' diverse
dal vero che ha, veramente, dell'incredibile. Poi, alla fine, però tutto si
chiarisce e l'accordo non sarà il massimo, ma ci sta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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