Vanto recente del Palazzo è stato il taglio, dopo sofferenti lunghe attese, del nastro inaugurale della nuova illuminazione pubblica d'artista dell'Isola più nota. La cosa in sé avrebbe potuto, fors'anche, meritare il plauso di questo nostro post; invece no. Ormai sta diventando una costante; lo stile Villa Aminta, copiato poi nel noto caso del portone, ormai si allarga e si diffonde, contagia le menti, più o meno, illuminate, varca l'ingresso del Palazzo che subito lo replica e lo applica. Lo stile va guardato e va studiato; è un misto di cose assai diverse, ne esce un lampioncino con tanto di ricami color oro; un oggettino più adatto ad esser messo in vendita su un banchetto che non a illuminare le vie del borgo da tempo antico sopra l'acqua. Un po' barocco, un po' stile d'Impero, un po' fors'anche liberty, l'oggetto è destinato a rischiarar la notte buia e le stradine, peraltro, assai deserte. Un po' fa ridere, un po' fa anche piangere se poi si pensa che bastava usare le vecchie lanterne già esistenti, metterle un po' a posto, cambiare le lampade ed anche i vetri, aggiungerne qualcuna dove mancava e tutto poi finiva lì. Va meglio, invece, la nuova illuminazione delle terrazze e dei giardini; ben fatta dunque, bel risultato insomma, ma forse un po' anche di troppo. Canio, una volta l'anno, spegne le luci per, circa, un quarto d'ora, così che partecipa e aderisce alla manifestazione per meno spreco in giro per il mondo. Appena però finisce il tempo, riaccende, come prima, tutte le lampade in possesso. Ora ne aggiunge altre, magari va anche bene, ma forse un calendario ci voleva o ci vorrebbe; insomma magari non proprio tutti quanti i santi giorni, così che anche gli alberi e le piante riposino, un poco, nel buio, ormai sparito, delle notti. Comunque state allerta perché mica finisce tutto qui. In vista ci stanno ancora un po' di scatole sul liberty da metter sopra l'Isola più nota e la sorella per farci i pubblici servizi e anche lì.........
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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