Primo tempo: zero a uno. Questo é il risultato, per ora, conseguito con la querela che Canio lanciò, non una ma due volte, contro l'autore dei post di questo blog. Diffamazione a mezzo stampa era l'accusa che il Capo del governo mosse contro il noto autore che aveva osato mettere sul blog, in integrale, il testo prodotto da Minoranze nel Consiglio con le osservazioni alla " Zanetta" e che, pure, ci aveva fatto su qualche commento.. L'inchiesta prese avvio senza ritardo e il Pubblico Ministero della Procura parve aver un poco anche di fretta tanto da notificarci la richiesta di rinviarci, subito, in giudizio. Usammo allora la facoltà di chiedere di essere ascoltati e di produrre i nostri documenti. Così potemmo fare e un pomeriggio dell'inverno lo passammo a dettare il testo e consegnar carte per nostra sacrosanta anche difesa. Lette che ebbe le cose che dicemmo e le carte che portammo, la P.M., un poco, ci ha pure ripensato, anzi il suo giudizio ha pure, addirittura, ribaltato. Non più chiede il rinvio a giudizio, ma dice che Piervalle manco ha da esser giudicato e con questa richiesta avrebbe pure terminato. Insorge però Canio, l'ostinato. Il grande accusatore, esperto in querele per lesa sua maestà, non vuole la clemenza, ma cerca la vendetta e vuole portare Piervalle sul banco da imputato, magari incatenato . Quindi finito zero per Canio e uno per Piervalle il primo round, se ne prospetta un altro davanti al GIP intorno a un mese dei prossimi a venire e che sarà, circa, d'ottobre. In quella sede quindi non è che saremo giudicati, ma un giudice, terzo tra le parti, valuterà se la ragione sta dalla parte della pubblica accusa, la P.M., che vuol che sia Piervalle libero e innocente o da quella in cui sta Canio che insegue la sua vendetta personale, volendo che l'indagato sia giudicato e condannato. Se questo giudice terzo tra le parti darà ragione alla PM. il tutto verrà archiviato e finirà per sempre lì; se invece darà ragione a Canio manderà Piervalle avanti un altro giudice in giudizio e lì ce la vedremo e tutto giocheremo. Dunque e comunque, almeno questo primo round è aggiudicato e Canio è castigato. Difficile e dura è oggi l'avventura di chi vuol professar l'attività legale in terra Italiana di provincia. La concorrenza è tanta, la crisi alza le spese e abbassa le tariffe, la clientela è diventata diffidente e, prima di pagar la solita parcella, vuole vedere il risultato. Dunque, per ora niente risultato e Canio, poverino, non incassa neppure l'ombra di un quattrino. Gli toccherà, dunque, sgobbar ancor non poco e poi …., e poi vedremo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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