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venerdì 6 giugno 2014

SHANGHAI-PECHINO






Senza fine è la storia del progetto che unisce il Lido a Villa Aminta; va lento, anzi sta fermo quello che spetta a fare all’Hotel con tante stelle tanto che è passato quasi un anno per saper, soltanto, a quanti chilometri l’ora viaggiano, in media, le auto di passaggio. Più lento ancora va questo Palazzo che, dopo aver previsto ed approvato, ma a modo suo, l’opera nella variante che pur portava il nome di “ Zanetta”, si accorge ora che occorre farne un’ altra di variante e quindi; punto a capo. Tutto sta dunque fermo ed assai incerto, tanto che quel che sembra una cosa assai possibile, sara’, magari, un’altra proroga concessa su richiesta. Shangai-Pechino, ci hanno impiegato giusto quattr’anni a costruire 1.300 chilometri di ferrovia superveloce; 170 metri di passeggiata fronte Hotel, già da noi pagati, cinque di anni sono ormai quasi passati e manco un metro è stato quello che hanno fatto. Questa è la storia vera dunque che ormai è già una favola e che ci ha raccontato Canio tante volte, riciclandola sempre come fosse nuova e come se fosse una conquista sorprendente della sua capacità di governar col negoziato. Entrata e uscita e poi rientrata ancora nelle diverse programazioni triennali delle opere, anche la tratta che sta in carico al Palazzo non sembra abbia di fronte a se la strada già spianata. Un progettino c’è, ma è solo un tentativo e l’incertezza regna nel Governo, dove poi mai farla passare; se in fregio alla Statale, se un pezzo lungo il lago, se su terre demaniali, se su quelle anche private. Insomma un gran dilemma sembra abbia colpito Canio e i suoi Ministri appena essi devono affrontar un problemino che non sia il solito cambiar un lampioncino. Per dirla in breve dunque siam quasi al punto zero di quest’opera che, se fosse nelle mani dei Cinesi, sarebbe fatta, più o meno, nel tempo di una mezza giornata di lavoro. Lido-Villa l’Aminta: cinque anni dunque e mesi ……?? al taglio del nastro inaugurale; Shanghai-Pechino 1.300 giorni.

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