E così finisce, si fa per dire, questa lunga sessione d'interpelli che si trascinava dietro da quasi inizio anno. La sala alle 18 è quasi vuota e solo passato un quarto d'ora maggioranza raggiunge il minimo dei numeri presenti. Inizia Villa Lasio; la vicenda è nota agli addetti di lavoro, comunque la storia è questa qui : i promessi acquirenti, i nuovi zar, ne vogliono fare una residenza di prestigio. Niente più dunque interesse per alberghi, ma si ritorna un poco alle sue origini e quindi necessita una deroga di piano. La deroga è prevista dalla legge, in punto non sorge discussione, ma si dettaglia sul premio cubatura che non è dato dove viene messo e sul recupero del parco che neppure risulta progettato. Piervalle però insiste sulle modalità previste d' attuazione, va bene che sia il permesso di costruir convenzionato, ma il suo contenuto non traspare, mentre si chiede sia la rettifica stradale nel tratto avanti appunto Villa Lasio e a lei vicino. Canio gli da, com'é suo solito del matto, ma è poi Bottini che prende le distanze da quel Capo assai invadente ed impudente e condivide, nelle sostanza, la proposta. Si spacca dunque il fronte dei contrari; persino Galli media e si avvicina a quanto proposto da Piervalle. Sarà un gran tira e poi molla, e alla fine la sostanza par che sarà salva. La Giunta dovrà dunque negoziar i pubblici interventi sulla strada, mentre i progetti saranno da integrare con il premio cubatura e il recupero integral pure del parco. Votano pertanto sì anche quelli dei gruppi in minoranza e strappano a Canio, lui sì che è sta volta è messo in minoranza, un impegno a rispettar nei fatti la promessa. Sarà dura. Si passa, in fretta, ad altro punto, quello che prevede l'estensione ad anni trenta della concessione di terre a Levo per l'acqua minerale. Si vota sì e si passa, ora, agli interpelli. Il primo è sempre quello che sta in agenda da gennaio. Piervalle che la volta scorsa lo aveva presentato senza risposta, chiede di fare un riassuntivo. La fa, breve brevino, ma punta il dito su quel fatto, quello per cui e perché Canio risolse quel contratto col progettista invece di obbligarlo a rimediar, a spese sue a quel " bel " progetto finito nel cestino. La cosa costò quasi 300 mila euro, letteralmente, buttati dentro il cesso. Canio risponde, o meglio, risponde soltanto dove e come vuole. Darà infatti ragione all'interpello dove il dito è puntato verso l'operato dell' ufficio, confermando che agli atti, per ora, risulta che vennero pagate assai somme di troppo, promettendo di chiedere il rimborso. Sul punto, invece, dove a lui è il dente che gli duole, sfugge alle domande anche incalzanti e non c'è verso; non solo è reticente, non risponde, anzi anche qui se può accusa l'apparato. Ci vuole tutto! Brandeggia in aula un foglio della Stampa per provocar Piervalle che, infatti , dopo un po' gli manda una diffida e gli fa chieder anche le scuse. Comunque non c'è verso, l'anguilla sfugge, per cui non rimane che aspettar la Corte, quella dei Conti. Andiamo avanti; l'interpello chiede di conoscere, un po' meglio, le notizie di Stampa sulla richiesta milionaria di risarcimento chiesta da Navigazione Laghi. Risponde Canio che la question dei soldi chiesti è vera, ma anche risibile. Meno risibile e più seria è la questione posta sul numero assentibile di licenze non di linea via lago. Sono 18 secondo un regolamento provinciale, son più di 40 quelle in atto. Che deve fare l'Ente quando, ogni 5 anni, vanno a rinnovo ? Questo è un problema che Canio ancora, dice, non ha sciolto. L'altro interpello chiede perché mai da un lato sta sospeso il piano presentato per l'ampliamento del Grand Hotel Des Iles, sostenendo l'esistenza del vincolo posto nell'anno 24, mentre di qui, nel la "Zanetta", dove pur ci sta un pezzo di sto vincolo, han fatto la variante. C'è Disparità dunque tra i soggetti ? C'è una pubblica amministrazione un po' difforme ? Cos'è dunque che c'è di qua e, invece, manco c'è di là. Tralascio di dirvi le risposte che Canio ha dato. Ne abbiamo parlato troppo e troppo a lungo; ora aspettiamo sta sentenza, parlino dunque un po' anche i giudici e poi vediamo. Stazione Laghi; è sempre lì; pagata allo Stato più di 300 mila euro da sto Comune, da dieci anni attende che si concluda sta vicenda. Risponde Bottini, ma non convince; non porta notizie che sian nuove; sembra che tutto dorma presso l'Avvocatura dello Stato che, però, non si pronuncia. L'Amministrazione intanto dorme. Ci aggiorna, anche fin troppo, Canio sulla questione delle terre gravate da diritti di uso civico. Comunque sia la vicenda è ancora lunga; ci sono contenziosi ancora in corso; Regione non ha chiuso ancor l'accertamento fatto dal Comune, insomma si aspetta e un po' si spera. Ricorso al Tar avverso la "Zanetta", la domanda è anche un po' secca: ha letto la Giunta sto ricorso ? Ritiene la Giunta sostenibile difender la Zanetta o invece no? Canio, nella risposta, è assai criptato e non rivela. Sulla Cascina chiusa di Carciano ancora nulla. Canio si appella, com'è suo solito, alla stabilità di patto che non consente fare quelle spese: figuriamoci. Quindi ci dice che aspetta qualcuno che vi provveda. Insomma anche su questa cosa qui si aspetta, ma non si spera. L'ultimo interpello è malandrino perché ha preso la Giunta mentre faceva un fallo dentro il campo. C'è l'imbarazzo per la figura un po' barbina e per essersi fatti prendere, un poco, alla sprovvista. Parla Bottini e dice cose diverse da quelle che erano chieste. Piervalle reclama dunque la risposta e chiede conto. Canio interviene e prende, un poco, le distanze dal Bottini. La cosa, è certo, ha mosso un po' le acque dentro il Governo; la figuraccia, ormai l'ha fatta ed alla fine Piervalle, diretto a Canio pure gli dice che stesse certo che sta roba qui mica scappava. Sono le 21 passate da minuti; ora si chiude, così come si chiude, per ferie, anche sto blog, che riaprirà dopo il ventuno.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 8 luglio 2014
CONSIGLIO SI CHIUDE, SINO AL 21
E così finisce, si fa per dire, questa lunga sessione d'interpelli che si trascinava dietro da quasi inizio anno. La sala alle 18 è quasi vuota e solo passato un quarto d'ora maggioranza raggiunge il minimo dei numeri presenti. Inizia Villa Lasio; la vicenda è nota agli addetti di lavoro, comunque la storia è questa qui : i promessi acquirenti, i nuovi zar, ne vogliono fare una residenza di prestigio. Niente più dunque interesse per alberghi, ma si ritorna un poco alle sue origini e quindi necessita una deroga di piano. La deroga è prevista dalla legge, in punto non sorge discussione, ma si dettaglia sul premio cubatura che non è dato dove viene messo e sul recupero del parco che neppure risulta progettato. Piervalle però insiste sulle modalità previste d' attuazione, va bene che sia il permesso di costruir convenzionato, ma il suo contenuto non traspare, mentre si chiede sia la rettifica stradale nel tratto avanti appunto Villa Lasio e a lei vicino. Canio gli da, com'é suo solito del matto, ma è poi Bottini che prende le distanze da quel Capo assai invadente ed impudente e condivide, nelle sostanza, la proposta. Si spacca dunque il fronte dei contrari; persino Galli media e si avvicina a quanto proposto da Piervalle. Sarà un gran tira e poi molla, e alla fine la sostanza par che sarà salva. La Giunta dovrà dunque negoziar i pubblici interventi sulla strada, mentre i progetti saranno da integrare con il premio cubatura e il recupero integral pure del parco. Votano pertanto sì anche quelli dei gruppi in minoranza e strappano a Canio, lui sì che è sta volta è messo in minoranza, un impegno a rispettar nei fatti la promessa. Sarà dura. Si passa, in fretta, ad altro punto, quello che prevede l'estensione ad anni trenta della concessione di terre a Levo per l'acqua minerale. Si vota sì e si passa, ora, agli interpelli. Il primo è sempre quello che sta in agenda da gennaio. Piervalle che la volta scorsa lo aveva presentato senza risposta, chiede di fare un riassuntivo. La fa, breve brevino, ma punta il dito su quel fatto, quello per cui e perché Canio risolse quel contratto col progettista invece di obbligarlo a rimediar, a spese sue a quel " bel " progetto finito nel cestino. La cosa costò quasi 300 mila euro, letteralmente, buttati dentro il cesso. Canio risponde, o meglio, risponde soltanto dove e come vuole. Darà infatti ragione all'interpello dove il dito è puntato verso l'operato dell' ufficio, confermando che agli atti, per ora, risulta che vennero pagate assai somme di troppo, promettendo di chiedere il rimborso. Sul punto, invece, dove a lui è il dente che gli duole, sfugge alle domande anche incalzanti e non c'è verso; non solo è reticente, non risponde, anzi anche qui se può accusa l'apparato. Ci vuole tutto! Brandeggia in aula un foglio della Stampa per provocar Piervalle che, infatti , dopo un po' gli manda una diffida e gli fa chieder anche le scuse. Comunque non c'è verso, l'anguilla sfugge, per cui non rimane che aspettar la Corte, quella dei Conti. Andiamo avanti; l'interpello chiede di conoscere, un po' meglio, le notizie di Stampa sulla richiesta milionaria di risarcimento chiesta da Navigazione Laghi. Risponde Canio che la question dei soldi chiesti è vera, ma anche risibile. Meno risibile e più seria è la questione posta sul numero assentibile di licenze non di linea via lago. Sono 18 secondo un regolamento provinciale, son più di 40 quelle in atto. Che deve fare l'Ente quando, ogni 5 anni, vanno a rinnovo ? Questo è un problema che Canio ancora, dice, non ha sciolto. L'altro interpello chiede perché mai da un lato sta sospeso il piano presentato per l'ampliamento del Grand Hotel Des Iles, sostenendo l'esistenza del vincolo posto nell'anno 24, mentre di qui, nel la "Zanetta", dove pur ci sta un pezzo di sto vincolo, han fatto la variante. C'è Disparità dunque tra i soggetti ? C'è una pubblica amministrazione un po' difforme ? Cos'è dunque che c'è di qua e, invece, manco c'è di là. Tralascio di dirvi le risposte che Canio ha dato. Ne abbiamo parlato troppo e troppo a lungo; ora aspettiamo sta sentenza, parlino dunque un po' anche i giudici e poi vediamo. Stazione Laghi; è sempre lì; pagata allo Stato più di 300 mila euro da sto Comune, da dieci anni attende che si concluda sta vicenda. Risponde Bottini, ma non convince; non porta notizie che sian nuove; sembra che tutto dorma presso l'Avvocatura dello Stato che, però, non si pronuncia. L'Amministrazione intanto dorme. Ci aggiorna, anche fin troppo, Canio sulla questione delle terre gravate da diritti di uso civico. Comunque sia la vicenda è ancora lunga; ci sono contenziosi ancora in corso; Regione non ha chiuso ancor l'accertamento fatto dal Comune, insomma si aspetta e un po' si spera. Ricorso al Tar avverso la "Zanetta", la domanda è anche un po' secca: ha letto la Giunta sto ricorso ? Ritiene la Giunta sostenibile difender la Zanetta o invece no? Canio, nella risposta, è assai criptato e non rivela. Sulla Cascina chiusa di Carciano ancora nulla. Canio si appella, com'è suo solito, alla stabilità di patto che non consente fare quelle spese: figuriamoci. Quindi ci dice che aspetta qualcuno che vi provveda. Insomma anche su questa cosa qui si aspetta, ma non si spera. L'ultimo interpello è malandrino perché ha preso la Giunta mentre faceva un fallo dentro il campo. C'è l'imbarazzo per la figura un po' barbina e per essersi fatti prendere, un poco, alla sprovvista. Parla Bottini e dice cose diverse da quelle che erano chieste. Piervalle reclama dunque la risposta e chiede conto. Canio interviene e prende, un poco, le distanze dal Bottini. La cosa, è certo, ha mosso un po' le acque dentro il Governo; la figuraccia, ormai l'ha fatta ed alla fine Piervalle, diretto a Canio pure gli dice che stesse certo che sta roba qui mica scappava. Sono le 21 passate da minuti; ora si chiude, così come si chiude, per ferie, anche sto blog, che riaprirà dopo il ventuno.
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