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martedì 29 luglio 2014

PERSEVERARE







Il titolo di oggi allude a una vicenda che, da tempo, si trascina. Si tratta degli attracchi che furon realizzati dicendo che sarebbero serviti a quelli del soccorso. Ci misero una vita per farli, poi quando furono finiti, pagati e collaudati scoprimmo che non servivano, per nulla, a quello scopo, ma nella sostanza circa proprio a poco o quasi a niente. Per verità dei fatti la cosa venne da noi portata con interpello in sede di Consiglio prima che le opere, mal fatte e peggio progettate, venissero approvate. In quella sede Canio promise di compiere verifiche, tanto che, passati che furono, si e no, sei o sette giorni, l'Ufficio accelerò la cosa e ne approvò subito il collaudo. Per meglio comprendere il senso della storia, sarebbe un po' come acquistare un'auto che mica poi va in moto e nonostante questo il venditore reclami il prezzo e l'acquirente lo paghi e taccia. Così è stato dunque sino ad ora, tanto che non ci stancammo mai di scrivere a chi sarebbe suo dovere perché si facesse chiarezza su sto spreco di pubblico denaro. La perseveranza or tuttavia par che paghi e per domani è convocato un summit sul luogo del malfatto. Presenti Comune, Regione, Volontari del soccorso e il sottoscritto si cercherà di mettere a fuoco la questione, verificando nei fatti che l'opera è sbagliata e i denari son stati sprecati. Insomma le solite questioni all'italiana, chiuse in fretta e furia e mai verificate, dove ognuno si prende i soldi pattuiti e poi nessuno più ci pensa e buona notte. Sta volta l'impegno è stato a mai mollare intorno alla questione sin tanto che chi sbaglia abbia pagato e risolto la questione. Vedremo dunque domani sul posto del mal fatto cosa le parti, davanti all'evidenza, diranno e poi faranno.



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