Finita che sembra già l'estate, inizia o meglio continua una stagione che è l'autunno permanente. Nulla di meglio dunque a propiziare la fine, senza onore, del decennio di Canio, locale imperatore. Rileggere adesso i suoi proclami e le promesse del passato sembra un esercizio un po' crudele, lo dispensiamo. Non serve rinvangare il fallimento, occorre pensare un poco già al futuro che non sembri poi tanto lontano, per vero é assai vicino. Ordunque già le voci si inseguono veloci su chi saranno i pretendenti al trono ormai mezzo vacante. Difficile distinguere cos'è che c'è di vero da ciò che non lo è; di mezzo ci sta ancora un po' di tempo e tutto è ancora molto provvisorio. Comunque il Capo va dicendo di essere un po' stanco; lo crediamo. Se non fosse in fallimento sarebbe pimpante e elettrizzante, ma stante un po' le circostanze la carica va giù, difficile stia su. Diec'anni sono tanti e logoranti; l'età certo lo aiuta, ma intanto era un trentenne ed ora è un quarantenne. Vedremo dunque meglio, ma più in là, la piega che verrà; se troverà qualcuno, e se ne parla, da mettere alla testa e lui star dietro le spalle a comandare o se, invece, davvero se ne andrà. Passando ad altri pretendenti, c'è l'eterno secondo della lista. Morire che quello si accorga che è un disastro. Ha cavalcato il secolo passato, è entrato con vigore nel secolo presente, fa e disfa come pochi; padrone del corpo elettorale, spariglia le carte, imbroglia e sbroglia amici ed avversari. Si parla che dissoci il suo prossimo futuro, ancora ? e anche un po' il presente, da una parte dei compagni dell'ultima sventura e che cerchi una sua strada per la prossima avventura. Tutto sarà possibile, ma tutto anche impossibile talmente costui è maestro di quel fare e di quel anche disfare. Comunque per tutti loro ci sta una grande incognita nascosta che si traduce nella domanda semplice e un po' ingenua circa la possibilità che abbiano ancora quel credito che basta. Il dubbio sta fondato; è vero che il locale popolo elettore é un po' conservatore, ma c'è la scadenza in ogni cosa e par che sia ora che è passata. Comunque il nuovo avanza perché se tra quelli che abbiam prima citato, alla fine, nessuno mollerà, pare vi siano pure quelli già sepolti che pensano, come zombi, di farsi quattro passi e prendersi un po' d'aria e poi chissà. Sarebbe dunque pronto un bel corteo di quelli che, chi più chi meno, hanno percorso su e giù le scale del Palazzo per quasi mezzo secolo di tempo e che gradirebbero farlo ancora per un pezzo, praticamente sino a miglior vita. Una gerontocrazia arzilla, moderna ed efficiente sarebbe perciò il prossimo futuro che, nei disegni di questi lor signori, sarebbe assai quella vincente. Sin qui il quadro, con tutte le sue incognite, sarebbe quello certo, Da qui poi cominciano le incognite ciò a dire se vi siano e dove siano gli altri pretendenti al soglio più elevato. La lega lo vorrebbe, ma da sola non si arrischia, ci vuole un'alleanza. La cerchi se la trova; magari qualcosa può offrirgli l'attuale maggioranza secondo la regola del mai si dice mai. Ci sono ancora altri ? Si parla che vi siano e già l'affollamento si fa intenso e preoccupante. Comunque qualcuno va dicendo che arriva una sorpresa che vedrete. Per ora non vediamo più di tanto, ma aspettiamo. Si è mosso, di recente, un qualche movimento sulla rete e un qualche attivismo, chiamiamo, commerciale. Magari dietro ste sigle di amicizie e d' interessi si forma poi qualcosa più stabile, chiamiamolo "politico", vedremo…., per ora osserveremo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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lunedì 25 agosto 2014
METEO
Finita che sembra già l'estate, inizia o meglio continua una stagione che è l'autunno permanente. Nulla di meglio dunque a propiziare la fine, senza onore, del decennio di Canio, locale imperatore. Rileggere adesso i suoi proclami e le promesse del passato sembra un esercizio un po' crudele, lo dispensiamo. Non serve rinvangare il fallimento, occorre pensare un poco già al futuro che non sembri poi tanto lontano, per vero é assai vicino. Ordunque già le voci si inseguono veloci su chi saranno i pretendenti al trono ormai mezzo vacante. Difficile distinguere cos'è che c'è di vero da ciò che non lo è; di mezzo ci sta ancora un po' di tempo e tutto è ancora molto provvisorio. Comunque il Capo va dicendo di essere un po' stanco; lo crediamo. Se non fosse in fallimento sarebbe pimpante e elettrizzante, ma stante un po' le circostanze la carica va giù, difficile stia su. Diec'anni sono tanti e logoranti; l'età certo lo aiuta, ma intanto era un trentenne ed ora è un quarantenne. Vedremo dunque meglio, ma più in là, la piega che verrà; se troverà qualcuno, e se ne parla, da mettere alla testa e lui star dietro le spalle a comandare o se, invece, davvero se ne andrà. Passando ad altri pretendenti, c'è l'eterno secondo della lista. Morire che quello si accorga che è un disastro. Ha cavalcato il secolo passato, è entrato con vigore nel secolo presente, fa e disfa come pochi; padrone del corpo elettorale, spariglia le carte, imbroglia e sbroglia amici ed avversari. Si parla che dissoci il suo prossimo futuro, ancora ? e anche un po' il presente, da una parte dei compagni dell'ultima sventura e che cerchi una sua strada per la prossima avventura. Tutto sarà possibile, ma tutto anche impossibile talmente costui è maestro di quel fare e di quel anche disfare. Comunque per tutti loro ci sta una grande incognita nascosta che si traduce nella domanda semplice e un po' ingenua circa la possibilità che abbiano ancora quel credito che basta. Il dubbio sta fondato; è vero che il locale popolo elettore é un po' conservatore, ma c'è la scadenza in ogni cosa e par che sia ora che è passata. Comunque il nuovo avanza perché se tra quelli che abbiam prima citato, alla fine, nessuno mollerà, pare vi siano pure quelli già sepolti che pensano, come zombi, di farsi quattro passi e prendersi un po' d'aria e poi chissà. Sarebbe dunque pronto un bel corteo di quelli che, chi più chi meno, hanno percorso su e giù le scale del Palazzo per quasi mezzo secolo di tempo e che gradirebbero farlo ancora per un pezzo, praticamente sino a miglior vita. Una gerontocrazia arzilla, moderna ed efficiente sarebbe perciò il prossimo futuro che, nei disegni di questi lor signori, sarebbe assai quella vincente. Sin qui il quadro, con tutte le sue incognite, sarebbe quello certo, Da qui poi cominciano le incognite ciò a dire se vi siano e dove siano gli altri pretendenti al soglio più elevato. La lega lo vorrebbe, ma da sola non si arrischia, ci vuole un'alleanza. La cerchi se la trova; magari qualcosa può offrirgli l'attuale maggioranza secondo la regola del mai si dice mai. Ci sono ancora altri ? Si parla che vi siano e già l'affollamento si fa intenso e preoccupante. Comunque qualcuno va dicendo che arriva una sorpresa che vedrete. Per ora non vediamo più di tanto, ma aspettiamo. Si è mosso, di recente, un qualche movimento sulla rete e un qualche attivismo, chiamiamo, commerciale. Magari dietro ste sigle di amicizie e d' interessi si forma poi qualcosa più stabile, chiamiamolo "politico", vedremo…., per ora osserveremo.
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