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venerdì 8 agosto 2014

STOP SI SCENDE



Cadono dunque, un'altra volta, Canio e la sua Giunta e cadono ancora sul piano inclinato giudiziario. Sta volta è stato un piccolo trenino a travolgere l'allegria comitiva già imbarcata per un viaggio culturale e di piacere. Non è infatti andato molto in là questo trenino che fatta un po' di strada ha trovato un ostacolo imprevisto nel Tribunale regionale. Segnale rosso dunque e tutti a terra, dovranno rifarsi a piedi in fila indiana la strada del ritorno. Spiacerà di certo al Vice Delegato rifarsi sta strada non prevista, ma tant'é sta volta la scampagnata è stata interrotta assai prima del tempo; saran passati, si e no, soltanto pochi mesi ed ecco che non ha retto l'intervenuto cambio imposto al conduttore. Il trenino comunque è quello che d'estate va su e giù per le stradine cittadine e dentro e fuori la villa del Principe Pallavicino. All'inizio dunque di stagione è parso bene che fosse cambiato il vecchio conduttore e data una licenza a un nuovo conduttore. Impugnava subito l'atto il ferrovier dimmissionato e chiedeva che fosse puranche reintegrato al posto già occupato. Non c'è voluto molto al giudice capire da quale parte fosse la ragione e da quale, invece, fosse il torto. Scoperto dunque l'inghippo combinato, ora il conduttor dimissionato si trova in condizion di chieder danni per la stagione andata a monte. A oggi non sappiamo ancora poi chi pagherà le spese di giustizia, lo vedremo; comunque si interrompe la serie giudiziaria vittoriosa che sembrava, da un poco, irridere al governo, mentre ritorna lo spettro della giustizia ghigliottina. A chi toccherà la prossima ? Vedremo.

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