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mercoledì 28 ottobre 2015

BORGOMASTRO LAMPO













Bottini, il Borgomastro, va forte questa sera, accende il suo turbo alle 18 e trenta primi e alle 19 e 05 già lo spegne. Così si fa questo consiglio nella prima sessione d'autunno di quest'anno. Assente il Comandante con anche la sua truppa, presente tutto quanto il gruppo del "progetto", nessun argomento è quello che minoranza ha messo agli atti. Si apre, pertanto, senza drammi la serata che sembra una riunione sotto tono. Di tutti, o meglio dei pochi argomenti in discussione, il solo che "anima" il dibattito è quello della spesa sostenuta per rimediare ai danni causati dalla piena del novembre agli impianti collegati alla vasca per il bagno del lido di Carciano. Contestano la spesa Bertolino e Severino che chiedono se mai qualcuno ne abbia anche a rispondere per danno provocato. Risponde il Borgomastro allargando le braccia sconsolato, ma poi Scarinzi, un delegato, precisa che il progetto della vasca non c'entra con il danno poiché l'impianto danneggiato era presente dall'inizio del secolo che è in corso e solo questa volta la piena è arrivata a quella quota. Peccato che i dati statistici delle piene del lago sul Verbano, smentiscano, pienamente, il delegato. Anche il Revisore ha mosso un rilievo su quest' atto, ma non sembra il Borgomastro, più di tanto, essere informato. Si approva pertanto questa spesa fuor bilancio col voto della sola maggioranza e, notizia confortante, nessun canone risulta mai pagato dal noto gestore di sto impianto che neppure ancor il contratto ha mai firmato. Le premesse ci son tutte per capir che la storia andrà un po', ancor, lunga. Ci legge i soliti pizzini la nota delegata, promossa, tempo fa, sul campo alla finanza; si varia qualcosa nel bilancio, di mezzo ci sta ancora la vasca per il bagno che prosciuga, come sempre, altri soldi che fanno un assegnino, tutto sommato buttato nel cestino, di circa 44 mila tutti in euro e poi si rinvia ad altro anno la riforma completa del bilancio. La posta di Carciano, ormai, sta salva, o almeno il Borgomastro, almen, ci prova incardinando, insieme ad altri Enti Comuni, un bel ricorso avanti il giudice degli atti. Non lascia, però, grande speranza alla "speranza" lo stesso delegato che già sopra citammo e, quindi, non speriamo. Si va verso la fine, varando le regole di approdo nei porti delle isole sperdute e così, non prima che la Lega, fuori sacco, ritorni ancora un'altra volta sulla questione della chiesa al cimitero del noto S. Albino, si spegne già la luce che manco è stata accesa su questo Consiglio assai scarsino.

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