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lunedì 21 marzo 2016

CRONACA DI UNO SBARCO








Prosegue la cronaca cha abbiamo accantonato di questo Consiglio che non è ancora terminato. La serie degli oggetti in discussione si muovono un po' tutti intorno al tema dello sbarco che pare abbia un poco preoccupato e non poco interessato. Comunque il punto principale in discussione è il testo, riformato, della normativa che viene ora aggiornata per estendere il dazio dello sbarco ai trasportati, non solo dalla flotta dello Stato, ma anche da tutta quanta la variopinta più piccola flottiglia. Il Borgomastro lo spiega un po' a suo modo, garantisce esserci l'accordo coi soggetti riscossori del balzello e, mostrando un po' il bastone e la carota, fa capire che per ora le cose son così, ma se poi… si cambierà. Comunque la cosa poco piace all'intera minoranza del Consiglio che lamenta di non esser, come sempre, consultata. Ma è che il bello viene adesso; sto balzello è sanzionato, chi non paga è castigato, ma il castigo è sperequato, anzi è tutto pasticciato. La sanzione più pesante è sospender la licenza, ma sospendere non si può se la flottiglia è del porto di Baveno o del porto di Verbania e via così, non ci sta la competenza. Non parliamo poi a sospendere la flotta che è di Stato. Questo fatto inaspettato mette subito in allarme il governo e il Borgomastro cui è sfuggita questa perla, ma rimediano poi anche in fretta, cancellando la sanzione maledetta. La figura però è fatta; un errore clamoroso, una svista elementare che la dice molto lunga sullo stato di salute anche mentale. Ne approfitta della svista smascherata dall'esperto Comandante, anche il Carroccio che punzecchia con domande e domandine sugli articoli e sui commi delle norme in discussione. Alla fine, tira e molla, l'incidente poi ci scappa e la Capa di quel gruppo, provocata, lascia l'aula. Tornerà poco un po' dopo, ma la scusa dell'orario andato lungo torna buono al Borgomastro che saluta tutti quanti e manda a casa.





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