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venerdì 18 marzo 2016

PROCESSATE QUEI TRE






Immaginare Canio in queste ore non è certo a noi difficile. Di questa cosa ci fece una passione; appena ne aveva un'occasione si cimentava a stendere querele che, generalmente, poi perdeva. Sta volta, baciato dalla sorte, passati un po' di anni dal giorno in cui la stese, si vede per ora star premiato. La pubblica accusa dello Stato ha letto la querela e invece di buttarla nel cestino, ha preso le persone che Canio aveva lì indicato e vuole processarli imputando ai tre soggetti la diffamazione a mezzo stampa. L'arma del delitto è un manifesto che, al tempo della guerra chiamata " La Zanetta", additava Canio e il suo governo colpevoli di "crimine...". A tanta tracotanza l'Alcade rispose con l'arma a lui congenita: la solita spavalda sua querela. Che fosse tanto grave l'offesa che da noi fu a Lui portata, che fosse una roba da disturbare la giustizia così già tanto tribulata, pensandoci ancora oggi ci vien a trasalire. Eppure questa volta e solo questa volta, ci viene anche da dire, come si è soliti anche dire, che la giustizia ha fatto ora il suo corso. Si andrà dunque nell'aula il giorno 18 del mese di maggio che verrà; imputati sono Vecchi, Casaroli e il solito Piervalle che, tradotti lì in catene ascolteranno le accuse loro mosse. I meccanismi del processo a noi son poco noti, sarebbe questa udienza chiamata "smistamento"; sto termine che sembra ferroviario a noi non dice molto, su questo è Canio l'informato. Comunque la vedremo e presto ci bene informeremo. Intanto ci pensiamo a come difenderci per bene e come rintuzzare sto vizio di accusare.La cronaca imminente peraltro ci conforta; non sembra andato in porto il sogno dell'Alcade cui tanto ci teneva. Seguite questo blog e presto lo saprete.



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