Corsa contro il tempo
Siamo al nastro di partenza dell’ ultima corsa dei mandati, quella che dovrà arrivare, la primavera del 2015 prossimo futuro, a chiudere in tempo utile la partita che Canio ha aperto nell’anno del Signore duemila, zero, zero, cinque. Era quasi l’inizio del secolo, ora il secolo è avanzato e scorre anche veloce, ma Canio, da tempo, si è fermato e questo è il suo problema. Le cose da fare sono molte, anzi direi che sono tutte; alcune che sembravano risolte già da tempo, sono tornate al punto di partenza; altre, sempre annunciate, non sono mai partite; di altre ancora si è persa, persino, la memoria. Questo è insomma un poco lo stato anche dell’arte, come si usa dire, e non ne voglia il caro Canio, non ci accusi di infierire anche sui vinti, perché questa è soltanto la pura verità di cui noi non portiamo certo alcuna colpa, nè siamo la causa dei suoi mali. Fare l’elenco sembra però proprio di infierire, di mettere una lama nella piaga e rigirarla come se avessimo gusto a far del male. Non lo faremo allora questo elenco, sarebbe troppo lungo e non abbiamo spazio sufficiente, lo risparmio e lo rinvio ad un occasione più propizia e, nell’attesa, vediamo che combina questo Canio, se esce dal pantano in cui sembra essere cascato o se, invece, ci va dentro sino al collo ed anche di più. Però dobbiamo dire un’altra cosa: che far l’opposizione in queste circostanze è come andarci a nozze, è un gioco da ragazzi, quasi non c’è più neppure il gusto tanto è così facile, anzi ci viene un poco di pietà, di voglia di dargli anche una mano; no questo proprio non si può, son grandi e vaccinati, qualcuno di loro, proprio il teorico dell’autosufficienza, ha anche maturato il vitalizio; si arrangino pertanto perché, trascorsi 10 anni che saranno, avranno, tutti insieme, messo in tasca 500 mila euro, per fare cosa ? Allora, quando sarà il tempo, dovranno venire a raccontarcelo.
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