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sabato 28 gennaio 2012

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Prendon forma le proteste un po’ dovunque; si ferma l’autotrasporto che, in dieci anni, in lire di miliardi ne ha presi, quasi, ottomila; che ogni mille euro di gasolio, lo Stato gliene ritorna 100 e novanta; che l’autostrada la paga con lo sconto; si ferma la Sicilia, imbracciando anche i forconi, la Regione che lo stato federale lo ha inventato quando è nata ed è cresciuta tenendosi, secondo la ricetta della Lega,  tutto per sè il 90% del gettito fiscale; si fermano i tassisti che nella denuncia dei redditi ne mettono, più o meno, di euro, 14 mila, ma che per la licenza ne chiedono 250, certo  mila; si fermano i 17 mila farmacisti, a rischio povertà; si fermano, ma per ragioni opposte, non so quanti poi sono, i parafarmacisti; si fermano gli avvocati dicendo di non sapere come fare un preventivo, vadano a scuola; si ferma la campagna perché i camionisti non gli trasportano le merci; si fermano anche i pescatori che non vogliono le restrizioni comunitarie; si fermano le imprese sempre perché stanno fermi i camionisti; non si fermano, ma protestano, anche da noi, perché è a rischio la benzina pagata con lo sconto, quello alla pompa……..Questa è l’Italia che cammina.

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