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martedì 10 gennaio 2012

Ripresa
Circa il giorno già promesso, riprendiamo questo nostro appuntamento dopo che anche l’anno che è cambiato non ci ha portato nessuna bella novità, ma come d’abitudine stiamo al palo ad aspettare quello che ormai,  purtroppo, non succede. Comunque la speranza rimane l’ultima a morire e infatti già leggiamo che in tre fogli di un programma che dovrebbe essere un po’ più robusto e consistente, il nostro amico Canio, per i tre anni che gli restano, su dieci previsioni di nuovi investimenti, almeno quattro li copia dalle proposte di questa minoranza, proposte tutte già bocciate dentro il Consiglio  ed ora riproposte dalla grande maggioranza. Strano modo di governo, ma così vanno le cose un po’ ovunque, ben si intende: uno dice bianco e l’altro nero, l’uno verde e l’altro giallo. Quanto poi a farle; chi lo sa ?
Intanto, se questa si può chiamare una notizia, anche Canio ha annunciato il suo prossimo esordio in un nuovo  giornalismo on line, un po’, forse, anche “aggressivo”, con la  dichiarata volontà di rispondere, colpo su colpo, a quei cattivoni  che si permettono di fare cronaca locale di Palazzo usando un poco troppo l’ironia, insomma  tutto e solo quello che  nel mondo “libero” sempre si è fatto ed oltre la “cortina” nessuno ci ha provato.  Presto vedremo quindi come se la caverà anche in questa nuova attività, ma che non creda sia proprio facile, facile. Ci vuole allenamento ad usare la penna come la punta di un fioretto, se no si rischia di uscire fuori di strada e scivolare su un terreno assai, assai  pericoloso. Comunque ben contenti di annoverarlo tra colleghi e di vederlo presto all’opera e noi non mancheremo di dargli il nostro aiuto, sempre pronti ad incoraggiarlo, correggendolo se sbaglia. Quest’annuncio, tanto gradito, ci suggerisce però anche che il nostro amico Canio pensa di aver tempo per dedicarsi a queste cose , mentre non vorremmo tralasciasse gli affari di governo più importanti e che sono in agenda nell’anno che si è aperto:  la batosta, che gli è cascata addosso, delle osservazioni sulle varianti di città; il porto, una questione senza fine; i vincoli di patto che non mollano; le tante promesse forse archiviate o ormai dimenticate: Gabbiola- L’alberghiera- Palazzola. E  sono solo alcune.                                  

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