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mercoledì 1 febbraio 2012

Atto primo : Inizio
Chiunque siano i presenti e chiunque siano gli assenti, comunque alle 21, o poco dopo, si comincia e tanto per iniziare in allegria va in esame il regolamento della polizia, quella  mortuaria.  Come capita da sempre, dopo la relazione introduttiva, si cerca di suggerire emendamenti, ma Canio è lesto subito a stopparli dicendo che bisognava farli per iscritto, poi per vero promette una riunione, prossima ventura per suggerire questi benedetti emendamenti, ma adesso ha fretta di approvarlo e così taglia Piervalle, poi però forse ci ripensa e Severino la lascia parlare per quattro volte il tempo consentito, comunque la sostanza poi non cambia perché, per ora e forse per qualcuno, lo vuole subito approvare con la promessa di emendarlo e così è fatto. C’è poi questa storia dell’acqua minerale che una società propone di captarla e imbottigliarla su per Levo. Le terre sono gravate da diritti di usi civici ed il governo ha preparato una proposta per una concessione decennale. Minoranza contesta la perizia della stima che si vuole sia approvata, la contesta fortemente perché è redatta da perito della parte e su questo si ingaggia un po’ un duello perchè maggioranza nega anche l’evidenza che sta scritta sulla perizia, anche giurata. E’ un tira e molla, ma alla fine vince sempre quello che è più forte, non quello che ha ragione, e a perderci, anche sta volta, è sempre questo povero Comune. Due brevi proposte riguardano gli sportelli per le imprese con l’approvazione di due belle convenzione, l’una con la Camera del Commercio e l’altra con Provincia: speriamo poi funzionino.
Parte seconda di Consiglio: si inizia con la vecchia vicenda, nota e stranota, della convenzione con il Principe. La proposta per cassarla sta ferma  nel cassetto di Canio e del suo Vice da ben 10 di mesi. Promisero infatti che avrebbe rinegoziato con il Principe, ma interrogati non sembra che abbiano alcuna novità. Si chiude quindi, dopo una filippica, del solito Piervalle, contro gli autori di questo mostro di diritto, e con il voto, sempre compatto, della cara grande maggioranza che, questa volta, è lei che dice : no.  C’è una mozione sulla sicurezza delle strade, ma il Vice è stato lesto e non appena la vide sul suo tavolo, già vi  provvide; grazie quindi e subito arriva  l’argomento, forse, più atteso: il giallo dell’inverno. Esordisce Piervalle indicando il seggio vuoto di chi, più di ogni altro, dovrebbe conoscere e avere informazioni. Lui c’era quando ebbe inizio la vicenda, Lui c’era ancora durante il corso della medesima vicenda, Lui c’è ancora oggi nel Palazzo, non c’è però sta sera, insomma è contumace, ma interviene Scarizi in sua difesa, forse d’ufficio nominato,  che si lamenta del trattamento riservato al veterano e Canio gli va dietro. Comunque si fa un bel riassunto di tutta la vicenda perché tutti abbiano  a capire e poi si chiede a Canio di far lui le precisazioni, le correzioni, le smentite e di dire tutto quanto quel che manca per risolvere il mistero del terreno. Canio allora si nasconde dietro un bel parere del solito Pafundi , il legale di fiducia del Comune,  spiega poco, non  lo legge, fa balenare che tutta la cosa dovrebbe essere andata in prescrizione, tira fuori cose che proprio non c’entrano un bel niente, comunque , come nei triller a puntate, il nome del colpevole , alla fine, non lo svela e il tutto è rimandato alla prossima puntata. Canio pasticcia ancora qualche cosa quasi a voler far capire che la cosa sarà tutta poi rivista, difende sempre il Professore, il grande assente,  e si va al voto su una mozione tanto tranquilla e di buon senso che Canio ordina ai suoi che  tutta sia respinta: l’ordine è eseguito. Ingiustizia è così fatta.
Continua

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