E’ sempre un po’ antipatico
perché, in fondo, son persone, ma poi son loro che hanno deciso di “impegnarsi”, di
andarsela a cercare, nessuno lo fa perché obbligato, gestiscono la cosa che è
di tutti e quindi ne devon render conto. Allora noi proviamo a fargli lo
scrutinio e vediamo qual è il risultato che compare:
Canio: E’ dunque il leader maximo,
quello cui tutti guardano quando in assemblea comanda di votare; usa un
linguaggio un po’ sempre anche eccessivo, invece dovrebbe metterci un poco di equilibrio
e poi, se bene lo si ascolta, si scopre che qualunque è l’argomento, non è che
cambia molto il contenuto, gira e rigira, le parole diventano le stesse. Direi
che è peggiorato da quando è entrato la prima volta nel Palazzo, certo non gli
giova la poltrona, poi il tempo passa anche per lui, quest’ anno compie gli
anta e sono solo guai. Il voto è gravemente insufficiente, specie dopo l’ultima prova scritta di italiano e dargli un 4 è esser generosi; no di meno,
molto meno, deve imparare troppe cose e prima di tutto: diplomazia e tanta
cortesia.
Vice Delegato: E’ l’eterno
ripetente, scalpita e scalcia, ma poi tutto va, sempre, proprio solo in un gran niente.
E’ senza un soldo e con solo tante buche
da tappare; è molto messo male con la storia delle opere che non si
riescono più a fare e il consiglio che gli diamo è quello di stare molto e
molto attento, perché, alla fine, se la
questione non va in porto, lui la paga: non ci piove. Quanto al voto,
l’esaminato, per ora, manco è valutabile e tutto è rimandato alle prossime prove
che sono , ormai, prossime e imminenti.
Delegato al turismo e alla
crescita alberghiera: Qui per verità
siamo molto in imbarazzo a dovere valutare chi ha, anche, un titolo docente e poi è pure il veterano; a lui non sembra manco vero, ma, con qualche
intermittenza, son già 37 gli anni che frequenta.
A chi arriva a questo punto,
generalmente, si evita l’esame, ma lo si accomiata in direzione dell’uscita,
sperando che capisca.
Delegato al personale: E’ un
altro avvocato, come il capo, e pure lui approfitta per fare tirocinio.
Occasioni non ne mancano e se mancano se le vanno anche a cercare. Voci
insistenti e ricorrenti lo danno per il delfino designato, ma lui non si
pronuncia e sta, quasi, sempre zitto, ma questo stare troppo zitto non gli giova
e quanto al voto segue il capo, non ci piove.
Delegato alle finanze: E’ un
dottore, stimato e ben voluto, ma cosa ci fa insieme a tutti gli altri, nessuno
lo capisce. Si è preso in cura le
finanze, ma il malato non risponde, è
moribondo. Stupisce l’attenzione
con cui, in aula, legge le lezioni, ma l’esame lo si fa senza copiare, quindi è bocciato.
Delegata all’assistenza e ai
demografici: Non ha un ruolo in primo
piano e questo può solo essere a lei di
giovamento visto chi c’è davanti e in prima fila. Il consiglio è quindi quello
di stare defilata, non ha nulla da imparare dal gruppo che sta in testa, faccia per ora un
po’ di apprendistato, magari, in futuro non si sa e, in questo caso, con il voto si incoraggia.
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