Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

domenica 26 febbraio 2012

VALUTAZIONE



 

E’ sempre un po’ antipatico perché, in fondo, son persone, ma poi son loro che hanno deciso di “impegnarsi”, di andarsela a cercare, nessuno lo fa perché obbligato, gestiscono la cosa che è di tutti e quindi ne devon render conto. Allora noi proviamo a fargli lo scrutinio e vediamo qual è il risultato che compare:
Canio: E’ dunque il leader maximo, quello cui tutti guardano quando in assemblea comanda di votare; usa un linguaggio un po’ sempre anche eccessivo, invece dovrebbe metterci un poco di equilibrio e poi, se bene lo si ascolta, si scopre che qualunque è l’argomento, non è che cambia molto il contenuto, gira e rigira, le parole diventano le stesse. Direi che è peggiorato da quando è entrato la prima volta nel Palazzo, certo non gli giova la poltrona, poi il tempo passa anche per lui, quest’ anno compie gli anta e sono solo guai. Il voto è gravemente insufficiente, specie dopo l’ultima prova scritta di italiano e  dargli un 4 è esser generosi; no di meno, molto meno, deve imparare troppe cose e prima di tutto: diplomazia e tanta cortesia.
Vice Delegato: E’ l’eterno ripetente, scalpita e scalcia, ma poi tutto va, sempre, proprio solo in un gran niente.  E’ senza un soldo e con solo tante buche da tappare; è molto messo male con la storia delle opere che non si riescono più a fare e il consiglio che gli diamo è quello di stare molto e molto  attento, perché, alla fine, se la questione non va in porto, lui la paga: non ci piove. Quanto al voto, l’esaminato, per ora, manco è valutabile e tutto è rimandato alle prossime prove che sono , ormai,  prossime e  imminenti.
Delegato al turismo e alla crescita alberghiera:  Qui per verità siamo molto in imbarazzo a dovere valutare chi ha, anche, un titolo docente e poi è pure il veterano; a lui non sembra manco vero, ma, con qualche intermittenza, son già 37 gli anni che  frequenta. A chi  arriva a questo punto, generalmente, si evita l’esame, ma lo si accomiata in direzione dell’uscita, sperando che capisca.
Delegato al personale: E’ un altro avvocato, come il capo, e pure lui approfitta per fare tirocinio. Occasioni non ne mancano e se mancano se le vanno anche a cercare. Voci insistenti e ricorrenti lo danno per il delfino designato, ma lui non si pronuncia e sta, quasi, sempre zitto, ma questo stare troppo zitto non gli giova e quanto al voto segue il capo, non ci piove.
Delegato alle finanze: E’ un dottore, stimato e ben voluto, ma cosa ci fa insieme a tutti gli altri, nessuno lo capisce. Si è preso in  cura le finanze, ma il malato non risponde, è  moribondo.  Stupisce l’attenzione con cui, in aula, legge le lezioni, ma l’esame lo si fa senza  copiare, quindi è bocciato.
Delegata all’assistenza e ai demografici: Non ha un ruolo in primo piano e questo può solo essere a lei di giovamento visto chi c’è davanti e in prima fila. Il consiglio è quindi quello di stare defilata, non ha nulla da imparare  dal gruppo che sta in testa, faccia per ora un po’ di apprendistato, magari, in futuro non si sa e, in questo caso,  con il voto si incoraggia.     
,                 


Nessun commento:

Posta un commento