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lunedì 23 luglio 2012

RITORNO IN AULA


In ogni senso, sia perché la sessione consiliare è quella nuova, sia perché  tornano in aula un’altra volta, come è noto, la variante per Zanetta e la convezione con sempre sto Zanetta; ma è il fratello. Serata comunque interessante, l’o.d.g. non è poi lungo più di tanto, ma gli argomenti sono comunque corposi nelle carte, tanto corposi che il rischio è che pochi poi li leggano e, tanto meno, ne capiscano. Comunque ormai ci siamo, anche noi stiamo finendo gli interventi, ripassando un’ultima volta la lezione e poi chiudiamo.  Serata da un lato molto tecnica, ma fate attenzione, perché dietro la parola si cela quasi sempre la volontà possente dell’inquilino, di turno, nel Palazzo che si, schiera i suoi tecnici, ma certo mai per farsi cambiare le sue idee, ma solo per trovare il giusto appoggio. E’ proprio quell’ appoggio che cercheremo allora di rendere più instabile, malfermo, di colpire dunque quel supporto con argomentazioni un po’ di par livello cui Canio, preso alla sprovvista non ribatte, ma traballa. Gli argomenti e i documenti sono tanti, si va da quello che di pagine ne conta 100 e 28 che riguarda la variante di Zanetta che il termine di “tecnico” lo ha anche nel titolo, ma molto meno poi nel contenuto;  si prenda poi la PAI che, ormai, è un paccone di tavole, di relazioni e di verbali e che noi cercheremo allora di affossare, nuovamente, con un solo colpo, centrato, di piccone; si prenda allora la revisione delle terre gravate dai diritti di uso civico, che son 60 e 9 pagine che raccontano la storia dei diritti e delle terre e che se Canio avesse letto, forse, sbagliava meno sulla questione delle aree per lo sci del Mottarone; ci sono poi e faccio basta,  quattro paginette della convenzione col fratello di Zanetta, dove ci sono un po’ di perle scritte e riscritte anche da Canio, lui proprio in persona. L’appuntamento quindi per la cronaca della seratà di martedì è per la mattina del giorno successivo.      

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