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mercoledì 18 luglio 2012

TRASPARENZE



Forse si è risolta la questione di Carciano, della Cascina, ben si intende, noi parliamo, di quella che rischiava un’altra e troppo a lungo sua chiusura, di un altro buco in acqua, insomma, dei tanti che ci sono. Con forse abbiam però oggi fatto l’esordio, perché se è vero, come sembra, che tutto si è risolto, è vero anche che sembra e non è detto che sia vero. Intanto c’è la questione del bando che è un fantasma, già lo accennammo in sede di Consiglio, quando Canio ci disse che il bando era già in corso. Strano rispondemmo, sarà sfuggito all’attenzione di noi che ogni giorno ci guardiamo, comunque prendemmo solo atto e andammo a ricercarlo. Cerca e ricerca, ma il bando non si trova, naviga nel sito, vai all’accesso riservato, fai un’indagine d’archivio, metti parole chiave e quanto ancora, nel sito non si trova. Allarga allor l’indagine, chiedi all’ufficio che deve pubblicare, spiacente ci risponde, nel sito non lo trovo. Usammo la pazienza e sfoglia che risfoglia, chiedi e anche richiedi, finalmente il bando è stato ritrovato, ma nascosto tra le pieghe, messo dove non si trova, non certo  al posto quello giusto. Pubblicità legale è così fatta e garantita ? Il dubbio incombe e la certezza certo no. Poi viene il vincitore, l’unico che ha concorso, gli altri  mica potevano saperlo, il bando era nascosto, per carità è incidente di percorso, comunque, tecnicamente, il vincitore è un “ATI”, che tradotta per capire, sono due ditte insieme associate per lo scopo. La cosa poi si complica, perché per una delle due il Palazzo aveva in corso due quesiti preventivi, uno è già arrivato e guarda caso dice che sta ditta non ha i requisiti per contrarre, l’altro, lo si attende da Pafundi, l’avvocato di fiducia. Dirà  cosa diversa ? Chi lo sa, ma se di si, vi diamo qui la soluzione:  tirare in aria le risposte: se viene testa è, forse, si; se viene croce è, forse, no.


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