Scusate, andiamo un po' a singhiozzo perché la macchina si è rotta, comunque se c'è una cosa che il Palazzo non fa, questa è quella di dare una risposta alle attese che, una dopo l'altra, vanno perse. L'elenco è lungo e non lo ripetiamo, ora si aggiunge questo ignorare le domande, legittime e dovute, fatte nell'unica sede che la democrazia locale, anche se malferma, ci regala. Lo spettacolo è andato in scena nell'ultima seduta del consiglio il 4 ottobre u.s.. C'era in cartellone un argomento un po' noioso, fatto di numeri, ma anche di questioni, una sorte di verifica ai 3/4 dell'esercizio di bilancio, nessuna occasione è più adeguata e più conforme per fare le domande e avere le risposte. Tutto il governo dovrebbe stare in aula per dare le risposte, mancava il vice delegato è già questo è un bel segnale; mancavano i capi dei gruppi che "controllano", l'uno aveva atteso sino all' ultimo minuto concordato, ma aveva già il biglietto ed è partito, l'altra è stata attesa sino all' ultimo minuto, ma poi non è arrivata, per questo aspettiamo che giustifichi e si spieghi. Comunque che siano stati 5 o solo 3, i voti qua non contano un bel niente, maggioranza sta blindata. Se numeri non contano, contano invece le domande, se sono pertinenti e anche stimolanti, e le questioni così son state correttamente formulate. Silenzio in aula, il Professore, tirato un poco per la giacca, si desta dalla trance, ma corre troppo avanti e si rimette, già, al voto elettorale.......boh? Poi sentiamo Canio che, questa volta, l'intervento lo aveva preparato davanti ad uno specchio, ma ignora le domande, ignora le questioni, mentre ci dice che i conti sono a posto senza toccare ne le imposte, ne le tasse. Dimentica che si giova di una imposta che non c'era che getta, quest'anno, 550 mila euro e chiude lì, anzi poi dice, se volete le risposte fate gli interpelli. Insomma è come un Aventino un po' a rovescio, vengono in aula, ma forti dei numeri si arroccano e ignorano, non certo quelli che le domande in aula le leggono, ma quelli che in aula non ci sono, un pezzo insomma del popolo elettore che quelle domande avrebbero scritto e sottoscritto. Così vanno le cose dentro sto Palazzo, profondo nord, sponda di un lago, chiuso per inverno.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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