Non aumentano le tasse e neanche le imposte, siamo bravi, così aveva detto il
nostro Canio durante il suo intervento
nell’ultimo Consiglio. Certo che quanto a memoria non va forte perché già si
scordava che proprio quel bilancio, di cui ne vantava meriti e virtù, conteneva
la nuova imposta di soggiorno, un gettito non poco grazie al quale, se lo
salva, salva il porto.
E’ vero era assente per le ferie, forse quindi non sapeva, ma giusto il
29 dell’agosto ultimo scorso era arrivata una sorpresa e in quella giunta presieduta dal suo Vice,
approvano un parere per aumentare d’un solo botto le tariffe delle concessioni demaniali rilasciate sulla sponda. Trenta per cento
questo è l’aumento , il massimo possibile a legge ora vigente, che la Regione gli consiglia,
che la Gestione Associata gira agli associati e che questo nostro di associato
subito si conforma e da l’approvazione. Ora la crisi di pubblica finanza, lo
sappiamo, diventa buona a tutto per
mettere le mani nelle tasche e chiudere le toppe delle spese, ma in questo
caso singolare, lo diciamo in assemblea
da quando siamo entrati, regna il caos.
Di quelli che devono pagare, pagano pochi o quasi più nessuno, di quanto
poi dovrebbe già arrivare ogni anno nelle casse , arriva forse un quarto delle
somme, le altre sono evase. Diamo atto, dopo anni di attese, di promesse e di
rinvii, giusto da poco, qualcosa ora si muove ed il Palazzo ha inoltrato un po’
di missive agli evasori per sapere se
son loro che non pagano o chi altri, già perché manco si sa se son poi loro.
Comunque, in questo stato ancora in confusione, mentre si attende di
sapere quanto sarà il gettito annuale che il Palazzo incasserà a ultimata
operazione di emersione di evasione,
Canio assente e non si sa, ma certamente consenziente, il suo Vice decide
quanto sopra: chi già paga , paghi ancor un po’ di più, anzi il massimo di più,
quanto agli altri, dopo si vedrà.
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