Aveva iniziato proprio Canio quando, nella scorsa stagione dell’inverno,
aveva preso la penna e poi l’accetta e sotto il suo volere una ventina di
alberi erano finiti subito per terra. Tra gli altri ricordiamo quel platano grande,
bello e tutto sano che si innalzava nel giardino del Regina, ma poi gli prese
una malattia certo improvvisa, quanto forse anche infettiva, tanto che Canio,
subito allertato, da deputato alla salute di città vi provvide e ne dispose l’immediato funerale.
Ora al suo posto è cresciuta una scaletta che scende nell’albergo sotterraneo,
prova ne è di quale fu la causa di quella improvvisa malattia.
Poi venne il fortunale che, venuto giù dalla collina, colpì parchi e
giardini, distrusse le statue e gli obelischi, rovesciò le piante, strappò le cime e i rami e si placò solo dopo aver assalito l’altra sponda e rasa al suolo Villa
Taranto. Da lì altro lavoro per seghe, accette e motoseghe certo non manca,
anzi va avanti, ma poi ti guardi attorno e vedi che, proprio l’altrieri, sotto un taglio giusto a raso, finisce il
parco intero di una di quelle ville acquistate e abbandonate dai soliti signori
stresiani benemeriti. Certo che sto parco, poverino, era in stato fatiscente, un’altra
di quelle vergogne cittadine da nascondere o sparire, comunque il suo destino,
ormai, è segnato, è sparito e sorgerà,
si fa per dire, un bel parcheggio di autobus per ospiti d’albergo. Dimenticavo poi di dire che, di tutti i tagli
fatti e ricordati, non c’è manco uno di albero
piantato, insomma andiamo bene da quando l’hanno iscritto tra i Comuni anche
fioriti e pagano la quota in ogni anno. Morale qui si cambia, ora basta è l’ultimo
giorno che pubblico solo ste foto che mi
copiano e mi invidiano, da domani in prima pagina ci metto le vergogne cittadine e poi vediamo ……
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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