Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 19 ottobre 2012

TANTO UN PO' PER CONTINUARE


Non è che andiamo avanti secondo una classifica stilata, ma l’immagine di oggi in copertina, in qualche modo, è collegata a quella di ieri e l’altro ieri.
Motivo quindi sta nella sua causa o, almeno, in una delle cause  del degrado che, collegato in posizione un po’ strategica, si mostra agli occhi di quanti, e sono tanti, percorrono la strada del Sempione. Incrocio: via Sempione- via Principe di Piemonte, uno si immagina chissà quale decoro anche vi stia dietro la toponomastica stradale e invece, uno sterrato con le buche per il trial, piante infestanti, muretti rotti e poi guardate voi. Nei giorni della scuola ci stanno  vetture abbandonate, in quelli un po’ festivi diventa un parco per i camper di passaggio. Non è che anche di questo ci si sia dimenticato, venne infatti fatto oggetto di mozione o di interpello, anche su questo punto il Professore ebbe in aula un’amnesia e così tutto venne, come sempre, rimandato. Comunque anche su nel caso qui in esame ci fu la mano della coppia che redisse lo strumento, parliamo qui del Professore e di quello che fu un tempo il delegato che sperimentarono sul sito un nuovo modo di fare l’urbanistica. Già quella creativa o meglio forse, anche in tal caso, un po’ estorsiva. Per farla breve, la norma qui prevede di fare 3000 nuovi cubi in residenza mentre la villa, oggi succursale d’alberghiera,  aveva un suo destino privato nella scuola. Per fare “tutto” questo pensarono, anche qui, di metterci un po’ di superstandard, anzi anche di più e se possibile molti e molti ancor di più. Insomma, in conclusione, sullo sterrato, un bel pubblico parcheggio in superficie e va bene,  ma poi su due livelli sotto terra, qualche migliaio di metri di parcheggi. Il tutto a spese altrui e con donazione finale al solito Palazzo; morale, passano vent’anni e le cose stanno ancora tutte lì.

Nessun commento:

Posta un commento