Che il Palazzo spende in liti, questo è noto;
quanto spende, un po’ anche è noto; che l’ambiente ama le liti, anche questo,
purtroppo, è noto; che il Palazzo vada
in lite con se stesso è meno noto. La vicenda è questa qua: qualcuno mosse accuse di reato contro i vertici
del Palazzo: quello di governo e quello di
apparato. La vicenda poi si sgonfia, segue infatti, da lì a poco, la richiesta del p.m. di mandar
tutto in archivio, c’è chi accusa che si oppone, ma in giudizio pur soccombe. Canio
quindi ed il suo braccio, presto, escono di scena, anzi quasi manco vi erano entrati;
chi rimette un po’ di soldi, per intanto è solo l’Ente che rimborsa agli inquilini, una parte, delle spese, l’altra
parte è ancor sospesa, il totale fa, comunque, solo di euro: 11 mila 073. Ma il
Palazzo ha ancora un asso, c’è la polizza col casco che rifonde anche le spese
se il giudizio è senza colpa, quindi chiedono l’incasso, ma l’incasso vien
negato per le clausole del contratto. Il Palazzo ora si incazza, chiama in
causa anche se stesso, anzi meglio, la compagine che assicura questo rischio ora negato. Interviene
allor Pafundi, l’Avvocato sta abbonato alle cause del Palazzo. L’avvocato fa un ricorso per decreto di ingiunzione, se lo perde
vuole di euro mille 248. La Compagine gli si oppone e la cifra intanto sale,
altri euro hanno da aggiungersi per opporsi a chi si oppone. Sono di euro 3
mila 143 che a Pafundi ora si sommano. Quando arriva la sentenza, è doccia
fredda, infondata è la pretesa del Palazzo dice il giudice chiamato a dirimere
la lite e condanna sto Palazzo a pagare
anche le spese. Questa volta gli euro son 2 mila 111, oltre accessori di legge,
così recita il giudice. Ma Pafundi non desiste, suggerisce anche l’appello.
Canio è lesto, otto giorni son passati e il ricorso in appello è autorizzato.
Son di euro 4 mila 85,20. Per sta causa da strapazzo il totale, provvisorio, fa,
per ora, solo in euro: 21.660,20, oltre accessori di legge. Suggerisco, se soccombe un’altra volta, di
provare in Cassazione.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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