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mercoledì 10 aprile 2013

LA RESA DEI CONTI


 
Il titolo di oggi vi porta un po’ in errore, lasciate stare, perché proprio di conti è che vogliamo qui parlare. Da oggi, infatti, si dispone del rendiconto di Palazzo dell’anno finanziario che è passato. Certo sono numeri soltanto, ma comunque andiamo un po’ a vedere e riferire.
Intanto vediamo come sono andate giusto queste entrate, quelle correnti è naturale: sono in tutto euro 6.329.000, un poco più dell’anno precedente  dove si fermarono ad euro 6.234.000. L’anno dei tagli non ha subito quindi tagli, si è salvato. Salgono però le entrate che stanno in sofferenza che passano da 1.115.000 euro a 1.438.000, cioè 323.000 euro di più dell’anno precedente e queste sono le entrate contabilizzate si, ma ancor non incassate e visto dove stanno, direi che, forse, sono un po’ la spia della gran crisi. Quanto e come ancor dipenda poi questo bilancio dallo Stato, direi quasi più niente, perché tra IMU che già da sola fa di euro ben 2.669.000, imposta di soggiorno che credo giri oltre i 600.000, le entrate proprie che fan di euro 2.312.000, il conto ormai è già fatto, non manca quasi niente. Autonomia quasi assoluta quindi è, ormai, belle raggiunta; alzi di un punto, di un mezzo punto, ritocchi un poco le aliquote verso il basso o verso l’alto ed il bilancio,  quasi sempre, andrà sempre subito al suo posto. Cifre più di dettaglio sulle entrate qui non ve le do, non le conosco ancora tutte e poi vi stanco; rimando a un’altra volta.  Passiamo un po’ alle uscite, parliamo delle spese dunque, sempre correnti. Il lor totale è questa cifra qui: 4.963.000 euro per la gestione ed euro 512.000 per restituir debito, la somma fa 5.475.000. L’anno di confronto, 2011, era più alto, erano infatti in euro 5.924.000. Bisogna però depurar il tutto dalle partite, sia 2012 che 2011, con cui si è speso, una tantum, per cancellar un po’ del debito. Anche su questo mancano ancor  dati e quindi rinviamo e meglio capiremo se questo Palazzo è stato un poco o no anche  più virtuoso.
Si è speso, o meglio, si è impegnato, finalmente, di più per investire. Son in euro 1.574.000, ma con l’altr’ anno il confronto, ancor, non mi è possibile perché c’era una gran partita di qualche milione in euro che lo sbilancia, comunque un poco, è certo, son salite.
Il rendiconto poi si chiude con un avanzo e manco poco: 428.000 euro torna questa la cifra; l’anno 2011 erano assai di più: 1.044.000, poi per quel premio concesso in onor della virtù, son stati spesi anche oltre la soglia di quel famoso patto. Il tutto poi andrà in aula la fine del mese che sta in corso.

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