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giovedì 11 aprile 2013

AMMINISTRAZIONE APERTA




Novità sul fronte trasparenza, si sveglia il Governo dello Stato, quello che, trovandosi in quiescenza, ha ancora il tempo di pubblicare un testo, corposo, e consistente, che getterà nello scompiglio tanti governini, un po’ quelli locali. Si chiama 33, è il numero che porta ormai sulla Gazzetta, questo D. Lgs.  che, con  la scusa di far un poco di riordino in materia, per verità la  gira sotto sopra, la  scrive e la riscrive belle dal fondo sino a capo. Le norme nuove sono tante, forse anche un poco troppe, comunque sembra che, d’ora in avanti, si aprano gli archivi per tutti e per davvero. Si alza dunque quel sipario che ancora un po’ nasconde e poco svela dell’amministrazione che è pubblica, ma anche sconosciuta; va messa sulla rete tutta la produzione di atti, documenti, informazioni, valutazioni, spese……., c’è n’è una quantità, ma quel che più ci importa è che una volta messi in rete, lì ci staranno, non meno di un quinquennio e lì si troveranno. Rivoluzione in atto dunque sulla rete e viene un poco anche da ridere quando si pensa che, giusto solo ad inizio di quest’ultimo mandato, dovemmo ingaggiar battaglia contro Canio per ottenere i diritti di accesso agli atti senza il suo permesso. Ora è per tutti aperta e libera la via, non c’è distinzione per nessuno; si va in  rete, lì si cercano, lì si trovano, te li salvi o te li stampi e poi ne fai quello che vuoi. Ci vorrà ancora un momentino, occorrerà che siano adeguati i programmini per pubblicar tutti quegli atti, ma poi, pena l’inefficacia di quegli stessi atti, questa rivoluzione trasparente ha da iniziar e andare a compimento. C’è da ringraziar quindi questo Governo che non c’è, e che, a tempo ormai scaduto e perso, ci ha fatto sto regalo di fine suo mandato. Qualche riserva ancor ce la teniamo, sin tanto che non vedremo come saranno riviste le vecchie architetture, quelle dei siti, che sono quelli ufficiali degli Enti a noi vicini o di quelli  anche più lontani; insomma che navigar sia facile in quella montagna che se, una volta, era di carta, ora ha da diventar, soltanto, digitale.

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