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lunedì 26 agosto 2013

FINE CRONACA


 
Dando spazio un poco al resto la cronaca non era terminata, comunque la serata ormai era già belle tutta quanta fatta e poco ormai mancava. Finita dunque che fu “ La Zanetta”, Canio aveva nel cartello di serata ancor quattro ritocchi al piano vigente di città; con il primo metteva in carta la terre gravate da diritti di uso civico, gli esatti confini delle aree vincolate ai cimiteri e, dulcis in fundo, l’elenco dei vincoli di paesaggio e culturali. Due novità riguardo a quest’ultimo : l’una sparisce o meglio non compare il vincolo del 1924 messo sul parco del Grand Hotel, due compare un nuovo fresco vincolo che è posto sul collegio Rosmini e l’area intorno. Quanto all’assenza Canio la giustifica perché l’accertamento è in corso, così come previsto fa subito bocciare emendamento che voleva fosse inserito, ma  intanto ha chiuso la variante senza vincolo e quanto a quello nuovo, la colpa dice Canio è dunque nostra. Si perché Canio ci dice che a sentir Soprintendenza anche la Gabbiola è un poco a rischio tanto da saltar il suo progetto, ma che ora, lo smemorato, dice essere nostro. Dunque è la replica, tu Canio dici che Soprintendenza promuove attività di ritorsione , questo è grave, assai più grave di quelle che son le nostre accuse alla Papotti. Allora Canio preso in contropiede smentisce e lascia stare. Poi c’è la seconda, si cambia l’uso dell’area pubblica in zona fronte lago davanti al Grand Hotel, non più solo pubblico verde, ma anche a strutture di uso sempre pubblico. Questo perché il Grand Hotel vuol smantellar l’imbarco che ancor c’è e farci una sorte di darsena d’attracco. In teoria si dice dovrebbe servir anche all’uso pubblico, la verità è che così come in progetto non servirà proprio a nessuno, così che almeno sto emendamento lo accolgono e tolgono il progetto dalle carte. Il terzo riguarda un altro cambio d’uso pubblico di un’area in zona lido di Carciano accanto alla piscina Canio vuol farci un’area per i campers. La cosa fu già oggetto di interpello, ma nell’occasion Canio ribadì la volontà di toglierci le auto, ora, pressato dall’opinione avversa degli utenti, va cauto e dice che non sa, per ora la destinazion diventa a parcheggio poi lo vedrà. Bene e il quarto è  invece poca cosa e poco importa, segna in carta l’inizio e la fine del centro urbano ai sensi del codice di strada. Si passa ad altro, c’è da nominar di fretta un componente per la revision dell’albo dei giudici del popolo. Nessuno lo vuol fare così eleggono PierValle. Si passa all’interpello, la questione è un’altra fatta senza tanto di cervello. Prendere in affitto un’area per dieci anni a 20 mila euro, farci un parcheggio per auto e forse campers spendendone 80 mila d’euro ed alla fine  del periodo, regalar tutto al padrone e andar a casa. Qui ascoltar Canio, in posa come il Duce, è stato uno spettacolo perduto. Rivendica la sua capacità di far accordi coi privati, a destra, al centro e a manca, ma poi di questi accordi chi li ha visti ?   

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