Sarà
passato ormai già forse un anno, ma a legger la cronaca di oggi sulla Stampa per la
vicenda dell’impianto funiviario Stresa lido-vetta Mottarone, sembra manco sia
passato. Più a meno, circa più che forse meno sembra di essere ancor fermi sempre
lì.
«L’incontro è stato costruttivo, ha
permesso di ribadire l’impegno formale di entrambe le parti per la risoluzione
di alcuni dubbi burocratici - ha sottolineato Cattaneo - solo dopo la
conclusione della procedura di gara si potranno dare date e tempi certi, ma mi
sento di garantire il massimo sforzo per le opere di manutenzione straordinaria
dell’impianto necessarie all’apertura per la prossima estate». «Abbiamo
chiesto di fare più in fretta possibile - ha sottolineato il sindaco di Stresa
Canio Di Milia - la settimana prossima ci sarà un incontro con Scr, la società
di committenza regionale che gestirà la gara d’appalto. Sono però ancora da
chiarire alcune questioni legate alla proprietà dell’impianto» aggiunge Di
Milia.
A legger dunque questa sintesi non par che
poi di strada se ne è fatta. A ripescar l’incontro con l’Assessor di nome Cirio
che avvenne l’anno scorso a fine forse estate, più o meno le parole erano quelle.
Seguirono poi altre battute nello trascorso fine inverno e inizio poi di primavera.
Cattaneo si impegnava e si indignava con chi osava metter in discussione ancora
lo stato proprietario dell’impianto, Canio pure lui lo ricordiamo in pubblica assemblea
che garantiva dover Regione cacciar soldi per l’impianto perché era infatti
proprio tutto solo suo. Promise poi non si sa ben quanto, ma era il sacrificio richiesto
al territorio, così dicevano, perché di soldi, più di tanto, Regione non cacciava. Quel che sta
certo è che ad oggi non c’è neppure l’accordo di programma che tra il Comune ed
l’Ente Regionale dovrebbe fissare la quota di spesa per il primo che, ad ora,
ha messo nel bilancio, nell’arco dei prossimi due anni, di euro 120 mila e
nulla più. A dirla tutta nessuno che poi dica quanta è la cifra già inserita nel
nuovo bilancio dell’Ente Regionale e quanto è quel che è il resto che sarà, se
poi qualcuno mai si troverà, il carico di spesa a carico del nuovo di gara vincitore.
Di più anche il già certo, ora non sembra che manco sia più certo, ossia sempre
ancor si parla di chi mai sia sto bene appeso al filo. Insomma si arriva sempre tardi, si gioca a tirar un po’ la fune,
il tempo passa, l’amministrazione pubblica è assai lenta e troppo lunga e non
decide quasi mai niente .
Nessun commento:
Posta un commento