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lunedì 26 dicembre 2022

PROCLAMA DI GUERRA: CHE PAURA !


In un sussulto di fine anno, il gruppo consiliare guidato dal vecchio ex Alcade, pubblica sui muri della cittadella addormentata il suo bando infuocato contro il Governo che, dopo oltre due anni, pare non abbia combinato nulla, o almeno così scrivono. Il proclama conclude con la perentoria richiesta a farsi da parte per, ma questo non sta scritto, consentire loro di prendersi il governo, o meglio il potere locale. Pare che la lettura del proclama non sia stata ben accolta dalla Premier che avrebbe lasciato la Perla per i più graditi lidi della Sardegna. Saggia decisione quest'ultima, sicuramente una risposta a caldo non sarebbe stata opportuna e, quindi, meglio prima riflettere e lasciare che l'emotività smonti un po'. Detto questo, bisogna riconoscere che il già Alcade ha ragioni da vendere a denunciare l'immobilismo operante, poteva anche muoversi prima, ma quanto al resto, cioè a immaginare il suo ritorno sul tronetto cittadino, Dio ce ne scampi e liberi, i suoi dieci anni di regno bastano e avanzano. Aggiungerei che siccome la richiesta a che la Premier si metta da parte non ha alcuna possibilità di realizzarsi ,invece di dire fesserie, avrebbe dovuto indicare che cosa l'operato delle minoranze potrebbe fare per togliere dall'immobilismo il Governo. Si dirà che non è compito loro, può darsi, ma se c'è una situazione di straordinario impasse, non mi pare uno scandalo che gli eletti, comunque siedano nell'emiciclo, diano una mano ad uscirne, diversamente ogni altra richiesta è solo strumentale ad occupare il posto che si liberebbe e, non certo ad essere al servizio dell'interesse pubblico come invece dovrebbe. Temo tuttavia che l'interesse pubblico sia un concetto da sempre poco perseguito nella cittadella, piuttosto attenta, dai suoi governanti, chiunque essi siano, a non turbare nessuno, e più contano e meno li turbano, che a prendere decisioni serie che, se lo fossero, turberebbero qualche sonno. Ecco, capacità e competenze, meglio forse dire incompetenze, a parte, questo è il denominatore comune dei nostri Governi e, in parte spiega, ma non giustifica l'immobilismo del non fare. Su questo la Premier, al suo ritorno sul continente, dovrà pure dire qualche cosa. Non dico un discorso alla Nazione, tanto per capirci quelli in stile Canio, ma qualche cosa sì. Vedremo.

lunedì 19 dicembre 2022

FINE DI UN ANNO

 CITTA’ DI STRESA

 Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale

 I L S I N D A C O  D I S P ON E 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria– seduta di 1° convocazione per il giorno giovedì 22 dicembre 2022 ore 19.00 presso Palazzo Municipale – Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno giovedì 22 dicembre 2022 ore 20.00 presso Palazzo Municipale – Sala Canonica Per deliberare il seguente

 O R D I N E D E L G I O R N O

1. Piano di razionalizzazione delle società partecipate ex-art. 20 D.Lgs. 175/2016 (T.U. delle società a partecipazione pubblica). Ricognizione annuale. 

2. Ratifica D.G.C. N. 193 del 10/11/2022 “Esame ed approvazione 12.ma variazione al bilancio di previsione 2022/2024”.

3. L.R. 28/2007, art. 14, comma 2 - Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l'Asilo Infantile Marzio Ostini di Stresa - periodo 1° gennaio 2023/31 dicembre 2025.

 4. L.R. 28/2007, art. 14, comma 2 - Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l'Asilo Infantile di Magognino di Stresa - periodo 1° gennaio 2023/31 dicembre 2025. 

IL SINDACO (Marcella Severino)

domenica 4 dicembre 2022

sabato 3 dicembre 2022

ASSEMBLEA CONDOMINIALE




Continua l'attesa degli eventi, senza che però questi compaiano. Anche l'ultima adunanza consiliare, ormai molto prossima al termine dell'anno e quindi sempre più vicina all'esito di mandato, non ha mostrato nulla di nuovo. Più simile a un'assemblea di condominio che ad altro, l'immagine che si ricava dalla diretta, peraltro dal pessimo audio, è quella di una compagine un po' appesantita, non certo dal lavoro che sino a qui ha fatto, ma piuttosto dal lavoro che non riesce a fare. Sarebbe un invito a nozze per quella che, in genere, si chiama opposizione consiliare, meglio però, in questo caso, definirla minoranza, termine che ci pare più adeguato. I "ritocchi" ai compensi dei governanti sono stati argomento trattato verso il finale, certo che il capo dell'opposizione, pur sforzandosi di dire qualche cosa, non è che ha potuto ergersi a castigatore di facili costumi, avendo, durante i suoi lunghi mandati, usufruito, senza mai scomporsi, dei compensi al massimo del possibile, mi corregga se sbaglio. Ora invece ha invocato le contingenze del momento storico inopportuno, ma chissà quante contingenze sono capitate quando regolava, con il rigore di una clessidra, i tempi degli interventi dei suoi oppositori dell'epoca, mentre ora si insinua più volte a dire la sua senza che mai gli venga tolta la parola e manco concessa, se la prende. E' il gioco delle parti e quando tornerà a governare l'assemblea condominiale, lo rivedremo e lo rivedrete riprendere in mano la clessidra. Detto questo, le giustificazioni date, dal capo del Governo attuale, all'aumento dei compensi, non è che fossero delle migliori:" Se non li prendo, devo restituire i soldi Roma ". Ecco la vituperata Roma, una volta ladrona e ora invece soggetto pagatore di aumenti ai Governanti locali. Se i soldi fossero di Roma, forse avrebbe ragione, purtroppo sono, pro quota, di chi scrive e di chi legge, almeno di quelli che pagano pegno fiscale e non tassa piatta. Comunque prima o poi qualche novità apparirà all'orizzonte. Magari l'aumento accordato spronerà il Governo a raggiungere un qualche risultato, diversamente meglio che rinunci agli aumenti.

lunedì 28 novembre 2022

IL BOSCO URBANO









Continua l'attività di disboscamento della cittadella da parte del Governo in carica. Dopo i 14 faggi della panoramica di Levo, dopo i colpi di scure dati ai viali: Virgilio, Lido e altri ancora, adesso è la volta del parco di villa Palazzola, o meglio, di quel che rimane del parco e della villa. Anche questa volta il supporto tecnico non manca ed infatti l'editto emesso dal Palazzo così recita: "Rilevato che il progetto prevede l’abbattimento di n 6 alberi d’alto fusto oltre ad alcuni piccoli soggetti in larga parte già morti, la potatura e messa in sicurezza di n 10 alberi d’alto fusto posti ai perimetri e l’eliminazione di arbusti invasivi su di una fascia di circa 3 metri dai perimetri. compreso smaltimento del materiale di risulta per l’importo di Euro 9.148,01 (Euro 8.648,01 a base d’asta + Euro 500,00 per oneri della sicurezza) oltre IVA 22% per un totale così di Euro 11.160,57".
In questo caso lo si fa in casa d'altri non essendo, ancora, il Palazzo proprietario dei beni, ma si comporta come lo fosse, accampando una giustificazione che tale non è. Può darsi che quanto scrive il noto perito Cavagliotti sia fondato, ma il fatto sta che se si va avanti così, alla fine del tempo di questo Governo, la cittadella sarà un deserto, in piena controtendenza con quello che tutti dicono si dovrebbe fare. Comunque mentre gli abbattimenti sono certi, molto incerti sono i reimpianti: quasi tutti falliti sono stati quelli fatti al posto dell'abbattimento dei faggi di Levo, mentre nei viali spogliati, manco ci hanno provato. Non si capisce cosa aspettino, forse pensano che le piante non impieghino un po' di anni a crescere. Magari demanderanno tutto a qualche misterioso piano del verde urbano; un po' come il piano per la viabilità, un modo per rinviare e non fare. In albo vediamo un aggiornamento del contratto di manutenzione del verde urbano: tra nuove spese per fiori e fiorellini, vediamo che si prevede di piantare un solo nuovo albero. Il conto non torna, il saldo è pesantemente in rosso, ma tantè, così è.

sabato 26 novembre 2022

CONSIGLIO: VOCI AGGIUNTE



CITTA’ DI STRESA

I L S I N D A C O  D I S P ON E 

di integrare l’Ordine del Giorno del CONSIGLIO COMUNALE del giorno di Martedì 29/11/2022 ore 18.00 presso Palazzo Comunale – Sala Canonica (prot. n. 21920 del 24/11/2022) con le seguenti 

V O C I A G G I U N T E 

4. – Gruppo Consiliare Grande Stresa - Mozione: “ aumento importo indennità mensili Sindaco e Giunta“  

5.- Consigliere indipendente Tommaso Coppini Interpellanza – “ Lungolago dimenticato. Le piccole cose sono responsabili di grandi cambiamenti “ 

 IL SINDACO 

venerdì 25 novembre 2022

CONSIGLIO BREVISSIMO




Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
 I L S I N D A C O
 D I S P ON E 
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Martedì 29 novembre 2022 ore 18.00 presso Palazzo Comunale Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Martedì 29 novembre 2022 ore 19.00 presso Palazzo Comunale Sala Canonica Per deliberare il seguente 
O R D I N E D E L G I O R N O 
 1. A.T.O. approvazione e sottoscrizione della convenzione di cooperazione regolante i rapporti tra gli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale n. 1 “verbano cusio ossola e pianura novarese “per l’organizzazione del servizio idrico integrato 
2. Esame ed approvazione 13.ma variazione al bilancio di previsione 2022/2024 (assestamento finale) 
3. Esame ed approvazione modifica al Regolamento di Economato e di cassa 
IL SINDACO (Marcella Severino) 

martedì 22 novembre 2022

PALAZZO NEWS:

 


Dal Palazzo, avaro di notizie, ogni tanto esce qualche cosa. Tutti si aspettano una sorpresa che, in qualche modo, dopo l'ubriacatura estiva, riempia quelle che saranno le lunghe giornate della morta stagione, giostre e luminarie a parte. In effetti, con persino sospetta celerità, l'atto è del 20 ottobre scorso, il banditore elettronico ci comunica l' avvenuta ennesima monetizzazione di aree a standard parcheggi pubblici; quell'altra, e qui è il ritardo ad essere sospetto non la celerità, l' aspettiamo ancora di conoscere: quella per l'Archistar, se non si fosse capito il riferimento. Il problema sta però nel fatto che non trattasi di una sorpresa, ma di una conferma. Già il Borgomastro era stato generoso nelle monetizzazioni di aree standard: quella dell'ampliamento del Grand Hotel, tanto per non far nomi, aveva fatto scuola ; non parliamo del precedente Alcade che l'aveva assunta come tratto normativo esemplare della sua visione urbanistica lungimirante e post moderna; non diversamente è orientato quel che rimane dell'attuale Governo che sembra deciso a fare un copia e incolla dell'operato dei vituperati predecessori. Il caso si riferisce, guarda caso se non mi scappasse la ripetizione, alla trasformazione e ampliamento, a fini ricettivi alberghieri, dell'edificio posto all'incrocio tra via Prini e via Mainardi, proprietà Astoria, tanto per orientarci. Orbene, non sarà grande cosa, ma in un paese dove la ricerca di un posto auto è un problema, anche questo è significativo. Comunque passi pure questa monetizzazione, sperando che non sia fatta a valori 2006, la data del regolamento, perché sarebbe uno sconto, anzi una svendita di fine stagione, ma affermare che si concede perché non c'è spazio, mentre lo spazio c'é e allora si scrive che lo spazio è pertinenza dell'albergo ad uso parcheggio autobus, così mostrando di non sapere neppure che cosa sia una pertinenza nel codice civile... beh, abbiamo capito: 43 mila euro subito e via andare, se poi per fare lo stesso parcheggio altrove ce ne vorranno 400 mila (vedi parking Lido), nessuno ci farà caso, importante è non disturbare . Da ultimo una domanda per addetti ai lavori: l'articolo 2.8 prescrive l'obbligo di dedicare il 30 % della supefice a verde. Ma dove lo metteranno ? Sul tetto ? O sottoterra ?

mercoledì 9 novembre 2022

FUNIVIA: DUE VERSIONI DEL FATTO.

 

La pagina regionale di ieri della" Repubblica" riporta la notizia, gia oggetto del nostro precedente post riguardo la richiesta di soldi da parte dell'indagato nei confronti del Palazzo cittadino. C'è però una differenza sostanziale tra quanto afferma il Palazzo nella decisione del suo Governo di costituirsi nel giudizio promosso dall'Indagato e quello che l'articolo, che sopra riporto, scrive. La fonte di questa informazione sarebbe lo stesso avvocato dell'indagato, il quale sembra affermi che la richiesta di moneta non sia limitata alla somma riferita all'anno 2020, ma bensì all'intero contributo in conto gestione che il Palazzo, allora retto da Cannio, si era impegnato a cacciare a favore dell'attuale imputato, così che alla fine, quest'ultimo non rischiasse neanche un euro. Ci mancherebbe dunque circa un milioncino che, sembra, l'indagato pretenda in anticipo, temendo l'insolvenza del debitore, cioè il Palazzo. Ben vero che neppure il legale sembra molto convinto della fondatezza di tale assurda richiesta, ma tantè varrebbe provarci. Questo almeno a leggere l'articolo di fonte Ansa. Certo che se così fosse non si comprenderebbe più il contenuto della delibera che abbiamo menzionato e ci sarebbe un colossale fraitendimento. Non mi stupirei più di tanto, inviterei però il legale di fiducia del Comune a rivedere l'importo della sua parcella, aggiungendoci una zero e il Palazzo ha fare una straordinaria variazione di bilancio per trovare una montagna di soldi. Siamo certi che la sempre attenta opposizione consiliare, otterrà in aula i dovuti chiarimenti sul caso.

domenica 6 novembre 2022

FUNIVIA: NON SI BADA A SPESE





Non nuovo a contenziosi, anche decennali, il Palazzo si trova a contrastare la controffensiva giudiziaria dell'indagato, già concessionario della fu funivia Stresa Mottarone, già ferrovia in concessione. L'oggetto del contendere sono, come spesso avviene, anzi quasi sempre, i soldi, in particolare, nel caso in specie, la questione riguarda il gruzzolo che, generosamente, il governo Cannio aveva, a suo tempo, promesso di elargire ogni anno e sino al termine della durata della concessione, a prescindere dagli andamenti di bilancio, così che lo sfortunato mal capitato potesse recuperare tutti quanti i soldi che andava raccontando aveva anticipato. Versione quest'ultima molto generosa e fuorviante, ma che nessuno sembra abbia voglia di contestare. Comunque sia andata, l'oggetto del contendere sono i 143 mila euro e rotti che, a valere sull'esercizio 2020, quello del covid per intenderci, l'attuale governo aveva pensato di congelare in attesa non si sa di che cosa. Fatto è che l'indagato pretende di averli, visto che non sono riferiti all'anno criminis e, a tal scopo, ha citato in giudizio il Palazzo, essendo andati, presumo, a vuoto, i tentativi di averli con le buone. Non entriamo nel merito della questione, non abbiamo tutti gli elementi, d'altra parte i giudici servono quando le parti non vanno d'accordo, altrimenti che ci starebbero a fare ? Comunque, il Palazzo è stato pronto a raccogliere la sfida e a difendere il gruzzolo tanto che il Governo, ancora in carica, ha autorizzato la costituzione in giudizio e ci ha messo un legale che, è notorio, in questi casi, essere di fiducia. Bisogna dire che il Governo sembra proprio deciso a resistere, tanto da non badare a spese: 23 mila euro + un 15% per altro, ma che il governo dimentica poi di scrivere in fondo al proprio atto , + un altro 4% per la cassa avvocati + il 22 per iva su tutto e dulcis in fundo, un mille euro per arrotondare un po'. Insomma, alla fine, mal contati saranno quasi 35 mila euro, sia che si perda che si vinca. Una piccola fortuna per lo sventurato legale, sperando che si attestino sui 25 mila se una certa evenienza processuale non si dovesse avverare e speriamo ancora, sempre per noi, che poi la vinca con spese a carico dell'attore del processo, con qualche difficoltà, immaginiamo, a farsi rimborsare dall'attuale indagato, la cui società sarà a quel tempo caduta in profondo rosso. Nessun problema invece se a perdere sarà il Palazzo, in questo caso 90/100, il soccombente pagherà le sue spese, in tutto o in parte quelle dell'indagato e gli darà i 143 mila euro, prudentemente accantonati. Non c'è male.    

domenica 23 ottobre 2022

MEZZO CONSIGLIO

 


Mezzo Consiglio è andato in scena l'altra sera, l'altra metà è rinviata al mese che verrà. Non c'é fretta nella cittadella che il dispettoso autunno di quest'anno tarda a mandare a riposo. Non c'è fretta, tanto che la discussione più accesa e variopinta che la serata ha offerto, ha riguardato il "diritto" alla pubblicità mediatica delle serate consiliari. Diritto tra virgole, perché lo stupore non mancherebbe solo se si pensasse che l'oggetto conteso è il pubblico Consiglio, luogo dove tutti avrebbero diritto di vederlo e sentirlo ( ci vorrebbe uno stadio), ma dove invece si litiga se si possa o non si possa registrare un audio, riprendere un video o assistervi in remoto. E' vero che la giurisprudenza nostrana e un poco levantina , molte volte, anziché semplificare complica e ha chiesto che, nel caso, sia esercitato il potere di regolare, ma quanto al contenuto non sembra abbia messo paletti più di tanto. Comunque si litiga su una questione surreale e paradossale, ossia se chi ha diritto ha diritto o se chi ha diritto non ha diritto. Altro paradosso era che il regolamento sarebbe entrato in vigore la mezza notte della sera stessa e quindi, la data della seduta sembrava messa apposta per non applicarlo e anche su questo c'è stata discussione. Non siamo autorizzati a pensare che la data fosse stata indicata in mala fede, ma c'è solo da registrare il fatto. Dunque l'effervescenza della serata invece che andare al nodo delle questioni che sintetizzo essere lo stato di paralisi progressiva del Governo, si è un po' persa dietro questo nodo, come se fossimo ai primordi di una democrazia immatura e ancora ci fosse da discutere sui suoi fondamenti. La verità che stava dietro la questione oggetto di disputa era però anche un'altra, ossia quella paralisi progressiva che ho appena indicato. Se il Governo avesse messo le ali, potremmo essere certi che avrebbe avuto tutto l'interesse a pubblicizzare la sua azione e quindi aprire le porte ai cittadini elettori. In tal caso sarebbe stata invece l'opposizione in difficoltà che avrebbe lamentato l'eccesso di esposizione governativa. E' insomma il gioco delle parti che va in onda , a dispetto dei diritti del popolo sovrano ed elettore, naturalmente gabbato, naturalmente scontento, naturalmente, nella cittadella, diligentemente silenzioso, tranne nella serata l'exploit del nostro Cronista locale.

sabato 15 ottobre 2022

CONSIGLIO D'AUTUNNO




CITTA’ DI STRESA

Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale

I L S I N D A C O D I S P ON E

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Mercoledì 19 ottobre 2022 ore 20.30 presso Palazzo dei Congressi Sala Mostre e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Mercoledì 19 ottobre 2022 ore 21.30 presso Palazzo dei Congressi Sala Mostre Per deliberare il seguente

O R D I N E D E L G I O R N O

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti (28/02/2022 – 24/03/2022 – 08/08/2022). 

2. Comunicazione deliberazione della G.C. n. 140 del 25/08/2022 ad oggetto “Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva – esercizio finanziario 2022”. 

3. Comunicazione delle variazioni di bilancio approvate con deliberazioni della Giunta Comunale ai sensi dell'art. 175 c. 5 bis del tuel. periodo primo semestre 2022.

 4. Comunicazione deliberazione della Giunta Comunale n. 159 del 22.09.2022 avente per oggetto "Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva - esercizio finanziario 2022". 2 

5. Ratifica D.G.C. NN. 143 del 25/08/2022 e 154 del 15/09/2022 ad oggetto: 9° e 10° variazione al bilancio di previsione 2022/2024. 

6. Esame ed approvazione 11.ma variazione al bilancio di previsione 2022/2024. 

7. Esame ed approvazione Documento Unico di Programmazione Semplificato (D.U.P.S.) – triennio 2023/2025.

 8. D.M. 19/04/2000 n. 119 – Determinazione misura gettone di partecipazione alle sedute consiliari – Anno 2022. 

9. Variante al P.R.G.C. N. 30 – art. 17-bis comma 6 L.R. 56/77 e s.m.i. e art. 19 D.P.R. 327/2001 e s.m.i. - Istituto Professionale Alberghiero E. Maggia in viale Mainardi per intervento di sostituzione edilizia. Approvazione. 

10. Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l’Associazione Pro Loco Stresa APS per la gestione dell’ufficio di informazione ed accoglienza turistica I.A.T. “Città di Stresa” – triennio 01/01/2023-31/12/2025.

 11. Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l’ente gestore dell’Asilo Infantile “M. Ostini” per il funzionamento della Sezione Primavera – triennio 2023/2025. 

12. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza “Stresa Liberty 9-10 luglio 2022, gli stessi giorni delle Frecce Tricolori ad Arona. Una scelta incomprensibile” . 

13. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione: “Impianto natatorio e locali lido di Carciano” 

. 14. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione: “Aggravamento degrado lungolago Stresa a causa nuovo impianto di irrigazione” 

 15. Gruppo consiliare Grande Stresa e Gruppo consiliare Stresa e Frazioni – Interrogazione “Targa commemorativa Dubai – Lungolago” 

 16. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Stagione turistica 2022” 

 17. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Natale di Stresa 2022” 

 18. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Sensi unici” 

 19. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Sicurezza nelle nostre scuole” 

 20. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Autonomia scolastica” 

 21. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Affollamento mensa scolastica scuola elementare e altre problematiche” 

 22. Gruppo consiliare Grande Stresa, consigliere indipendente Tommaso Coppini – Ordine del Giorno sulla crisi energetica 

 23. Gruppo consiliare Grande Stresa, consigliere indipendente Tommaso Coppini - Ordine del Giorno "Funivia Stresa-Mottarone. Basta annunci!" 

 IL SINDACO (Marcella Severino)

giovedì 29 settembre 2022

IL BIENNIO ROSA

 




Parafrasando nel titolo ben altre vicende storiche, quel che rimane da registrare è che, ormai, è passato un intero biennio da quando, meritatamente, il Governo locale si è insediato a Palazzo. Il tempo non è poco, quasi la durata di un corso di studi e, giustamente, a questo punto, tutti si aspetterebbero di vedere qualche risultato o, almeno, di leggere qualche concreta previsione di risultati futuri. Pur scandagliando e indagando qua e là, di queste aspettative non è che si possa dire di riuscire a vedere molto, tanto da incominciare a dubitare di poterle vedere anche nel futuro, più o meno prossimo. Delusione ? Probabilmente per chi vi ha creduto, qualche perplessità incomincerà a farsi strada. Per chi, invece, è dotato di maggior disincanto, si tratterà di registrare il risultato previsto o prevedibile. Detto questo occorre indagare un po' di più e meglio l'incipit del post perché non si devono formulare giudizi in maniera gratuita o avventata. Torniamo dunque al biennio, uno spazio temporale adeguato per trarre alcune considerazioni oggettive; uno spazio che nel normale percorso delle amministrazioni locali e nella generalità dei casi, viene utilizzato, da un lato per attuare in fretta alcune promesse spicce e dall'altro varare i programmi un po' più seri e che nel triennio conclusivo debbono poi essere messi a terra e portati a compimento., altrimenti addio. Se questo è il percorso, diventerò matto a cercare in quel benedetto albo informatico, non sempre aggiornato, qualche cosa che possa ricondursi a quel percorso. Esemplifico: qualcuno mi dice dove sia finito il porto ? Nel DUP, recentemente approvato dalla giunta, non è neppure citato, uscito dal radar e poco vale che il Capo dell'amministrazione dice che vuole che altri mettano i soldi per rimediare gli errori e finirlo. Non si possono lasciare che 7 milioni di euro siano stati spesi senza risultato e tardare a chiudere la partita. Questo significa non averlo capito. Speriamo che qualcuno lo capisca presto; comunque é già tardi. Dopo un biennio, abbiano visto che è stato dato mandato per affidare a qualcuno un incarico per la redazione del piano di viabilità e dentro ci sarebbero anche i parcheggi. Non sappiamo, visti i precedenti, quanto tempo l'ufficio si prenderà per affidare l'incarico, ma la domanda è come mai si è atteso un biennio, mentre, se proprio occorreva , si sarebbe dovuto farlo tra i primi atti di governo. Ora rischia di essere tardi e semmai varato, buttato all'aria da quelli che verranno dopo. D'altra parte, sempre in tema di parcheggi, il Palazzo ha impiegato quasi tutti i due anni trascorsi a decidersi di dare il via al parcheggio del porto, già appaltato dal Borgomastro. Non parliamo dello scandalo di villa Ostini, dove si va sempre a rimorchio dell'Archistar. Voci di Palazzo davano per "risolta" la questione già mesi fà, probabilmente con una qualche monetizzazione, ma l'albo informatico tace. Chissà perché ? Della piscina non saprei cosa dire . Nessuno sa cosa dire e solo più in là si capirà se la vicenda è andata a buon fine. Della funivia non parlo, perché ho già parlato altrove , ma, proprio in questi giorni, mi sovviene di leggere che si spenderemo circa 250 mila euro, non tutti per fortuna del Palazzo, ma tutti comunque pubblici, per dotare la cittadella di una formidabile rete di sorveglianza, immagino anti intrusioni. Non mi ero accorto di vivere in un paese dell' west, dove le bande e i ricercati, questi magari sì, spadroneggiano. Avevo inteso che la priorità dovesse riguardare, prima di tutto, la sicurezza fisica delle persone, non delle loro borse e quindi si pensasse un po' meglio e un po' di più, per esempio, a quelle centinai, si dico centinaia perché li vedo tutti i giorni, di persone che, in stagione, si avventurano, a loro rischio, lungo la temibile arteria Stresa/Baveno, destreggiandosi in precario equilibrio sopra la riga bianca che delimita la vita dal fine vitae. Mi sono sbagliato, il Palazzo è più avanti di me, è più digitale. Speriamo che gli vada bene. Ma anche progetti e soluzioni più semplici che eviterebbero rischi stradali incombenti e che già sono nei cassetti, non vengono tirati fuori e attuati. Aspettiamo dunque il piano viabilistico del futuro e non pensiamo al presente. Villa Palazzola: credo che intorno al progetto di smantellamento della Fondazione, si legga un punto qualificante del programma, ahimè scivolato alla prima occasione dopo alcuni elementari rilievi di natura "fiscale", tali da far saltare il banco solo fossero fondati. A volte si fanno i conti senza l'oste, vedremo il seguito, ma anche in questo caso il biennio si chiude senza esito. Che dire poi dell'annunciata soluzione per l'albergo Due Ville. Intanto vedremo se sarà una soluzione o meno, ma un governo responsabile avrebbe, legittimamente, buttato via la variante " Zanetta" e riscritte regole conformi e non difformi. Si è lasciato tutto stare con imprevedibili esiti e con soluzioni scritte da altri. Al proposito, vorrei riportare tesi del Capo del Governo che, in questi casi, e in altri analoghi, si sarebbe qualificata col dire di non voler ostacolare iniziative imprenditoriali. Bene, ma è il Capo del Governo o l'Amministratore delegato che parla ? Pretendere la costruzione della città pubblica, per la parte dovuta accanto ad ogni iniziativa imprenditoriale, è un dovere del Capo del Governo. Se non si capisce che l'onere pubblico è la condizione per attuare la previsione privata, siamo su un altro pianeta, o meglio dire, siamo seduti al tavolo di un Consiglio di amministrazione e, onestamente, anche solo dopo un primo biennio, questo lo si dovrebbe capire. Ci sarebbero tante altre cose da scrivere e da dire, anche tirare in ballo l'evanescente "opposizione" ,ma al proposito, temo che il già Borgomastro non abbia più molti colpi in canna, sempre che abbia ancora la canna; quanto all'altro: meglio lasciar perdere. Mi fermo qui, anche se una sola altra cosa vorrei osservare: la politica culturale di Palazzo. . Al netto delle manifestazioni pensate e organizzate da altri, quella autarchica direi sia perfetta. La cittadella, perla assoluta del turismo internazionale, si qualifica con un programma che un qualsiasi paese agricolo o industriale, adagiato nella Padania, sarebbe capace di scrivere meglio. Il consiglio è quello di copiare dagli altri, ma di copiare bene e di evitare soluzioni nostrane.

mercoledì 21 settembre 2022

IL CONSULTO FUNIVIARIO

Dunque, dopo la conferenza di questa mattina sulla questione funiviaria, quello che può essere detto, con assoluta certezza, è che ne sappiamo esattamente come prima, cioé di cose ce ne possono raccontare tante, ma di certezze nulla. La cronista della "Stampa" sottotitola che il costo del nuovo immaginato impianto sarebbe di 50 milioni, ma alla specifica domanda, il Consulente si è trincerato dietro la riservatezza del dato. Ormai la privacy viene utilizzata in ogni circostanza ed, effettivamente, che il dato sia riservato fa un po' ridere; più realisticamente penso che nessuno l'abbia ancora stimato, ma se così è, ogni ulteriore ipotesi di investimento e di gestione è campata per aria. Se invece fosse fondato, prepariamoci al peggio perché è assai difficile pensare che un impianto che al massimo potrà raccogliere una domanda annua di circa 150 mila viaggiatori, possa, a quei costi di investimento, economicamente reggere, salvo prepararci a ripianare una nuova Alitalia o emettere biglietti di viaggio al prezzo di 200 euro l'uno. Con queste sottolineature si capisce subito che dietro la "conferenza" di questa mattina non ci sia nulla, salvo le elezioni di domenica prossima e quindi la necessità di chiudere la partita per il Consulente gratuito del Ministro che una volta non era solo del turismo, ma anche dello spettacolo e forse sarebbe bene tornasse ad occuparsi anche di questo. In che mani siamo caduti verrebbe da dire, vedendo la convinta adesione del Capo della città a tesi e ipotesi tanto balzane, ma dobbiamo farcene una ragione e comprendere che di fronte all'autorevolezza della fonte da cui sono uscite, nessuno avrebbe avuto il coraggio di replicare. Intanto l'ipotesi, molto più prosaica e realistica di aggiustare ciò che c'é senza aspettare la valanga di milioni necessari a realizzare il piano del Consulente, viene rilanciata da un gruppo consiliare, con scarsa possibilità di essere accolta visto che, sempre il Consulente ha già dato una sua risposta, ritenendo che l'ipotesi non incontrerebbe il gradimento del pubblico. Detto ciò, l'unica consolazione è che la consulenza era gratuita.

domenica 18 settembre 2022

LA RICREAZIONE

 


Finisce l’estate astronomica, una stagione che non ha visto molti precedenti nelle statistiche dell’economia turistica della Perla e d’intorni e che ha archiviato i due anni di restrizioni causa Covid. Questa volta, tolte le restrizioni e invasi dalle masse turistiche, il Covid, attutito nella sua versione 5, ce lo siamo presi tutti o quasi, pur senza conseguenze molto gravi e, complice gli affari d’oro, pure tutti o quasi, hanno distolto l’attenzione da quelli del governo della cittadella. Per vero non si è perso molto, anzi quasi niente, perché se ripercorriamo la cronaca amministrativa del Palazzo, è difficile imbattersi in un qualche provvedimento di rilievo, tanto meno di quelli che da tempo attendiamo, ma non vediamo. Sembra quasi che, a due anni dal voto (quello passato), il tempo sia trascorso in una ricreazione continua da cui è difficile vederne la fine. Per vero la campanella avrebbe dovuto squillare più volte, segnando la fine ricreazione, ma nessuno sembra che se ne sia accorto e così le uniche cose che hanno funzionato sono stati il calendario e l’orologio che, inesorabilmente, hanno continuato a scorrere, nella apparente indifferenza degli attori saliti sul palco della scena amministrativa e, forse, ancora impegnati a ripassarsi le parti, prima di iniziare la recita. Per vero c’era stata pure qualche lieve scossa che avrebbe dovuto costituire un campanello, questa volta di allarme: un delegato esterno, di un qualche peso, che se ne era andato per ragioni “personali” (termine diplomatico usato per nascondere le divergenze); un altro componente la maggioranza che aveva preferito dichiarare di uscire dal gruppo e starsene da solo ( il meglio soli che male accompagnati funziona sempre). Tutto qui, passato, bisogna dirlo, senza alcuna polemica, mostrando, da quel momento in poi, il gruppo di governo una buona capacità di assorbire i momenti di potenziale crisi e di trasformare il silenzio comunicativo nella cifra del proprio profilo “social”. Poco importa; per quanto abbiamo anticipato, non c’era e non c’é molto da comunicare. Però, se ora la ricreazione non finisce, i risultati finali rischiano di essere quelli di una bocciatura completa di tutta la classe che, a differenza di quello che succede nella realtà scolastica, non è che ripete l’anno, ma se ne torna a casa. Voci di corridoio davano questo mese di settembre quello in cui tutto sarebbe “partito” . Ignoriamo che cosa ci sarebbe o ci sarebbe stato dentro quel “tutto” e quale è o sarebbe stata la sua destinazione. Scusate, ma molte volte il linguaggio di chi governa semplifica un po’ troppo, comunque il mese sta passando e l’attesa rimane.

venerdì 26 agosto 2022

ITALIA NOSTRA VCO: STRESA: ALBERGO DUE VILLE

ITALIA NOSTRA VCO: STRESA: ALBERGO DUE VILLE:   La sezione ritorna sul tema che è nel titolo del nostro post, ribadendo la sua posizione riguardo le modalità con cui gli Enti competenti ...

lunedì 22 agosto 2022

LA SCOPERTA DI VILLA DUCALE

 

E adesso bisognerebbe pensare a ridarle un' importante cornice verde. Ci vorranno alcuni decenni per vedere i risultati, ma se non si incomincia mai non si vedrà mai l'esito.

venerdì 19 agosto 2022

ALBO VUOTO




Il Palazzo non ci sorprende, ma conferma lo stato di "confusione" in cui sembra versare. L'albo pretorio, strumento primo di contatto tra l'attività ammnistrativa e il popolo cittadino, elemento di trasparenza e conoscenza pubblica di quanto viene formalmente deciso, è e continua ad essere un colabrodo, nel senso che presenta vistose buche nella regolarità di pubblicazione degli atti. In calce riportiamo l'elenco aggiornato ad oggi della serie numerica dei deliberati del Consiglio e della Giunta dell'anno in corso che, seppur da tempo approvati, non sono ancora fatti oggetto di pubblicazione. Le ragioni di tale disservizio, ma chiamarlo così è un eufemismo, non sono note, certo che qualunque esse siano non possono essere ritenute giustificazioni. E' una grave mancanza, una irregolarità dell'attività amministrativa elementare che, purtroppo, non è nuova, ma che non sia nuova la rende ancor più intollerabile e senza giustificazione. Non spetta ai cittadini far sì che l'attività amministrativa si svolga con regolarità, è un compito che investe i governi in carica e le funzioni dirigenti del Palazzo. I cittadini hanno però il diritto di pretendere che essa sia tale e che a loro venga consentito di accedere, entro tempi ragionevolmente brevi, alle informazioni di cui hanno diritto conoscere. E' un aspetto formale, una regola di buona amministrazione, un minimo sindacale che deve essere garantito, guai poi a pensare che dietro questi ritardi o queste dimenticanze si celi altro, in qualche caso potrebbe anche essere, vorremmo non lo fosse. Da ultimo non venite a propinarci la solita storia che manca il personale, questa la raccontate ad un altro.

Verbali di deliberazioni del Consiglio non pubblicati in albo: nn:4/7/9/14/10/19/20/23/27/28/29/30/31.

Verbali di deliberazione della Giunta non pubblicati in albo: nn. 16/17/18/19/20/81/82/90/105/108/111.

martedì 16 agosto 2022

TELECABINA O TELENOVELA ?

 


Ogni tanto esce una qualche "informazione" circa quel che sarà o dovrebbe essere il futuro della funivia del Mottarone. Aveva iniziato il Palazzo stanziando soldi, non pochi, per un qualche studio di fattibilità, e sulla questione della ricostruzione sembrava che si interessasse pure il Ministero dei trasporti, prova ne fu un viaggio del Sindaco nella Capitale. Ci fu anche il Senatore di Arona che dava per scontato un suo ordine del giorno per mettere in finanziaria i soldi, ma poi non se ne è saputo più nulla. Poi è arrivato il Ministro del turismo che ha incaricato una specie di commissario ad hoc per studiare il problema e trovare la soluzione, infatti ha anche visitato i luoghi, ora però la Regione sembrerebbe voler dire la sua e stanzia 300.000,00 mila euro per affidare, si dice a Monte Rosa 2000, lo studio di fattibilità , così che il Palazzo si riprende i 120.000,00 euro che aveva pensato di metterci per lo stesso scopo. Insomma sembra che intorno alla ricostruzione ci sia un po' di affollamento e nessun coordinamento. Dove poi questa corsa andrà a parare non lo si capisce ancora, anche perchè i problemi seri e veri nasceranno quando verrà presentato il conto, più o meno giusto, della ricostruzione. Qualcuno ha già buttato lì 50 milioni di euro , e non si capisce come possa costare quanto la funivia del Bianco che un po' più complicata dovrebbe essere; comunque credo si spari a caso, pensando che qualche cosa andrà a bersaglio. Anche sulle soluzione tecniche: telecabina e non funivia, credo si spari a caso. Se questo è l'inizio della soluzione, penso la soluzione sia molto lontana, non solo nel tempo, ma anche nelle possibilità concrete di arrivarci. Nessuno, naturalmente, accenna alla soluzione, sì temporanea, ma comunque che copre un certo tempo di anni, che è quella della riparazione dell'impianto. Pochi soldi; si tratta di cambiare una cabina e sostituire o aggiustare una fune e, a dissequestro avvenuto, la cosa sarebbe rapidamente fattibile. Poi si tratterrà di affidare ad un nuovo concessionario, serio e affidabile, la gestione residua dell'impianto e intanto ci sarebbe il tempo per trovare non solo la soluzione futura, ma anche i soldi, quelli che adesso non ci sono. Troppo semplice ? Non lo so, ma so che se non si persegue questa strada, l'impianto starà fermo un bel po' di anni. In tutta questa vicenda, il Palazzo , concedente ammnistrativo dell'impianto, non pare che stia guidando il percorso, quanto piuttosto preferisca lasciare ad altri la questione. Vedremo i risultati.

giovedì 11 agosto 2022

LA CITTA' GIARDINO


 Con l'ordinanza di abbattimento per ragioni di incolumità, emessa dal Palazzo, si conclude la pluricentenaria esistenza del cedro monumentale di Villa Ducale. Per vero la sua vita vegetativa era terminata qualche mese fa e già da qualche anno era iniziata la sua decadenza. Quello più piccolo che gli era stato accanto tanti anni, era stato ancora meno fortunato e la sua esistenza era terminata già diversi anni fa. Non sappiamo se sarebbe stato possibile un qualche intervento che ne avrebbe potuto prolungare l'esistenza, forse sì, ma lo si sarebbe dovuto fare già anni fa. Ora è tutto finito. Per vero l'ordinanza, però senza purtroppo alcuna valenza giuridica,  impone alla proprietà di presentare, entro un paio di mesi, un progetto di riqualificazione del parco da far valutare alla Soprintendenza. Ricordiamo che il parco è un bene vincolato. Se la proprietà eseguirà l'ordine non lo sappiamo e lo vedremo in seguito; già prima di ora si sarebbe potuto o dovuto sostituire il primo cedro andato perso, ma non se ne è fatto nulla ed ora l'opera di disboscamento è completa. Certo che lascia perplessi il fatto che si imponga di riqualificare il parco, quando è notorio che, consapevole il Palazzo, ne è in corso un suo  frazionamento promosso dal noto Archistar locale che deve far quadrare i conti del parcheggi ad uso privato a servizio della nuova struttura ricettiva dell'oligarca, mentre di quelli a uso pubblico si è persa la traccia dal radar con cui gli davamo la caccia e al momento, nonostante indiscrezioni, in albo non compare nulla. Due anni di " nuova amministrazione" e forse un anno della precedente non sono stati capaci a rispettare il piano regolatore e hanno fatto a gara ad arrampicarsi sui vetri pur di soddisfare le esigenze manifestate , via via, sempre dal nostro noto  Archistar. C'è da che indignarsi, ma nella cittadella sappiamo che nessuno dice niente, tanto meno in questa materia dove vige un sostanziale tacito accordo tra tutte le parti al governo e non al governo. Comunque questa stagione non sarà ricordata solo per la temperatura torrida , ma anche per il record dei disboscamenti urbani. In V.le Virgilio sono ben 30  gli esemplari che mancano all'appello e il paesaggio è desolante, in V.le Lido, ne mancano almeno 14, in via Dante almeno una decina. Ora è in corso l'esame tecnico delle piante poste sul perimetro del Parco di Villa Palazzola  e qualche condanna all'abbattimento dobbiamo aspettarci, i faggi sostituiti dopo gli abbattimenti sulla panoramica di Levo sembra che non abbiano retto la siccità estiva, c'era da aspettarselo, le robuste potature estive hanno dato i loro risultati lungo tutti i filari alberati  e via così; rimangono le palme a crescere ovunque. Dite voi.                

giovedì 4 agosto 2022

CONSIGLIO BOLLENTE

 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale. 

I L S I N D A C O 

 D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE 

 – seduta di 1° convocazione per il giorno LUNEDI’ 08 AGOSTO 2022 ORE 20.30 presso Palazzo dei Congressi Sala Mostre e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno LUNEDI’ 08 AGOSTO 2022 ORE 21.30 presso Palazzo dei Congressi Sala Mostre Per deliberare il seguente 

O R D I N E D E L G I O R N O 

 1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti.

 2. Comunicazione determinazione del Responsabile del Servizio Finanziario n. 606 del 27.07.2022 avente per oggetto "Modifica risultanze del rendiconto della gestione 2021 per riallineamento con certificazione covid 2021" 

3. Esame ed approvazione equilibri ed assestamento generale del bilancio di previsione 2022/2024. 8° variazione di bilancio.

 4. Nomina del Revisore dei Conti – triennio 2022/2025. 

5. Esame ed approvazione regolamento per la disciplina della diretta streaming e riprese audiovisive del Consiglio Comunale  

6. Regolamento per la disciplina del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. 

7. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” 

 8. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Situazione cimiteri ed esumazioni” 

 9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza “Sponsorizzazione Facebook – utilizzo di questi strumenti” 

10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Situazione degrado lungolago Stresa causa nuovo impianto di irrigazione” 

 11. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Politiche Giovanili: quali azioni?” 

 IL SINDACO (Marcella Severino) 


mercoledì 27 luglio 2022

LA RUOTA CHE NON GIRA


Polemica dell'estate 2022, quella più calda, anche questo "divertimento" ha smesso di divertire, anzi non aveva mai cominciato. L'offerta ludica, capace di offrire a grandi e piccini un qualche giro rinfrescante la bollente Perla, si è limitata a scaldare, viste le temperature non era il caso, la polemica locale che di argomenti veri pur ne avrebbe avuti altri e ne avrebbe, ma non facendo divertire, sembra che nessuno li voglia usare. Adesso che se ne è andata, smontata pezzo a pezzo, si ridurranno ancor di più gli argomenti di discussione intorno al Palazzo. Forse si aspetterà l'autunno, se mai verrà, e solo allora risentiremo l'aula consiliare impegnata in fervidi dibattiti sul passato/presente e futuro della cittadella. Gli onorevoli delegati riprenderanno posto nei loro scanni e si esibiranno in lex magistralis che rimarranno scritte negli annali della città. Gli emeriti Sindaci: Bottini e Canio, che siedono tutti ancora in aula, saranno la voce che riscatterà il ceto di governo dagli attuali torpori appena turbati dalle discussioni on line sulla ruota . Tolta la di mezzo questa distrazione estiva, torneremo alle cose serie o meglio a quelle gravi, ma non serie. Solo un po' di pazienza e la ruota ritornerà , pure lei, a girare.

domenica 10 luglio 2022

CONSIGLIO DEPRESSO



Il calore delle sere d'estate ci ha regalato l'ultimo Consiglio, ma non ci sono sorprese. Ormai il ritmo del passo è segnato e, difficilmente, lo vedremo cambiare anzi, questa volta si è assistito ad un vero e proprio dietro front. Già tutto noto, ma la serata ha visto formalizzarsi il ritorno al passato e una quindicina d'anni sprecati a cercare e cambiare una soluzione per l'alberghiera, ha visto infatti ritornare tutto al punto di partenza: l'alberghiera si rifarà dove già ora è. Non era proprio l'intenzione del governo in carica che avrebbe preferito il campus sulla collina del collegio, ma ora deve fare buon viso a cattiva sorte. Niente male questa soluzione, la dimostrazione della pochezza della classe amministrativa cittadina che ha buttato via 15 anni della nostra storia. Bravi. Quanto al resto, il cronista della Stampa, ci ha già anticipato riguardo le novità circa la prossima apertura invernale della vasca per il bagno del lido di Carciano. Con questo la cittadella si attrezza ad affrontare il cambio climatico e garantire ai suoi cittadini e ai suoi ospiti un servizio innovativo. Gli oligarchi Russi presenti ringraziano, ma fanno sapere di essere già attrezzati con piscine private e comunque di gradire molto il bagno a lago anche fuori stagione. Peccato nessuno ci aveva pensato. Mentre quindi il Governo non sembra intenzionato a cambiare il passo, complice forse l'eccesso di calore che investe la cittadella, ci si aspetterebbe qualche cosa da parte del Contro Governo. In fondo, le condizioni sarebbero quelle ideali. Infatti se non proprio un campo largo, di fronte a loro si apre un campo libero e pressoché deserto dove muoversi agevolmente, occupando i tanti o tutti gli spazi vuoti che si sono formati e provare a fare loro quello che il Governo né propone, nè fa. Tuttavia le forze sono quelle che sono: l'ex Borgomastro ormai ha già dato quel che poteva dare e, a parte qualche uscita estemporanea dove sembra ritornargli una mezza voglia, c'è poco da fare, il logoramento operato da anni di potere sconclusionato lascia il segno e non perdona e lui non è proprio Berlusconi. Gli altri ? Temo che conducano una tattica strumentale e opportunista: meno il Governo fa e più pensano di trarre vantaggio futuro, un credito gratuito da giocarsi al prossimo giro di boa elettorale. Il giovane Rizzul qualche cosa, forse, vorrebbe fare, ma i due avvocati del popolo credo lo tengano a bada e lo marchino stretto e, alla fine , la loro strategia democristiana prevarrà. In questo scenario deprimente, dove solo la grande estate in corso nasconde le pecche della cittadella e il vuoto assoluto di amministrazione che vi regna, aspettiamo l'autunno che non porterà nessuna novità.

giovedì 30 giugno 2022

VERBANELLA STORY


E' forse il locale pubblico della cittadella che più di ogni altro ha raggiunto un record nella continuità di gestione. Con ammirevole tenacia e capacità professionale, più generazioni si sono succedute dietro il banco di comando, varcando senza problemi e da ben già tempo, il traguardo dei 50 anni. Niente da dire dunque sulla qualità manageriale che ha permesso di raggiungere l'impensabile e invidiabile obiettivo. Ai suoi tavoli sono ormai milioni i turisti che si sono seduti e hanno beneficiato dei buoni servizi offerti. Bisognerà pensare di istituire un premio alla fedeltà. Ne hanno gran merito. Fatta questa dovuta premessa, occorre dire che il locale gode anche di un altro privilegio, ossia di essere di proprietà pubblica, cioè del Palazzo civico e, in quanto tale ci si sarebbe aspettati che ogni tanto, come sta scritto in legge ed è successo per gli altri locali di proprietà del Palazzo, la sua gestione fosse messa all'asta. Stranamente questo però non è avvenuto, o almeno non avviene dai diversi ultimi decenni, non sappiamo cosa era avvenuto per i primi, ma tra un rinnovo, una proroga, una gestione tacita e una successiva sanatoria, un'altra proroga e via così, la gestione non è mai più stata messa a pubblica gara. Stranamente abbiamo scritto, ma non per questo non è possibile capire come il Palazzo abbia potuto e possa ancora oggi tenere un comportamento così anomalo. L'ultimo provvedimento, recentemente assunto, sposta la data ultima della attuale gestione al 2023, dopo che un altro precedente provvedimento, del quale però si è persa traccia all'interno dell'albo pretorio, lo aveva collocato al 2032. Per semplificare molto, questi ultimi provvedimenti legano le sorti della durata della gestione in corso a quella dei provvedimenti governativi che riguardano la durata delle concessioni dei demani marittimi, cosa di cui da anni i governi nazionali litigano al loro interno. Qui dunque sta il punto e qui sta, si direbbe, l'inganno. La verità, almeno per quanto in scienza e coscienza posso affermare, è che il rinvio alla questione delle concessioni demaniali marittime non c'entra niente con la gestione del locale pubblico: La Verbanella. Il gestore del locale era infatti e dovrebbe esserlo ancora, se non fosse invece ampiamente scaduto, legato da un contratto di affitto commerciale con il soggetto proprietario, il Palazzo civico, uno di quei contratti che hanno la durata di anni 6 + 6, ma che nulla, proprio nulla, hanno a che vedere con il rapporto concessorio con il Demanio. Semmai è il Palazzo civico, insistendo la costruzione su ben due demani: quello idraulico e quello lacuale, che dovrebbe lui possedere un titolo concessorio per mantenere il bene, che per una parte peraltro insiste anche sul terreno di proprietà del Palazzo , e poi ne disponesse, ove non fosse precluso, come in effetti ha sempre fatto, ad altri, o meglio sempre agli stessi, la conduzione attraverso un contratto di diritto privato; quello appunto di affitto commerciale. Con questo equivoco tutte le amministrazioni ci hanno marciato e hanno tirato a campare, chiamando concessione quello che è un affitto e mischiando le carte sino a far capire poco o nulla. In questo modo si era arrivati al 2032 e poi una marcia indietro al 2023, ma pur sempre con contratto, quello vero, ampiamente scaduto, tanto che il Borgomastro, prima di lasciare il Palazzo, aveva deliberato perché si bandisse una gara, ma poi, via lui, non ne hanno fatto nulla. Per la verità una soluzione finale ci potrebbe anche essere, ossia quella di decidere di abbattere la Verbanella e spostare l'edificio sull'area totalmente di proprietà comunale. Una buona gara di concessione di costruzione e gestione, questa sì per un tempo congruo, non farebbe spendere neanche un euro al Palazzo e la love story avrebbe finalmente fine.

CONSIGLIO ESTIVO



CITTA’ DI STRESA

Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale

 I L V I C E S I N D A C O  D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria– seduta di 1° convocazione per il giorno lunedì 04 luglio 2022, ore 20.30 presso Palazzo dei Congressi – Sala Mostre e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno lunedì 04 luglio 2022, ore 21.30 presso Palazzo dei Congressi – Sala Mostre Per deliberare il seguente

 O R D I N E D E L G I O R N O 

1. Ratifica deliberazioni Giunta Comunale n. 92 del 06.06.2022 "Esame ed approvazione quinta variazione di bilancio 2022-2024" e n. 101 del 16.06.2022 "Esame ed approvazione quinta variazione di bilancio 2022-2024". 

2. Esame ed approvazione 7° variazione al bilancio di previsione – esercizio finanziario 2022. 

3. Presa d’atto del Piano Economico Finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per gli anni 2022/2025 e presa d’atto Schema regolatorio per la definizione degli obblighi di qualità contrattuale e tecnica di gestione del servizio rifiuti ai sensi della delibera ARERA n. 15/2022/r/rif.

 4. Imposta Unica Comunale I.U.C. – Determinazione delle tariffe della tassa rifiuti TARI – anno 2022.

 5. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento di disciplina della tassa sui rifiuti (TARI). 2 

6. Esame ed approvazione convenzione con il Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano per la gestione del Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) – periodo 01/03/2022-28/03/2025. 

7. Variante al P.R.G.C. n. 30 - art. 17-bis comma 6° l.r. 56/77 e smi e art. 19 D.P.R. 327/2001 e s.m.i. riguardante Istituto E. Maggia in v.le Mainardi per intervento di sostituzione edilizia - Adozione. 

8. Modifica non costituente variante al P.R.G.C. ai sensi del comma 12° dell’art. 17 della l.r. 56/77 e s.m.i. – area Campo Sportivo “L. Forlano”. 

9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Nuove aree a parcheggio” . 

10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza ad oggetto “Frazioni dimenticate” 

 11. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza ad oggetto “Zona parcheggio antistante ingresso Palacongressi” 

12. Gruppo consiliare Grande Stresa – Mozione urgente ad oggetto “Registrazione audiovisiva delle sedute del Consiglio Comunale e contestuale trasmissione in diretta streaming” 

 IL VICESINDACO (Alessandro BERTOLINO)

mercoledì 29 giugno 2022

VIALI DISALBERATI

 


La potenza di fuoco che in questi giorni il sole esprime, ci fa apprezzare in tutta la sua portata l'entità dei danni, speriamo transitori, che l'intervento delle moto seghe ha provocato in uno, ma non solo, tra i viali residenziali già più belli della cittadella. Che non fossero andati per il sottile lo avevamo visto subito, ma ci eravamo illusi che intervenisse prontamente il ripristino degli esemplari decapitati al piede. Invece nulla, anzi, sta proprio scritto sugli atti, che avevano dato l'ok all'intervento, che non era prevista la sostituzione: nè lì, nè, per la precisazione in V.le Lido. Immaginiamo che la ragione fossero i soldi, anche se è difficile pensare che la cittadella, che fa sempre avanzi consistenti di bilancio e ha una cassa che fa paura, non riesca a raccimolare qualche migliaio di euro per la bisogna. Comunque le ragioni non erano indicate, ma se quelle fossero, non si comprende quale urgenza ci fosse a tagliare alberi che certamente non sarebbero morti il giorno dopo, nè sarebbero schiantati al suolo al primo colpo di vento, al di là di quanto periziato dai soliti consulenti al taglio; tanto valeva aspettare i soldi. Ora il V.le tanto bello fa proprio schifo e nessuno ci dice, visto il silenzio che ormai esiste tra Palazzo e Popolo, se dovrà fare schifo ancora a lungo o se l'autunno prossimo vedrà rimettere a dimora gli alberelli. Comunque sia, rimane questa immagine negativa che ci tocca tollerare. E mentre lamentiamo la mancanza di cose in fondo banali che un qualunque amministratore di condominio sarebbe capace a risolvere, osserviamo il disordine del verde, si fa per dire, che copre il rilevato ferroviario che taglia in due la cittadella. Ho visto proprio in questi giorni quello che attraversa la vicina Baveno, è tenuto benissimo, ma sempre in questi giorni ho osservato un addetto del servizio a cui è affidata la pulizia della strade, intento con un decespugliatore a radere a zero un'erbetta da nulla che cresceva al piede di quelle piante bruttissime che ornano V.le Siemens, così come il giorno prima potenti soffiatori spazzavano via le quattro foglie che il vento aveva fatto cadere sempre lungo quello che era uno dei viali residenziali più belli. Nessuno si accorge di nulla, nessuno si accorge che mentre da un lato si buttano soldi dove non servono, bisognerebbe invece recuperarli per fare le cose che servono e che non si fanno. Così andando avanti avremo sempre una cittadella penosa nella sua parte pubblica, incapace di essere tenuta ad un livello adeguato ad una fama che aveva e che, avanti così, non avrà più.

sabato 25 giugno 2022

GIUSTIZIA NON E' FATTA

 


Se le prime battute dell'inchiesta penale, successive l'evento del 23 maggio 2021, facevano sperare in una rapida conclusione, quanto è seguito non ha fatto che confermare il problema della giustizia Italiana: la lunghezza del processo, inteso come la somma del tempo dell'indagine e di quello del processo vero e proprio, fatti salvi i gradi del giudizio. Se leggiamo il codice, un'indagine dovrebbe concludersi in sei mesi, salvo una richiesta di proroga di altri sei. Qui ormai siamo al quattordicesimo mese e siamo pure al secondo rinvio dell'incidente probatorio, mentre dunque il processo è ancora di là da venire. Pian piano l'oblio prende il posto del clamore mediatico che aveva seguito l'evento nelle sue prime settimane; ora si torna alla normalità, ma la normalità è questa giustizia lenta che fa patire le vittime ben oltre quanto sarebbe il lecito. Eppure in questo caso, c'era pure la pistola fumante: quel sistema di sicurezza disattivato che, al di là di altre cause o concause, è stata il fatto che ha prodotto la strage. Non crediamo che questo fatto possa essere mai messo in dubbio, semmai il processo dovrebbe far chiarezza sui soggetti responsabili, ma metterlo in dubbio proprio no. Eppure qui sembra che cerchino l'ago nel pagliaio, il che sarà anche giusto e necessario, ossia cercare il motivo per il quale la fune si è rotta, ma i periti sembrano tanto impegnati nella ricerca da rischiare di far dimenticare l'altra causa: i freni rimossi. Troveranno qualche cosa ? Certo, alla fine ci diranno che il cavo all'interno della testa fusa era marcio e per questo si è rotto. D'altra parte se non fosse stato lesionato, non si sarebbe rotto e noi non saremmo qui a raccontarlo. Con tutto il rispetto dei periti : in genere ce ne sono sempre tre: quello messo dall'accusa, quello della difesa e quello della parte civile, e tutti giurano, ma alla fine le loro conclusioni sono sempre divergenti, per cui non si capisce perché mai li fanno giurare e perché mai, come in questo caso, gli debbano concedere proroghe di tre mesi in tre mesi. Se avessero avuto bisogno di maggior tempo sarebbe stato giusto che l'avessero indicato all'inizio del loro mandato e non alla vigilia delle ferie estive, perché la coincidenza esiste e fa sorgere il dubbio. In conclusione provvisoria, dopo la vicenda un po' surreale degli arresti cautelari e tutta la lunga diatriba giudiziaria che ne era seguita, adesso ci si mettano anche i periti a non concludere. E' vero che la fretta a volte è nemica della verità, ma non pare che il periodo di tempo congruo non fosse stato concesso e questa richiesta di proroga alla vigilia delle ferie, non solo di quelle giudiziarie, ci pare proprio inopportuna e irriguardosa delle vittime, ma così è.

domenica 19 giugno 2022

PERLA: DOVE VAI ?



Domanda, quella del titolo, non priva di senso se dopo ormai due anni di nuovo governo, pochi o nessuno hanno capito quale sia la direzione di marcia. Per vero molti si stanno chiedendo se la marcia sia iniziata o se, invece, ci siano ancora esercitazioni in corso per addestrare la truppa a muoversi. Intanto però qualcuno si è anche stancato di aspettare e ha rotto le righe, andando da qualche altra parte, o da nessuna parte . La ruota, per citare un caso di cui ogni tanto si parla, sembra che non giri e neppure si vedono segnali concreti di una prossima imminente ripartenza. I più delusi di questo strano immobilismo, sembrano essere proprio quelli che ci avevano creduto più di altri: " E pensare che ci avevamo creduto" è infatti la frase che sembra ricorrere e che ci è stata riferita da uno di loro. Non trapela molto, questo è chiaro; il sentimento della delusione si traduce, per lo più, nel silenzio e nell'attesa che qualche cosa, prima o poi, abbia a succedere, rompendo l'immobilismo e mostrando il volto sorridente di una Perla ritrovata. Ben venga; per ora rimaniamo in attesa, segnalando il pericolo del tempo che, implacabilmente, passa e ricordando la regola della amministrazione pubblica per cui, il tempo perso non lo si recupera più. Bisogna dire che anche sul lato della comunicazione le cose non vanno molto bene e non sembra che vi sia uno sforzo per, in qualche modo, tenere attivo un canale con la cittadinanza Segno che c'è poco o nulla da comunicare o la volontà di tenere un profilo basso in attesa di una qualche clamorosa rivelazione ? Non lo si sa e non lo si capisce, semplicemente si registra il fatto di un certo distacco tra Palazzo e Popolo, specie il suo. Sappiamo che all'interno del Palazzo sarebbe in corso un rimpallo di responsabilità tra governanti e funzionariato, gli uni cercando di attribuire agli altri la causa dello stallo e gli altri, naturalmente, a negarlo. E' un tema un po' vecchio che non risolve il problema perché il Popolo ha eletto il governo e da lui vuole le risposte, non da altri. Un altro argomento di difesa, tralascio quello dei soldi che non ci sarebbero perché argomento insussistente, sarebbe quello che attribuisce la causa dello stallo all'eccesso di problemi ereditati e da risolvere da parte del presente governo. L'argomento in questo caso sarebbe addirittura un aggravante e non un esimente: avendo tanti problemi ereditati da risolvere, non mancherebbe infatti il lavoro per questo governo che non dovrebbe neppure andarselo a cercare, ma dovrebbe soltanto sbrigarlo. Qui non faccio elenchi di problemi vecchi e nuovi che rinvio ad altra data, mi limito a prendere la questione alla lontana, registrare il rumour di sottofondo che non segna bel tempo, il silenzio informativo che regna, la lista vuota degli argomenti che scorrono all'albo pretorio. Un appiattimento eccessivo e forse anche inquietante che non promette molto di buono; per ora quasi niente.

mercoledì 8 giugno 2022

TRAFFICO AUTO: PENSIAMOCI.




Anche il trascorso semi ponte del 2 giugno, ha messo a prova la capacità di accoglienza automobilistica offerta dalla cittadella. Anche in questo caso il fai da te da parte degli occasionali ospiti ha funzionato a dovere e, senza spendere cifre esose, si sono ritagliati un qualche posto auto lungo i diversi chilometri di strade interne residenziali che hanno fatto il loro dovere, o meglio no, essendo destinate ad altro. Non è stata la prima volta, non sarà certamente l'ultima. Detto questo, non si vuole pretendere la soluzione finale che risolva miracolosamente le situazioni di picco che, di volta in volta, si presentano, ma neppure è giustificato l'apparente immobilismo governativo che dovrebbe, quanto meno, risolvere il quotidiano problema di permettere di trovare un posto auto, possibilmente non decentrato, agli sfortunati residenti "periferici". Bruciate alcune importanti soluzioni, il problema si rileva di non facile compito e la discussione, se mai ve ne fosse una in corso, dovrebbe allargarsi anche ad alcuni aspetti logistici che riguardano l'accesso di massa alla cittadella e non solo la questione di trovare gli spazi utili ai fini di parcheggio. Vi è quindi da prendere la cosa un po' più alla larga, valutando soluzioni materiali, ma anche immateriali. Sotto quest'ultimo aspetto, l'accesso alla cittadella dovrebbe prendere in considerazione tutte le sue modalità che non sono e non devono essere solo automobilistiche, ma anche ferroviarie e d'acqua. Queste ultime modalità di accesso, se pienamente utilizzate, mentre oggi non lo sono, potrebbero alleggerire notevolmente la pressione automobilistica. Bisognerebbe avere la voglia e la capacità di dialogare con i soggetti del trasporto pubblico via ferro e via acqua e raggiungere con essi degli accordi che rendano per il turista conveniente l'utilizzo di queste forme trasportistiche. E' abbastanza evidente che Navigazione Laghi, da diversi anni, soffre di un sottoutilizzo della propria capacità di trasporto. Vi sono unità, non poche, che hanno una capacità di circa 400 posti a sedere e anche più e una capacità massima doppia. Queste unità nel loro spostamento, in orario di linea, dal porto di Arona a centro Lago, imbarcano pochi viaggiatori, mentre i costi sono fissi. Solo N.L. sfruttasse di più, con una promozione mirata, questo suo potenziale, riducendo considerevolmente il costo del biglietto in quella tratta, incasserebbe di più e toglierebbe pressione automobilistica alla cittadella. Un paio soltanto di unità, da sole, potrebbero alleggerire la pressione anche di 300 auto. Se poi la promozione, come dovrebbe, venisse attuata insieme ai vettori ferroviari, che sia Trenord o Trenitalia, con un biglietto combinato ferro/acqua, ad esempio Milano /Arona/Stresa, si eviterebbe altresì che la pressione automobilistica ricada a valle dei comuni della cittadella. Vi è poi un'altra porta di accesso, non intelligentemente sfruttata. Laveno è terminale ferroviario a pochissima distanza lineare, ma non è servito, da sempre, da una linea d'acqua diretta con la cittadella, imponendo ai turistici un lungo e quindi costoso percorso. Anche in questo caso l'apertura di una nuova linea di navigazione diretta, con biglietto promozionale Trenord/N.L. , aprirebbe una diversamente nuova opportunità di accesso, senza alcuna pressione automobilistica, né diretta, né indiretta. Piccole cose si dirà. Non so se sono piccole o grandi, ma sono cose che si potrebbero fare, utilizzando ciò che già c'è, come nel caso di N.L. , ente che certo ha necessità di aumentare i suoi trasportati avendo una capacità fortemente inutilizzata. La regia di questa operazione spetterebbe al governo locale, magari facendosi ausiliare dal distretto turistico. Aprire vie d'acqua è la cosa che costa meno, non necessita opere, usa quel che già c'è, utilizza appieno capacità sotto utilizzate, scarica pressione automobilista, riduce inquinamento acustico e fossile, fa conoscere diversamente il lago e alla cittadella non costa nulla, anzi avrebbe solo da guadagnare; se lo volesse.

venerdì 3 giugno 2022

ANCHE LE PIANTE MUOIONO


Ignorato dai più, si è spento in questi giorni uno degli ultimi grandi vecchi della cittadella. Il cedro monumentale di Villa Ducale non ha più rinnovato la sua chioma e ora è lì rinsecchito, in attesa della sua decapitazione che una delle solite ordinanze provvederà a decretare. Probabilmente nessun intervento sarebbe riuscito a tenerlo in vita, anche se, generalmente, la morte delle piante è più lenta e dura molti anni. Da tempo le sue condizioni di salute non erano molto floride e la protezione legale, che pur poteva vantare, non sembra sia stata utile per mantenerlo in vita. Una vita stimata oltre il secolo e mezzo, una provenienza illustre, essendo stato importato già da adulto dalla residenza Sabauda del castello di Agliè, facevano di questo esemplare un testimone di un pezzo di storia della cittadella: quella contraddistinta dalla lunga frequentazione estiva da parte della Duchessa di Genova e dei suoi figli, tra cui la futura regina Margherita. Insomma, nessuna nostalgia Sabauda, ma un richiamo alla storia locale sembra sia doveroso quando si deve recitare l'orazione funebre del vecchio cedro, anche se poi non era così tanto vecchio, ma imponente sì, tanto che anche se fosse rimasto in vita un altro mezzo secolo, la sua dimensione non sarebbe proporzionalmente aumentata, avendo ormai raggiunto tale imponenza. Con questo epilogo, un altro pezzo del verde urbano viene perso, mentre si conferma la tendenza, pubblico/privata, ormai in atto da tanti anni, di evitare che gli esemplari arborei di pregio, una volta perduti, vengano sostituiti. Così è stato per il fratello minore del cedro, già perito anni fa e mai sostituito, così è stato per la grande conifera che era radicata nel parco di Villa Palazzola, per non parlare dei tanti esemplari colpiti da ordinanze di abbattimento e mai sostituiti. Si conferma invece la tendenza, favorita dal cambiamento climatico, alla diffusione, più o meno controllata, delle palme, che tendono a monopolizzare il verde urbano lungo l'asse del demanio lacuale, e non solo, provocando una progressiva perdita della qualità e della ricchezza arborea della fascia a lago, quasi la gestione del verde possa essere considerata pari alla cura di un giardinetto di una qualsiasi anonima villetta residenziale di un comune di una qualche città metropolitana e non invece un investimento, assolutamente necessario, per mantenere, nel tempo, la qualità pubblica, e non solo, di una cittadella che ha presunzioni turistiche di alto livello e pratiche non sempre conformi alle sue pretese. D'altra parte l'ultimo trattamento riservato a V.le Virgilio insegna. Se poi pensiamo agli anni che una pianta impiega per diventare adulta, siamo sicuri che se anche la tendenza in atto venisse cambiata, a noi poco importerebbe, non essendo in tempo utile per vederla. Dunque continuate così che tanto le masse turistiche verranno ugualmente.