Il piano delle coste
Dopo quattro anni dalla legge con cui questa regione ha demandato la materia ai comuni rivieraschi, poi riuniti per una gestione collegiale, si annuncia e dovrebbe essere in agenda il prossimo consiglio, quello che sarebbe il piano che disciplina l’uso del demanio lungo il lago. Ogni comune di quelli già associati, comunque deve fare la sua parte e poi Verbania tirerà le fila e chiuderà il cerchio. Così almeno a leggere la proposta di delibera che Canio ha presentato e già depositato. Quanto ai contenuti ed al merito di esso, il piano è fatto solo di tavole e di foto che, prima di tutto, rappresentano quello che è l’uso attuale della costa e poi vi sono, alcune, ma non troppe e neanche sufficienti, previsioni per memoria. Certo Canio ha già messo in previsione il nuovo porto e come non poteva dopo tanta così tanto lunga attesa e poi vi ha messo, finalmente, qualche nuova attrezzatura per gli approdi temporanei sulla costa, ormai, la più sguarnita di tutto il nostro lago. Comunque, ancora una volta, rimarranno off limits tutte le isole, una manco compare sulle carte, mentre la città, e chissà ancora per quanto non si sa, potrà essere solo guardata e non toccata da chi defila lungo la sua costa. Fatte le carte ed approvato si manda il tutto alla Giunta Regionale, tanto valeva quindi e tanto varrebbe guardarlo bene questo piano per non doverci tornar sopra a mettere le cose dimenticate, tralasciate, trascurate e non son poche.
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