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venerdì 24 giugno 2011

Prima prova federale: naufragio   


Ne abbiamo fatto qualche cenno nella cronaca e  pre cronaca del consiglio di città, poichè il nostro locale governo era in procinto di varare quello che, con un poco anche di enfasi, lo si chiama il piano d’ uso del demanio: quello lacuale. Trattasi di un regalo, passato dalla Stato alla Regione e poi da questa dato in dote ai comuni rivieraschi che si sono messi insieme per così “ meglio” gestirlo. Concessioni per l’ormeggio a mezzo boe o in mezzo ai porti, passerelle fisse e galleggianti, darsene coperte ed anche  scoperte, spiagge, scivoli d’ormeggio, costruzioni di civile abitazione, giardini, pontili della navigazione, quella dei laghi, linee elettriche e non solo, che corrono sommerse. Insomma c’è di tutto, dato o abbandonato in concessione, bene non si sa, comunque se tutti pagassero i canoni annui dovuti, nel bilancio di città entrerebbe una sommetta un po’ diversa da quanto sino sembra che incassi. Solo le boe d’ormeggio sono quasi due centinaia e , anche a stare bassi, fanno 40.000,00  euro di canoni  per anno. Ed allora arriva il piano con tanto di annunciato suo deposito prima del voto. Appena lo si guarda, apriti cielo, ma questo non solo non è un piano, ma ha tanti e tali errori che se deve servire anche a far pagare chi non paga, campa cavallo, l’elusore può stare più tranquillo di quanto stava prima la riforma federale. Una darsena coperta indicata con concessione già dimessa, ma con tanto di video sorveglianza e imbarcazione in acqua, dei nove scali della navigazione laghi, solo sei sono indicati, gli altri non si sa; poi anche altre darsene e le strutture fisse d'altro tipo che ci sono, ma non sono riportate sulle carte, quelle aggiornate; le aree demaniali catastali che non vengono segnate; un’isola intera che tutta quanta  pare sia affondata e belle che scordata;  tutte le linee dei servizi stese sui fondali, manco una ne è segnata e pensare che varrebbero, ogni anno, €. 6,08 al metro lineare e sono dei chilometri.  Questo è un po’ il quadro delle cose date o da dare in concessione, poi ci sono quelle che sono proprio del demanio, rive, pontili fissi, rampe e porticcioli che anche se segnate, magari stanno quasi per crollare e metterci mano sarebbe compito del piano, forse, dirlo e prevederlo. Comunque  questo è il quadro federale dopo due anni esatti dal regolamento regionale, che mancava, e tre anni e mesi sei dalla legge che ha trasferito tutto quanto ai comuni rivieraschi. Non è quindi che si vada tanto in fretta  e manco tanto bene. Comunque, saremo battaglieri e antagonisti, ma anche costruttivi e i pezzi del quadro che mancavano,  12 ore dopo il consiglio noi li abbiamo forniti e regalati. Ora spetta a Canio ed alla sua troupe, darsi un po’ la mossa decisiva, mossa  che, sino ad oggi, proprio non c’è stata , lasciando stare , per un po’, il  povero Tremonti che anche quando gli regala le risorse, Canio tanto persino se le scorda.

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