Intervallo
Aspettando che suoni la campana per l’ annuncio dell’inizio del secondo, c’è del tempo per i commenti intorno al primo. Quanto alla durata , siamo in media, tre orette nette, nette, per una volta in media al mese, non è che sono uno sforzo sovrumano per i 17 eletti e convenuti, anzi vien quasi da dire che meno di così forse si muore. Se poi l’orario è quello che va tardi, ma questo dipende da chi lo fissa quell’orario ed io confesso di non avere mai capito perché i Consigli si fanno sempre di sera, quasi di notte e non di mattina quando è giorno. Detto così, tagliare anche sui singoli interventi, già contingentati, che cosa poi rimane di quel poco che c’è ancora ? Quasi niente con forse la gioia del nostro capo del governo cittadino, ma potremmo allora chiudere su tutto e andarcene insieme tutti a casa. Bisogna anche ricordare che il primo atto si è allungato un poco più del solito perché c’era l’argomento fuori sacco cui Canio tanto teneva e che si sarà preso una trentina di minuti, forse più. Su molte cose, per la verità, siamo andati anche veloci e non è che la chiusura della commissione all’edilizia si sia presa chissà quanto del tempo, pochissimi minuti; così la correzione della convenzione con Baveno, pochi secondi; così quella con Nebbiuno, pochi minuti. Poi il piano del demanio, presentato e ritirato, non è che non meritasse di dire qualche cosa, così, almeno questo si spera, la prossima volta potrà andare anche veloce . La storia dei soldi al revisore, accidenti, era una questione di principio sacra e santa e meritava di fare barricate; lo stato, che fa schifo, delle strade cittadine, forse è la terza volta che in aula lo si porta, ma cosa ha fatto sino ad oggi maggioranza per trovare il rimedio insieme ai soldi ? Niente, mentre adesso ha capito che è caduta nella trappola tiratagli e deve venir dietro se non vuole finire prigioniera. Altre perdite di tempo non ne ho viste a dire il vero, 17, diventati poi 18 erano tanti gli argomenti, anche se una volta era la norma, mentre il problema rimane solo la gestione delle date, degli orari e di quei numeri, ma questo spetta appunto proprio a Canio. Conclusione, prima che suoni la campana del nuovo atto che comincia: meglio è non consigliare a un eletto di tacere o di tagliare, ma di dire sempre ciò che pensa, se crede essere giusto o anche solo bene.
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