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mercoledì 1 giugno 2011

 Un decalogo per Canio e il suo dottore
Mentre il nostro Canio, stando alle ultime di cronaca, già forse pregusta di darsi  anche  allo spettacolo e mentre intanto salta su e poi giù dai palcoscenici, ci augureremmo che, tra un salto e l’altro, trovi anche il tempo di  dedicarsi a governare la cittadella che non può più spendere i suoi euro. Mentre quindi Canio quando parla di soldi si dispera e se la prende soltanto con il povero Tremonti, reo di tante restrizioni, noi qui ci proviamo a dargli dei consigli ( tanto non li segue)  e vi spieghiamo cosa faremmo per ritornare a poter spendere qualcosa per migliorare la qualità della città. Come si fa ? La risposta sembra un gioco da ragazzi, basta avere la voglia e la pazienza e ne viene fuori una sorte di decalogo per Canio, il suo Dottore e tutto il suo governo senza fiato, senza idee e senza risorse.
Devi, per forza, risparmiare sul bilancio di ogni anno e allora prendi ogni spesa, la vai a vedere dal didentro, ne misuri l’efficienza e l’efficacia, la compari con quella uguale che altri fanno, ti chiedi se è utile o disutile, decidi di levarla, di tenerla o di tagliarla; poi fai anche un taglio lineare di almeno 5 punti su tutti i capitoli di spesa che non sono vincolati; ristrutturi il personale e, nell’arco di un quinquennio ne fai scendere la curva della spesa di 4 punti per anno; riduci l’appannaggio a te e a tutto il governo di almeno 30 o 40 punti; riduci ancora il debito, se puoi; prendi la scure, togli tutti i contributi dati a pioggia,  fissa un baget, da assegnare solo a bando e a chi soltanto se lo merita; riorganizzi tante cose, tanti servizi e tante spese; prendi Stresa Servizi: metà la vendi, l’altra metà la chiudi; forma una task force e  fai girare a mille all’ora la ricerca dell’ICI, quella sommersa, nascosta od occultata; prendi decisioni che abbiano l’effetto di far salire l’efficienza dei servizi e nessun altra. Ultima e attento: non ti sognare di mettere la tassa di soggiorno perché tanto non la paga l’elettore, prima taglia la spesa e trova tutta l’ICI che c’è ancora e quando avrai finito  avrai  un milione, almeno, in euro tutti gli anni per  abbellire la città.
P. S. Magari così facendo non si vincono elezioni, ma si governa per davvero.

  

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