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domenica 12 giugno 2011

 Un referendum per Canio

E’ quello sull’acqua si o sull’acqua no il cui esito è di interesse anche per il nostro Canio e non di certo per la fine che farà la così chiamata privatizzazione di quell’elemento senza odore ne sapore. Per chi non lo sapesse, infatti, così come proposto il quesito referendario tocca tutto il sistema dei servizi pubblici locali. Detto questo, Stresa Servizi ci sta dentro pure lei e se il risultato sarà si, Canio, di certo, avrà un argomento per lasciare le cose come sono, mentre se sarà no o, meglio, senza quorum, dovrà, ob torto collo, bandire anche lui pubblica gara per venderne una fetta, almeno del 40%, o anche liquidare e chiuder tutto. Fatta la premessa, bisogna dire anche un’altra cosa e che cioè: una cosa è fare  qualche cosa perché la legge proprio lo impone, un’altra cosa è decidere di fare qualche cosa perché la legge ne da la libertà. Se questo è quindi vero, ciò vuole dire che nulla, ma proprio nulla vieterà, vincessero anche i si, di prendere il giorno dopo  Stresa Servizi e fare quello che si vuole , o meglio, si dovrebbe.
Sino ad oggi, il nostro Canio, più volte punzecchiato in assemblea sulla questione, è stato dapprima reticente, poi ha anche raccontato un po’ di balle e, infine, ha chiesto e preso tempo. Bisogna dirla tutta, più che prender tempo, Canio ha perso e sta perdendo solo  il tempo, perché Stresa Servizi, con la stretta finanziaria che colpisce anche il Palazzo, è diventata solo un problema, forse un po’ diverso da quello del passato , ma ora drena le risorse e non lascia partire i progetti di finanza. La cosa sta diventando risaputa e questo Canio che sta perdendo il tempo, sta diventando pure Lui  solo un problema. Domani aspetterà, con qualche ansia, i risultati intorno al quorum, forse credendo che  così salti il problema, se lo scordi , gli elettori potranno dire no, dire si o dire non so, ma Canio questo problema se lo troverà, con urgenza, sul tavolo del Consiglio per l’estate.                  

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