La sfiga
La “Stampa”, quotidiano, oggi riempie una sua pagina dell’edizione nazionale con un articolo dedicato al concorso delle miss, quelle d’Italia e che Salsomaggiore non ha più. La notizia è già ben nota, quello meno noto è che in quella località sono tutti quanti assai contenti di non averle più tra i piedi. In questo si dichiarano d’accordo quelli di destra e quelli di sinistra, così infatti si dichiara il Sindaco di adesso e anche quello di prima. Non ne potevano proprio più di buttare, tutti gli anni, tutti quei soldi per una roba che, forse, ha fatto già il suo tempo e che qualcuno ora dice che era diventata una specie di cassa integrazione per gli alberghi e se lo dicono, in coro, proprio loro, noi pensiamo che ci dobbiamo anche credere. Meglio negli asili e nelle strade metterci quei soldi che sono sempre meno, così anche in coro sembrano dire e se qualcuno fa due conti vede, in dieci anni, quante robe si fanno con i soldi non gettati in un concorso nazionale che più che la fortuna, ormai sembrava portar sfiga. Fin qui la pagina di oggi che, per noi che qualcuno voleva candidarci ad essere gli eredi fortunati, un po’ di dubbi c’è ne aggiunge e a quel qualcuno non possiamo che suggerirne la lettura. Crescono così, se solo si guarda dietro l’angolo di casa, anche i dubbi ed i perché sull’uomo e la sua squadra che guida la città e che la malaugurata sorte ha destinato a rimanerci ancora un po’. Buttare soldi nell’effimero più che si possa e sin tanto che si possa, strade rotte e pensile a rottamare sul fronte del suo lago, auto in sosta dappertutto vista lago, nessun approdo per il cabotaggio sul lago dei turisti, palazzo dei congressi come se fosse chiuso per le ferie, l’alberghiera con una finta soluzione, la Palazzola ancora senza un soldo, quanto al porto, presto vedremo come va, e poi l’unico pensiero, ormai fisso, metter 150 mila cubi nuovi di caserme lungo lago per rinchiudere turisti e magari qualche miss.
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