Riserva di caccia
La questione non è nuova, è già un po’che Tremonti ci prova a mettere i comuni alla caccia di evasori. Ci ha messo anche una taglia che, progressivamente, ha anche alzato: prima era il 30% delle imposte portate in superficie, poi il 50% ed adesso, con l’ultima manovra, siamo al 100%. La taglia, a favore dei comuni, è andata in crescita perché, per verità, questi non si sono mica poi convinti a mettersi alla caccia di elettori. Sono tornate anche sul campo le commissioni tributarie comunali, ( roba già vista ) ma anche qui pochi hanno poi rispettato le scadenze, pur previste dalla legge, e non le hanno istituite e regolate. Ora anche su questo la manovra ci riprova e mette ancora una scadenza. Buono tra i tanti, anche Canio è stato fermo e, sino ad oggi non ha fatto proprio nulla e anche nessuna esternazione. Che sia contento di dover fare queste cose, andando a caccia di evasione e di evasori, lo scordiamo, siamo certi, siamo tutti elettori viene da dire e quindi…….Eppure sarebbe fortunato se si mettesse in caccia, più sono le partite, quelle d’Iva e più si pesca dentro un mare, poi ci sono quelli che le partite manco tengono e non tutta la ricchezza poi si nasconde. L’economia locale anche si presta, non diciamo nulla di nuovo o sveliamo un grande inconfessabile segreto; suvvia siam tutti grandi e vaccinati. Chi qui scrive, ebbe la sorte di avere, per un po’ d’anni, il domicilio fiscale in un paese d’economia turistica, ebbene, allora i redditi erano pubblici, ed ero il secondo nella lista dei più ricchi, gli altri, quelli ricchi, andavano in passivo nei bilanci. Ora quindi la questione torna a Canio che nelle vesti di un cacciatore di taglie non lo vedo, anche se c’è sempre un modo per sistemare poi le cose: prendere gli evasori e dividerli in due gruppi : quelli che votano da un lato e quelli che votano dall’ altro.
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