Arriva dunque un consiglio mattiniero assai ridotto, o meglio, anche amputato. La previsione iniziale, infatti, par fosse diversa, un po' più ampia insomma, ma poi venne tagliata. Taglia di qua, togli di lì, aggiungi di là e il risultato finale è questo qua. Spicca però un'assenza la cui presenza venne già a noi annunciata in aula la scorsa ultima volta. Chiese Bottini, infatti, che un Consigliere del suo stesso Gruppo fosse estromesso dal consesso, reo di ben sette reiterate assenze senza che fosse mai portata giustificazione alcuna. Frenando un poco la fretta del suo Vice che già voleva provveder seduta stante, Canio assicurò Bottini che sì, avrebbe dunque avviato del reo la decadenza. Dunque l'attesa era che sta volta ci fosse all'ordine del giorno l'avvio del lungo procedimento di decadenza, come così promise infatti Canio al Vice suo che era impaziente. Niente di tutto questo, l'ordine del giorno non porta traccia, gli altri argomenti cancellati all'ultimo minuto vertono su altro. Quindi, a questo punto, dov'è che sta sto Vice che in aula era già pronto a fare il cambio e ora, neppure, si vede mettere all'ordine del giorno l'argomento ? Cos'è che è poi successo in questo tempo che ha fatto cambiare opinione al Delegato ? E' un giallo dunque che par si consumi dietro le mura di Palazzo; una congiura che ieri vedeva sto Superdelegato prender le armi contro un Consiglier di maggioranza, esporsi pubblicamente in aula, ottener da Canio la promessa e poi tutto rientrar nei ranghi come se nulla fosse e morta lì. Insomma sto Vice alza un casino, mostra di volere sostituire in fretta quello che sta sempre assente con un altro che, guarda il caso, era già belle presente e poi, quando è il momento, non prende più la carta e penna e scrive la richiesta, non esercita più alcuno suo diritto, ma incassa e tace. Scoprire il retroscena è allora interessante, nel caso magari è divertente; noi ci abbiam provato un poco e così, come cronisti, azzardiamo la ricostruzione degli eventi. Insomma, per dirla in fretta e breve, senza per questo voler sollevar alcuno scandalo, sto Super Delegato avrebbe perso la partita perché temeva il peggio. Ci sta infatti, al fondo, una vecchia storiella di missioni, di viaggi e soggiorni insomma, costate a noi un cinque mila euro che il Vice, alla fine del primo mandato, ebbe a far pagar all'Ente girando un po' per tutta Italia, sempre a seguir convegni e altre riunioni degli aspiranti Comuni al casinò. Di queste missioni Canio, si dice, ignorasse pure l'esistenza e mai ebbe a firmar, sempre si dice, le autorizzazioni ai viaggi e alle trasferte. La cosa finì però che il Vice fu pagato, o meglio, ugualmente rimborsato e da lì nacque il conflitto con il Consigliere che è sempre quello assente. Di questa storia, però, tiene le carte e quando il Vice si agita un po' troppo, apre il cassetto e gliele ricorda. Sarà successo così pure sta volta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
giovedì 25 settembre 2014
MISSIONI IMPOSSIBILI
Arriva dunque un consiglio mattiniero assai ridotto, o meglio, anche amputato. La previsione iniziale, infatti, par fosse diversa, un po' più ampia insomma, ma poi venne tagliata. Taglia di qua, togli di lì, aggiungi di là e il risultato finale è questo qua. Spicca però un'assenza la cui presenza venne già a noi annunciata in aula la scorsa ultima volta. Chiese Bottini, infatti, che un Consigliere del suo stesso Gruppo fosse estromesso dal consesso, reo di ben sette reiterate assenze senza che fosse mai portata giustificazione alcuna. Frenando un poco la fretta del suo Vice che già voleva provveder seduta stante, Canio assicurò Bottini che sì, avrebbe dunque avviato del reo la decadenza. Dunque l'attesa era che sta volta ci fosse all'ordine del giorno l'avvio del lungo procedimento di decadenza, come così promise infatti Canio al Vice suo che era impaziente. Niente di tutto questo, l'ordine del giorno non porta traccia, gli altri argomenti cancellati all'ultimo minuto vertono su altro. Quindi, a questo punto, dov'è che sta sto Vice che in aula era già pronto a fare il cambio e ora, neppure, si vede mettere all'ordine del giorno l'argomento ? Cos'è che è poi successo in questo tempo che ha fatto cambiare opinione al Delegato ? E' un giallo dunque che par si consumi dietro le mura di Palazzo; una congiura che ieri vedeva sto Superdelegato prender le armi contro un Consiglier di maggioranza, esporsi pubblicamente in aula, ottener da Canio la promessa e poi tutto rientrar nei ranghi come se nulla fosse e morta lì. Insomma sto Vice alza un casino, mostra di volere sostituire in fretta quello che sta sempre assente con un altro che, guarda il caso, era già belle presente e poi, quando è il momento, non prende più la carta e penna e scrive la richiesta, non esercita più alcuno suo diritto, ma incassa e tace. Scoprire il retroscena è allora interessante, nel caso magari è divertente; noi ci abbiam provato un poco e così, come cronisti, azzardiamo la ricostruzione degli eventi. Insomma, per dirla in fretta e breve, senza per questo voler sollevar alcuno scandalo, sto Super Delegato avrebbe perso la partita perché temeva il peggio. Ci sta infatti, al fondo, una vecchia storiella di missioni, di viaggi e soggiorni insomma, costate a noi un cinque mila euro che il Vice, alla fine del primo mandato, ebbe a far pagar all'Ente girando un po' per tutta Italia, sempre a seguir convegni e altre riunioni degli aspiranti Comuni al casinò. Di queste missioni Canio, si dice, ignorasse pure l'esistenza e mai ebbe a firmar, sempre si dice, le autorizzazioni ai viaggi e alle trasferte. La cosa finì però che il Vice fu pagato, o meglio, ugualmente rimborsato e da lì nacque il conflitto con il Consigliere che è sempre quello assente. Di questa storia, però, tiene le carte e quando il Vice si agita un po' troppo, apre il cassetto e gliele ricorda. Sarà successo così pure sta volta.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento