Un’altra volta senza fine,
Canio ci gioca e lascia poco spazio agli interpelli, ne fa giusto solo un paio
e poi chiude la serata. Così è finita anche sta sera a un quarto prima della
mezza; era iniziata puntuale, qualche assenza, di rilievo mancava il Professore,
Canio ne annuncia l’arrivo un po’ in ritardo,invece poi non viene. Comunque si
anticipa il punto sullo stralcio di variante, parola all’architetto per quattro
parole introduttive, poi poco spazio alle domande e Canio ha così modo di
svolgere la prima orazione da
assessore. Sono parole sue, ecco giusto parole, sono un poco buone in tutte le
occasioni, sta in piedi come è suo solito quando pensa di darsi più importanza,
ma quanto solo a mettere il naso nella materia un po’ complessa, l’esame da
assessore è rimandato ad altra circostanza. Una cosa, tra le righe, però chi
non è scemo la capisce: che Canio la variante alberghiera l’ha già data ormai
per persa e , allora, tira un salvagente ad uno soltanto che, invece, vuol
salvare. Andranno a fondo tutte e due. Tocca a Vecchi ricordare a Canio
neoassessore cosa mai ne aveva combinate quando mise all’asta i volumi per gli
alberghi, qualcuno li comprò, poi invece Canio le cose le disfò e i soldi dell’asta
all’acquirente gli lascio. Ora rimette, invece, i cubi al medesimo acquirente
di quell’asta, ma i soldi questi se li tiene. Canio non ribatte, sta zitto e
allora c’è l’arringa del solito Piervalle che va via, punto per punto, spietato
come un killer, con le parole come pietre che vanno nel segno e non lasciano a
Canio la speranza. Lui sta zitto e soffre nel silenzio. Anche la Lega dichiara
un voto contro, non gli vanno le varianti a pezzettini e solo per qualcuno. Siamo
alla fine Piervalle rilancia una proposta per stracciare, non stralciare, la variante, farne solo una micro e condivisa,
maggioranza non raccoglie, comunque il voto è quello ormai scontato, ma la
storia non finisce questa sera, sarà lunga , ancora molto, molto lunga. Nuovo
argomento, si fa quasi per dire, è l’accordo di programma con Provincia che
dopo sei anni si rifà giusto da capo. Canio gli gira in tondo, tira e molla, ha il Vice delegato che è contrario, cerca di scaricare
tutto ciò che può sulla Provincia, comunque non convince minoranza e il vice
delegato che al voto si allontana e con la lega che sostiene, un altro che si
astiene, “Insieme” che si oppone, Bottini fuori aula, approvano l’accordo che
per fare la nuova opera, ne disfa un’altra e ne fa due, tanto non si sa ,
neppure, quanto costa. Superveloce viene approvato il testo, ora emendato, del
regolamento mortuario, quello, tanto per ricordare, dove Canio aveva dato un
poco di spettacolo, che ora invece è da tutti quanti anche approvato. Breve
notizia che da Canio sulla fine senza gloria del noto Professore: degno di nota,
neanche con una parola lo ringrazia. Poi ci sono 11 interpelli , Canio ne fa due e
poi chiude il Consiglio e un’altra volta non annuncia quale sarà la data prossima. Comunque,
così impara, domani sul tavolo di Canio c’è la richiesta di un nuovo consiglio. Gli argomenti sono altri solo sei, nove rimangono inevasi e fanno ancora, almeno, 15.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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