Ormai è quasi ora, forse anche passa l'ora, comunque bisognerebbe interpellare. Facciamo qui sotto la sintesi così che Canio si prepari in vista di uno degli ultimi Consigli di mandato che entro sto mese si farà. Ordunque il primo, ma solo per un caso, d' interpelli, ci viene per capir come funziona sta giunta un poco strana ed allargata che già nel sito del Comune compare composta di nomi anche diversi da quelli conosciuti. Rimane da capire poi la risposta che diede quel Bottini, sostenendo in mezzo al Gran Consiglio che la Giunta è sempre aperta e al tavolo partecipano, contenti, tutti quanti i Consiglieri. Non si spaventi, più che tanto, poi nessuno; non scomodiamo il codice penale per cose come queste, ma occor che sia chiarito cos'è sto plenum degli eletti in maggioranza seduti il mercoldì nel pomeriggio, all'ora di merenda, intorno al tavolo del nostro bel governo. Sta storia dell'unica opera riuscita un po' ci intriga. E' ora che un po' meglio si chiarisca quel contratto che lega sto Palazzo al suo concessionario, quello che, insomma, promise, o meglio offrì in ambito di gara di spender un mucchio di quattrini, circa un milione in soli euro, per curare per un quarto di secolo la gestione della vasca da bagno e quanto sta lì attorno. Per ora di soldi spesi non se ne sono visti molti, per ora ci pare un mezzo fallimento, per ora anche il Palazzo è andato solo in rosso, per ora….. e quindi, appunto è proprio venuta forse l'ora di far anche chiarezza intorno a questa cosa. L'argomento è forse delicato, magari sarà da trattare a porte un po' socchiuse, ma occorre che anche su questo vi sia conoscenza e trasparenza. Parliamo dei conti oscuri del primo progetto intorno al porto. Secondo la risposta che in aula diede Canio, erano circa 86.000 euro le somme pagate di cui non si trovava il titolo di appoggio. Erano quindi emerse fondate ragioni per ritener che quei quattrini fossero sfuggiti, si fa per dire, ai rigorosi controlli della spesa. Poiché la risposta che Canio allor ci diede conteneva ancora una riserva, occorre che sta riserva ora venga sciolta. Sempre sul tema dei soldi spesi o meglio dei soldi sempre un po' buttati, occorre ora sapere se qualche cosa venga fatto per dare risposta alla richiesta che la Regione ha fatto perché si accerti la conformità di un'opera al progetto e come si intenda rimediar ai vizi riscontrati. Trattasi insomma di quel famoso attracco di soccorso dove buttati che furono circa 90.000 euro, nessuno mai è risuscito ad attraccar manco un barchino. Da qui a circa fine mese quando il Consiglio sarà poi convocato, siamo pur certi che vedremo in opera l'ultimo cantiere del nuovo porto. Ove così non fosse già lì sta la materia per ancor nuovo interpello.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
lunedì 3 novembre 2014
BISOGNEREBBE INTERPELLARE
Ormai è quasi ora, forse anche passa l'ora, comunque bisognerebbe interpellare. Facciamo qui sotto la sintesi così che Canio si prepari in vista di uno degli ultimi Consigli di mandato che entro sto mese si farà. Ordunque il primo, ma solo per un caso, d' interpelli, ci viene per capir come funziona sta giunta un poco strana ed allargata che già nel sito del Comune compare composta di nomi anche diversi da quelli conosciuti. Rimane da capire poi la risposta che diede quel Bottini, sostenendo in mezzo al Gran Consiglio che la Giunta è sempre aperta e al tavolo partecipano, contenti, tutti quanti i Consiglieri. Non si spaventi, più che tanto, poi nessuno; non scomodiamo il codice penale per cose come queste, ma occor che sia chiarito cos'è sto plenum degli eletti in maggioranza seduti il mercoldì nel pomeriggio, all'ora di merenda, intorno al tavolo del nostro bel governo. Sta storia dell'unica opera riuscita un po' ci intriga. E' ora che un po' meglio si chiarisca quel contratto che lega sto Palazzo al suo concessionario, quello che, insomma, promise, o meglio offrì in ambito di gara di spender un mucchio di quattrini, circa un milione in soli euro, per curare per un quarto di secolo la gestione della vasca da bagno e quanto sta lì attorno. Per ora di soldi spesi non se ne sono visti molti, per ora ci pare un mezzo fallimento, per ora anche il Palazzo è andato solo in rosso, per ora….. e quindi, appunto è proprio venuta forse l'ora di far anche chiarezza intorno a questa cosa. L'argomento è forse delicato, magari sarà da trattare a porte un po' socchiuse, ma occorre che anche su questo vi sia conoscenza e trasparenza. Parliamo dei conti oscuri del primo progetto intorno al porto. Secondo la risposta che in aula diede Canio, erano circa 86.000 euro le somme pagate di cui non si trovava il titolo di appoggio. Erano quindi emerse fondate ragioni per ritener che quei quattrini fossero sfuggiti, si fa per dire, ai rigorosi controlli della spesa. Poiché la risposta che Canio allor ci diede conteneva ancora una riserva, occorre che sta riserva ora venga sciolta. Sempre sul tema dei soldi spesi o meglio dei soldi sempre un po' buttati, occorre ora sapere se qualche cosa venga fatto per dare risposta alla richiesta che la Regione ha fatto perché si accerti la conformità di un'opera al progetto e come si intenda rimediar ai vizi riscontrati. Trattasi insomma di quel famoso attracco di soccorso dove buttati che furono circa 90.000 euro, nessuno mai è risuscito ad attraccar manco un barchino. Da qui a circa fine mese quando il Consiglio sarà poi convocato, siamo pur certi che vedremo in opera l'ultimo cantiere del nuovo porto. Ove così non fosse già lì sta la materia per ancor nuovo interpello.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento