Ora la piena sta calando, tempo un po' di giorni e anche questo lago tornerà nell'ambito del suo alveo regolare. Finita questa fase d'emergenza dovrebbero finire anche le scuse e quindi si aspetta di vedere se, un giorno o l'altro ancora, inizia sto lavoro nel porto dei misteri. Tempo che sono neanche dieci giorni sono ben undici mesi che l'impresa ha preso un po' di soldi, un dieci per cento del totale, ma com'è stranoto, per una ragione o l'altra, non è stato fatto ancora neppure un euro di lavoro. Ora è anche noto, seppur non arcinoto che, se questa impresa non ha fatto ancor un euro di lavoro, però qualcosa ha pure fatto. Ha infatti steso e prodotto le "riserve". Che sono ste riserve che, al terzo progetto pur pagato, compaiono ancor per dire che questo non va bene, che quello è da cambiare, che altro è meglio fare, che ……? Per verità di cronaca non vi possiamo dire molto, anzi quasi niente, perché sino a tutto oggi la copia non ci è data di prenderla in esame, comunque vi basti che circola la voce che sono assai corpose. Son dunque ste riserve sempre un po' una grana, con cui ci sta sto strano vizio delle imprese di prendere più soldi e di far meno lavoro. Si tratta comunque di aspettare ancora qualche giorno, così che poi vedremo se e con quale lena iniziano i lavori e di leggere, magari, le riserve. Comunque intanto nessuna notizia che esca dal Palazzo; ligio da sempre alle consegne, dice alla sua gente il men che sia possibile, ossia niente o tante balle e tratta il popolo elettore da cretino. Sta storia comunque la si prenda crediamo dimostri, ormai senza più nessun appello, che i soldi della gente sono niente; si possono buttare, si possono giocare, insomma, si possono sprecare che tanto poi succede proprio niente. L'unica notizia positiva che però vi diamo sta mattina è che, a furia di sprecare, il porto è sotto inchiesta. Ci informa, proprio ieri, la Procura Corte Conti con la nota che postiamo accanto alla medesima notizia. Lo sforzo di controllo cui abbiamo profuso qualche ora, magari, vedrà quel risultato che vorremmo, cioè che tornino a casa un poco di quei soldi spesi troppo male. Il nostro disincanto ci induce alla prudenza, ma anche poi ci insegna a non mollare mai la presa.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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venerdì 21 novembre 2014
EMERSIONE
Ora la piena sta calando, tempo un po' di giorni e anche questo lago tornerà nell'ambito del suo alveo regolare. Finita questa fase d'emergenza dovrebbero finire anche le scuse e quindi si aspetta di vedere se, un giorno o l'altro ancora, inizia sto lavoro nel porto dei misteri. Tempo che sono neanche dieci giorni sono ben undici mesi che l'impresa ha preso un po' di soldi, un dieci per cento del totale, ma com'è stranoto, per una ragione o l'altra, non è stato fatto ancora neppure un euro di lavoro. Ora è anche noto, seppur non arcinoto che, se questa impresa non ha fatto ancor un euro di lavoro, però qualcosa ha pure fatto. Ha infatti steso e prodotto le "riserve". Che sono ste riserve che, al terzo progetto pur pagato, compaiono ancor per dire che questo non va bene, che quello è da cambiare, che altro è meglio fare, che ……? Per verità di cronaca non vi possiamo dire molto, anzi quasi niente, perché sino a tutto oggi la copia non ci è data di prenderla in esame, comunque vi basti che circola la voce che sono assai corpose. Son dunque ste riserve sempre un po' una grana, con cui ci sta sto strano vizio delle imprese di prendere più soldi e di far meno lavoro. Si tratta comunque di aspettare ancora qualche giorno, così che poi vedremo se e con quale lena iniziano i lavori e di leggere, magari, le riserve. Comunque intanto nessuna notizia che esca dal Palazzo; ligio da sempre alle consegne, dice alla sua gente il men che sia possibile, ossia niente o tante balle e tratta il popolo elettore da cretino. Sta storia comunque la si prenda crediamo dimostri, ormai senza più nessun appello, che i soldi della gente sono niente; si possono buttare, si possono giocare, insomma, si possono sprecare che tanto poi succede proprio niente. L'unica notizia positiva che però vi diamo sta mattina è che, a furia di sprecare, il porto è sotto inchiesta. Ci informa, proprio ieri, la Procura Corte Conti con la nota che postiamo accanto alla medesima notizia. Lo sforzo di controllo cui abbiamo profuso qualche ora, magari, vedrà quel risultato che vorremmo, cioè che tornino a casa un poco di quei soldi spesi troppo male. Il nostro disincanto ci induce alla prudenza, ma anche poi ci insegna a non mollare mai la presa.
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