Dopo la soap opera andata in onda per circa un paio
d'anni raccontandoci le storie sulla salvezza dell'impianto funiviario che
unisce o meglio univa la costa fino alla vetta, arriva l'ultima più fresca,
datata 12 del mese di novembre che sta in corso, con cui quella Provincia,
appena uscita dalle urne, come fosse la sorpresa di un coniglio uscito da un cilindro,
ordina che sia chiusa la strada nel tratto che unisce la vetta alle altre
strade che arrivano in cima a questa vetta. L'ordine, per vero, è in previsione
che si attivi a intermittenza; in caso di neve o di gelo va in funzione; se poi
scioglie la neve o il ghiaccio torna acqua, s'interrompe. Ferme che stanno così
le cose, chiuso che sta chissà sin quando l'impianto funiviario, l'ultima e
unica via d'accesso vien pure anche sbarrata perché quell'Ente, appena rinnovato,
non ha più un soldo per mantener la strada sempre aperta. Svelato così che adesso
sta lo stato di dissesto non ancora dichiarato, sembra che la finanza pubblica
si appresti a trascinar dentro la fossa, in cui da tempo versa, anche coloro
che se ne stanno fuori, colpevoli semmai di pretender che la Provincia faccia soltanto
un po' questo mestiere di cui da sempre si è occupata: il cantoniere. Continua
dunque la serie nera di disgrazie che, da un poco d'anni, colpiscono la vetta; una
volta erano le piste, l'altra l'impianto funiviario, ora che questo è chiuso,
si chiudono le strade e buona notte. Manco a programmar tanta sventura si andava
a segno con maggior bravura. Difficile pensar ora cosa augurare che sia peggio,
ma mentre sino a ieri la preoccupazione era che non cadesse poi la neve, ora
per paradosso sembra doversi augurar che questo accada, cioè che faccia sole e
bello durante tutto quanto il prossimo d'inverno. In questa situazione di fine
regno, che cosa farà mai, in concreto, l'Anatra zoppa che ha in corso il trasloco
da Palazzo nessuno ancora, meglio di lui, ora lo sa. Vedremo dunque, prossimamente,
se uscirà mai la solita soluzione del coniglio che, per ora, sta ancor dentro
il cilindro.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento