Corre sta sera dunque il Gran Consiglio, corre e come spesso accade se troppo poi si corre anche un poco poi si inciampa. Si mette a posto l'Alberghiera, almeno questa è l'intenzione, si mette a posto la cascina di Carciano, anche questa è l'ennesima e ultima intenzione; non c'è, per ora, nell'ordine del giorno la solita questione funiviaria; c'è sicuramente, ma è soltanto un' adozione, la variante parziale, stralcio 2. I temi, com'è tutto evidente, assumono importanza e rilevanza elettorale, così che premendo il grande Capo l'accelaratore della fretta, di strappi e confusioni ce ne sono. Vedremo dunque questa sera quando faremo l'esame in aula, punto punto, la reazione. Per ora noi qui si contesta il metodo seguito, quest'arroganza che porta in aula le cose già belle che fatte, senza confronto alcuno preventivo. Sì lo sappiamo, è il metodo di Galli, così lo teorizzò sto Professore il giorno in cui fece la prima prolusione dinnanzi al plenum del Consiglio che era stato, allora, da poco già insediato. Quante poi volte si sarà pure pentito, ma ormai lo aveva detto in pubblico consesso e il cambiar la sua teoria avrebbe messo in discussione il suo primato. Se ne impossessò, ben saldo, il grande Capo che l'applicò per tutto il tempo del mandato, senza riguardo alcuno e senza alcun ritegno. Di rilevanti poi nel gran Consiglio, rimangono sta sera gli interpelli che furono inevasi e una mozione. C'è poi anche un affare che si tinge un po' di giallo; una missiva indirizzata al Gruppo Insieme sulla vicenda porto e che il Palazzo "dimenticò" di consegnare.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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venerdì 13 marzo 2015
CONSIGLI ELETTORALI
Corre sta sera dunque il Gran Consiglio, corre e come spesso accade se troppo poi si corre anche un poco poi si inciampa. Si mette a posto l'Alberghiera, almeno questa è l'intenzione, si mette a posto la cascina di Carciano, anche questa è l'ennesima e ultima intenzione; non c'è, per ora, nell'ordine del giorno la solita questione funiviaria; c'è sicuramente, ma è soltanto un' adozione, la variante parziale, stralcio 2. I temi, com'è tutto evidente, assumono importanza e rilevanza elettorale, così che premendo il grande Capo l'accelaratore della fretta, di strappi e confusioni ce ne sono. Vedremo dunque questa sera quando faremo l'esame in aula, punto punto, la reazione. Per ora noi qui si contesta il metodo seguito, quest'arroganza che porta in aula le cose già belle che fatte, senza confronto alcuno preventivo. Sì lo sappiamo, è il metodo di Galli, così lo teorizzò sto Professore il giorno in cui fece la prima prolusione dinnanzi al plenum del Consiglio che era stato, allora, da poco già insediato. Quante poi volte si sarà pure pentito, ma ormai lo aveva detto in pubblico consesso e il cambiar la sua teoria avrebbe messo in discussione il suo primato. Se ne impossessò, ben saldo, il grande Capo che l'applicò per tutto il tempo del mandato, senza riguardo alcuno e senza alcun ritegno. Di rilevanti poi nel gran Consiglio, rimangono sta sera gli interpelli che furono inevasi e una mozione. C'è poi anche un affare che si tinge un po' di giallo; una missiva indirizzata al Gruppo Insieme sulla vicenda porto e che il Palazzo "dimenticò" di consegnare.
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