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giovedì 5 marzo 2015

FUORI GIOCO












Ne parlammo giusto ieri a proposito del campo per il calcio, poi guardammo anche le carte e, in effetti in quest'urgenza di trovar le soluzioni ai problemi non risolti, c'è evidente anche la voglia di far cassa elettorale. E' legittima sta voglia? Sì è legittima la voglia, ma nel gioco che si apre non si deve poi scherzare. Se si scherza, se si cambiano le carte o si usano strumenti non accorti o consentiti, c'è poi il rischio d'imbrogliare anche il campo elettorale. Questo è dunque un bel sospetto che ci è parso anche fondato quando oggi abbiamo letto la proposta di "variante non variante" che ha l'intento di aggiustare quel pasticcio che ha spostato già due volte l'Alberghiera e il rettangolo del gioco. Si semplifica un po' troppo, si confondono le cose, la si legge come pare anche la legge e l'intento sembra quello di arrivare a "soluzione" o meglio dire conclusione, prima della fine di mandato. Non si bara caro Canio, non si bara questa volta e se provi, c'è il sospetto di uno scambio non permesso. Sei avvertito ben in tempo; se ci provi anche soltanto si rovescia tutto il banco, quindi attento e molto attento. Nelle carte che ho poi visto, questo vizio un po' sospetto di un sorpasso tutto in curva, mi è sembrato contagioso e riguarda altre questioni che ora tenti di aggiustare giusto all'ultimo minuto. Stesso avviso or dunque diamo perché il fallo è da espulsione. Se hai impiegato dieci anni a montare i tuoi pasticci, or pretendi in un minuto di risolver ogni questione. Sei tentato dalle urne; sì lo so che sei tentato, ma è una trappola per topi; tu ci metti la manina, se nessuno se ne accorge ce l'hai fatta, altrimenti sei fottuto. Ne parliamo il giorno tredici.




 

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