Aperta che sta, un poco, la stagione; sta chiuso ancora, a tratti, il lungo lago e il ponte sta sbarrato. Ce lo ricorda pure Gemelli sulla Stampa che son passati ben sei lunghi mesi da quando un ordine imperiale ne dispose la chiusura e che poi due transenne, con tanto di catene e di lucchetti, ne sbarrarono il passo a chi mai fosse stato anche solo un poco incauto. Era settembre dunque quando si chiuse il ponte indiavolato; poi venne la piena di novembre e si disposero anche altre transenne, ma poi venne il vento a fine di gennaio che finì così tutte le transenne. Un grosso impegno dunque del Governo che sparò per danni un po' di cifre anche a casaccio, partendo da 200 mila euro per arrivare poi a quota soltanto ottanta mila, ma evocando sempre poi l'altro fantasma, cioè quello del patto. Questo Governo uscente offre pertanto a tutti il buon esempio come, in soli mesi sei, senza spendere in euro manco un sol centesimo, si possa riuscir a far della passeggiata una groviera e di un ponticello un posto di frontiera. Che su questo posto di frontiera fosse in corso una battaglia era pur già molto noto, ma spetterà veder fra qualche giorno ancora quale sarà l'esito finale della guerra. Quanto poi al resto, qui sembrerebbe ancora anche tutto assai incerto. Nulla di meglio dunque, verrebbe meglio dir di peggio, per dimostrar come funziona un po' tutto il Palazzo. Il Vice Delegato sarebbe, in questo caso, la persona cui graverebbe l'infausto risultato. Lui sta delegato al patrimonio, lui sta delegato anche al demanio, lui sta delegato a far opere pubbliche e a far tante altre cose; insomma la somma dei poteri è impressionante che, se non fosse un poco anche aiutato, rischierebbe di finir, più volte, anche schiacciato. Sta volta, non sarà poi manco la prima, comunque è andato in crisi. Gli impegni elettorali, uniti a quelli familiari, la somma impressionante dei poteri che a lui son delegati, devono aver provato la sua fibra, pur forte e combattiva. Riuscirà dunque l'eroe a tagliar, almeno in tempo, il nastro sul ponte contestato ? Questa è la domanda che la cittadella ora si chiede e sulla quale si giocano scommesse e si raccontano solo barzellette.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
lunedì 23 marzo 2015
INIZIO DI STAGIONE
Aperta che sta, un poco, la stagione; sta chiuso ancora, a tratti, il lungo lago e il ponte sta sbarrato. Ce lo ricorda pure Gemelli sulla Stampa che son passati ben sei lunghi mesi da quando un ordine imperiale ne dispose la chiusura e che poi due transenne, con tanto di catene e di lucchetti, ne sbarrarono il passo a chi mai fosse stato anche solo un poco incauto. Era settembre dunque quando si chiuse il ponte indiavolato; poi venne la piena di novembre e si disposero anche altre transenne, ma poi venne il vento a fine di gennaio che finì così tutte le transenne. Un grosso impegno dunque del Governo che sparò per danni un po' di cifre anche a casaccio, partendo da 200 mila euro per arrivare poi a quota soltanto ottanta mila, ma evocando sempre poi l'altro fantasma, cioè quello del patto. Questo Governo uscente offre pertanto a tutti il buon esempio come, in soli mesi sei, senza spendere in euro manco un sol centesimo, si possa riuscir a far della passeggiata una groviera e di un ponticello un posto di frontiera. Che su questo posto di frontiera fosse in corso una battaglia era pur già molto noto, ma spetterà veder fra qualche giorno ancora quale sarà l'esito finale della guerra. Quanto poi al resto, qui sembrerebbe ancora anche tutto assai incerto. Nulla di meglio dunque, verrebbe meglio dir di peggio, per dimostrar come funziona un po' tutto il Palazzo. Il Vice Delegato sarebbe, in questo caso, la persona cui graverebbe l'infausto risultato. Lui sta delegato al patrimonio, lui sta delegato anche al demanio, lui sta delegato a far opere pubbliche e a far tante altre cose; insomma la somma dei poteri è impressionante che, se non fosse un poco anche aiutato, rischierebbe di finir, più volte, anche schiacciato. Sta volta, non sarà poi manco la prima, comunque è andato in crisi. Gli impegni elettorali, uniti a quelli familiari, la somma impressionante dei poteri che a lui son delegati, devono aver provato la sua fibra, pur forte e combattiva. Riuscirà dunque l'eroe a tagliar, almeno in tempo, il nastro sul ponte contestato ? Questa è la domanda che la cittadella ora si chiede e sulla quale si giocano scommesse e si raccontano solo barzellette.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
se non ci fosse da piangere mi verrebbe da ridere
RispondiElimina