Va forte questa sera il nostro Canio; arrivato in chiusura di mandato, lui pensa di lasciare anche un ricordo. Lo fa siglando due atti che contengono la spesa per più anni. Con uno promette di dare, o meglio di far dare, 150.000,00 in euro in cinque anni alle Sorelle che reggono la casa di riposto; con l'altro promette di dare, o meglio, sempre, di far dare, 280.000,00 in euro e in quattro anni all'Associazione Settimane Musicali. La questione che qui si pone non è, ben inteso, di merito, ma quella di metodo. E' giusto che l'Alcade, passati che sono dieci anni a governare, or che è arrivato a soli sessanta giorni dalla fine di mandato, prometta di far dare 430.000,00 in euro a chi vuol lui ? La mossa ha un forte sapore elettorale, tanto più forte ancor se anche poi si pensa che l'operazione è pensata e architettata quando ancor questo Comune è privo del bilancio di quest'anno. Per quanto ne sappiamo prima che il bilancio sia approvato, impegnar questa spesa non è cosa neppure consentita che equivale a dire che è vietata. Già lo sentiamo però il nostro Canio che, davanti all'obiezione, accusa i detrattori di usare dei tecnicismi per impedir a lui, grande statista, di governar con arte e con maestria. Or ci si domanda pure perché mai dunque Canio non abbia atteso il giorno del bilancio per destinar sti soldi a chi vuol lui. Forse perché il giorno del bilancio cadrà nel tempo, prossimo venturo, in cui il Consiglio non avrà più pieni poteri. Meglio metter le mani avanti dunque, forzare un po' le cose, sbattersene in fondo dei tecnicismi da strapazzo e andare a risultato. Sostener dunque che non sia una mossa elettorale diventa difficile e maldestro e che fa un po' il paio con gli eterni rinvii delle risposte agli interpelli in quanto sgraditi sotto il profilo elettorale. Sino alla fine dunque ci tocca sopportar il peggior Canio.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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lunedì 30 marzo 2015
IL CANDIDATO OMBRA
Va forte questa sera il nostro Canio; arrivato in chiusura di mandato, lui pensa di lasciare anche un ricordo. Lo fa siglando due atti che contengono la spesa per più anni. Con uno promette di dare, o meglio di far dare, 150.000,00 in euro in cinque anni alle Sorelle che reggono la casa di riposto; con l'altro promette di dare, o meglio, sempre, di far dare, 280.000,00 in euro e in quattro anni all'Associazione Settimane Musicali. La questione che qui si pone non è, ben inteso, di merito, ma quella di metodo. E' giusto che l'Alcade, passati che sono dieci anni a governare, or che è arrivato a soli sessanta giorni dalla fine di mandato, prometta di far dare 430.000,00 in euro a chi vuol lui ? La mossa ha un forte sapore elettorale, tanto più forte ancor se anche poi si pensa che l'operazione è pensata e architettata quando ancor questo Comune è privo del bilancio di quest'anno. Per quanto ne sappiamo prima che il bilancio sia approvato, impegnar questa spesa non è cosa neppure consentita che equivale a dire che è vietata. Già lo sentiamo però il nostro Canio che, davanti all'obiezione, accusa i detrattori di usare dei tecnicismi per impedir a lui, grande statista, di governar con arte e con maestria. Or ci si domanda pure perché mai dunque Canio non abbia atteso il giorno del bilancio per destinar sti soldi a chi vuol lui. Forse perché il giorno del bilancio cadrà nel tempo, prossimo venturo, in cui il Consiglio non avrà più pieni poteri. Meglio metter le mani avanti dunque, forzare un po' le cose, sbattersene in fondo dei tecnicismi da strapazzo e andare a risultato. Sostener dunque che non sia una mossa elettorale diventa difficile e maldestro e che fa un po' il paio con gli eterni rinvii delle risposte agli interpelli in quanto sgraditi sotto il profilo elettorale. Sino alla fine dunque ci tocca sopportar il peggior Canio.
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