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mercoledì 4 marzo 2015

RETEeeeeeeeeeeeeeeeeee


 

Si appresta dunque Canio a chiudere l'annosa partita del campo e l'alberghiera. Passati che ha tutti sti anni a dire, a fare, poi a disfare, ma in concreto a nulla fare, or che è arrivato ad un metro e mezzo dal traguardo di uno dietro l'altro i suoi mandati, vuole portare in aula la "variante non variante" del campo e della scuola così da guadagnare un poco ancora di consenso. Già, il consenso, sto strano oggetto di più di un desiderio che, alfine, sembra quello che più di ogni cosa piaccia e attiri la voglia dell'uomo di governo. Se Canio arriva in aula, stiamone certi, sta volta ha già tutto il consenso; lui fa felici quelli che giocano al pallone e quelli che guardano il pallone. Quanto è costato poi farli felici, contando in tempo, ma anche in denaro, questo è un aspetto ormai che è già passato e poco o nulla importa più quasi a nessuno. Dunque va in aula Canio come se fosse un vincitore; come se non avesse alle sue spalle un gran disastro. Rovescia una sconfitta durata un lustro e mezzo nella vittoria che, guarda il caso, arriva giusto alla vigilia elettorale. Spacca il minuto, spacca pure anche il secondo, riesce a far sì che i soldi nella vicenda già tutti buttati siano poi quelli che meglio siano spesi. Or non abbiamo ancor visto le carte; pensiamo ben che dopo più e più volte, almeno questa sia la volta giusta, anche se qualche sorpresa ancor magari ci può stare. Andremo dunque in aula verso la metà di questo mese; c'è da finir tutto un Consiglio, buttato all'aria giusto ad arte; or quegli argomenti ancor da esaminare andranno in fondo alla serata così che Canio, il Sindaco peggior che abbia io mai conosciuto, abbia a poter prima gustar sta sua vittoria.








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