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sabato 15 gennaio 2011

Agenda 2011 - rischio naufragio



Anno cruciale oserei dire per il  governo cittadino,  settimo anno infatti e se va buco anche questo non c’è più il tempo, ne la speranza, ne la voglia .
Intanto,  appena l’otto di gennaio ed è già ricorso, un’altra volta, contro il contratto per il porto. Il mercato è diventato corto e le imprese vanno allo scontro sino in fondo  per contendersi quel poco che è rimasto. Come finirà anche questa volta ? Chi lo sa, per ora è solo  nuovamente cominciata un’altra guerra fatta di bolli, di ricorsi  e di giustizia; insomma la maledizione che continua.
Sempre ai primi di gennaio si fa rivivo il Principe Domenico, non ha gran novità, conferma invece la bozza di progetto che vorrebbe per l’area della sua villa, presenta anche il conto e sono più di due milioni in euro. Per il resto manco un metro di passeggiata, quella che in perpetuo doveva  poi restare al nostro Comunello, è progettata sulla nobil proprietà: mica scemo. A Canio mandiamo a dire soltanto che a noi non importa quanto costerà la spianata per auto e bus a lato passeggiata perché sarà un problema suo personale e dei suoi fedeli Consiglieri che la pagheranno di persona , euro  su euro, rimborsando al Comune il danno che faranno se attueranno il piano scellerato, ne stiano certi.                  
C’è anche forse una buona novità: qualcuno si propone per ristrutturare a spese proprie piazza Marconi ( auto di sotto e piazza, non per auto, rifatta in superficie). C’è un piccolo problema: Stresa service perderebbe il grosso degli incassi dei parcheggi. Qui nasce il dilemma per Canio e i suoi  fedeli . Povero Canio rischia di perdere l’occasione della gloria.
Un’altra mezza novità è che qualcuno si fa vivo per fare un altro porto, questa volta  galleggiante, e passerelle di attracco lungo lago e sulle isole . Ben venga, ma la strada , almeno per il porto, sembra ancora e un’altra volta  molto lunga perché di mezzo c'è il nuovo piano di città che da quando è partito ( si fa per dire), ha già preso tante e diverse direzioni che se oggi si mette e domani si toglie , rischia solo di andare fuori strada appena fatti pochi passi.
Raccontate tutte queste belle novità, anche a scusarci per la lunga interruzione,  rimane il mistero del governo che tiene tutto nei cassetti, lascia  che il tempo scorra  via e sembra quasi immobile, con Canio che, come  il comandante di una nave che fa naufragio, saluta dal ponte la città che intanto affonda.

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