Riavvio dei lavori 

No, non fatevi nessuna illusione, non sono quelli delle grandi opere, quelle sono ormai una favola, ma più semplicemente sono i lavori consiliari che, ad ogni inizio anno, riprendono  da capo a conteggiarsi e superminoranza non perde l’occasione per chiedere a Canio di richiamare a raccolta i suoi fedeli e noi, meno fedeli. Questa volta si chiude, si va al voto, con la storia di Villa Pallavicino; intanto il relatore di minoranza si è ristabilito, il Principe Domenico ha presentato il conto, molto caro, la Corte dei Conti dicono che stia facendo la sua parte, insomma guardate quante novità per infilzare Canio intorno a questa storia che se non fosse vera sarebbe una bella barzelletta. Comunque si promettono fuochi artificiali e se poi, alla fine, scatteranno ancora ed a difesa i voti dei pretoriani Consiglieri: peggio per loro.

 Per il resto, dopo le feste,  non  abbiamo voluto esagerare, quindi si tratterà di  cose magari un poco  piccole ( di quelle grandi, per scaramanzia, meglio non parlarne per un po’), ma non per questo son da trascurare. Anzi approfittiamo, visto che c’è silenzio sulle grandi, diamo l’occasione a Canio di recuperare su quelle che essendo  troppo piccole non vede: quella specie di inutile sarcofago piazzato sotto le pensiline lungo lago, in mezzo al campionario di pavimenti rotti, sconnessi e a pezzi che, tutte le mattine, Lui calpesta, ma non vede; quell’imbarcadero che cade pure a pezzi al piano superiore e Lui non  vede;  quel patrimonio che era del demanio ed ora è o dovrebbe essere del patrimonio del Comune, ma dove non tutto torna,  tantè che altri ne fanno  uso anche gratuito; tutta la gestione del vasto patrimonio del Comune, a qualcuno dato  in concessione ad altri in locazione, due pesi insomma e due misure e Lui non vede; lo stato di quel Lido che, nella stagione che verrà, sarà un po’  caos per via del gran cantiere per la piccola piscina e, se Lui non vede, gli suggeriamo anche forse un rimedio.

Insomma, a parte la storia del Principe Domenico, per il resto un piccolo antipasto, giusto per partire e non arrugginire, poi sarà meglio passare alle portate più importanti e impegnative e gran maggioranza, se non si mette a fare e fare bene, avrà i suoi  problemi.