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giovedì 27 gennaio 2011

Scadenze infinite

Ieri abbiamo parlato di scadenze imminenti, una certa, l’altra forse e lo abbiamo fatto per introdurre il tema di oggi che sono invece le scadenze, sempre scadute, e che mai hanno avuto un esito, lasciando al palo la cittadella che da decenni aspetta, ma non vede. Per carità non vogliamo solo parlare delle cose che oggi si usano chiamare con il termine : “strategiche”, ma anche e piuttosto di quelle che tutti guardano ogni giorno e che si chiamano: “nostro degrado quotidiano”. Queste non sono grandi cose, non ne dovremmo manco parlare; è un po’ se a casa nostra non facessimo le quotidiane pulizie o se piovendo giù dal tetto, tralasciassimo di fare la riparazione, insomma quella che si chiama la diligenza del buon padre di famiglia che se non c’è, giorno dopo giorno, tutto si degrada e l’ordinario diventa poi, per necessità, lo straordinario. Avete visto quanti anni hanno impiegato per rifare, manco tutto e male, V.le Duchessa che era andato a pezzi, ci voleva un governo che costa €. 550.000,00 in 5 anni ? No, bastava anche e soltanto un geometra appena uscito dalla scuola: bravo e diligente. E’ tutto così, il pubblico è una cosa trascurata e malandata, invecchiata e trasandata, solo oscurata, fortuna sua, dalle luci troppo abbaglianti degli Hotels del lungo lago. Ci sembra adesso di sentire la solita difesa: “ mancano i soldi”. Diciamola allora tutta quanta questa verità: mai come gli altri che son passati prima, il governo di Canio ha avuto tanti soldi nel suo bilancio ( il patto di stabilità è un’altra cosa), ma forse anche mai nessuno prima quanto Lui ne ha fatto un uso tanto allegro e disinvolto. Non parlo solo del milione e centomila euro, buttati via, che Canio e la sua Giunta ci costeranno in dieci anni di permanenza nel Palazzo di città, ma di quel dare a piene mani un poco o tanto a tutti, sino a spendere ottomila euro per i regalini mandati a casa l’ultimo Natale, sino a spenderne centocinquantamila di euro per le due feste dell’off shore degli emirati, sino a far da sponsor ufficiale ,(da quest’ anno è anche vietato), un poco a tutti quelli che si sognano di venire a fare un meeting al pala dei congressi: 2.000 a uno, 1.500 a un altro e così via, per non parlare di quanto ha dissipato mettendo in piedi Stresa Service, da esser cacciato come si fa coi dittatori, non da esser ancora supervotato come è stato e poi del quasi nulla cha ha fatto per rendere un poco più veloce, razionale ed efficiente il lavoro nel Palazzo di città, che non costa affatto poco e così via. Qua ci fermiamo per economia di spazio, ma questa è anche la nostra verità, non tanto usare i tanti euro che si trovano per sostenere l’immagine di se , spacciata per quella della nostra cittadella o per fare il mecenate verso alcuni con le risorse che, invece, son di tutti. Prendi quei soldi, non dissipare più, restituisci a questa cittadella il decoro che non ha.

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