Motore in panne
Questo è un po’ il tema del momento, l’interrogativo che nel cuore dell’inverno, assai perplessi , ci poniamo mentre la boa del II dei mandati si allontana sempre di più. L’insistenza sul tema non pare proprio un’inutile insistenza, ma ci sembra ormai un’urgenza. Nella capitale hanno cambiato tutta la giunta, esplicita ammissione di un mezzo fallimento, nella cittadella non cambia invece proprio nulla, quasi a voler far credere di avere conseguito un successo strepitoso. L’anno nuovo non era neppure cominciato che già si collezionavano sventure e il 27 del mese in corso vedremo cosa dirà un giudice sull’ennesimo ricorso per il porto. Facciamo comunque gli scongiuri. Ma non sappiamo nulla più neppure dei cinque milioni spariti e destinati alla Villa Palazzola. Dall’ultimo interpello, posto in aula ed era estate, Canio non ha dato più notizie, eppure c’è stata una bella variazione di bilancio regionale nell’autunno e presto ci sarà già anche il bilancio del nuovo anno. News su quei milioni ve ne sono ? No, nessuna, neppure per almeno qualcuno di quei cinque.
Se gli scongiuri andranno a lieto fine, dopo il 27 si tornerà a parlare del benedetto porto, ma aspettare l’autunno che verrà per conoscere se si potranno spendere o non spendere i soldi già incassati , questo è impossibile. Canio ha la forza di ottenere dalla Regione un assenso preventivo o invece no ? Se arriverà ad ottenerlo solo in autunno rischia di essere, nuovamente, fuori tempo massimo.
Quanto alla nuova alberghiera, l’ultima notizia data da Canio è stata incoraggiante, le cose infatti andavano in salita, mentre noi credevamo che fosse tutto a posto. Ora non si sa più nulla.
Lo abbiano anticipato, è arrivato il conto del Principe Domenico; un duemilioni e mezzo per aggiustargli le pertinenze della villa. Canio, la sua Giunta ed i fedeli Consiglieri devono quindi incominciare tra di loro la raccolta del denaro che vi occorre. Non c’è altra soluzione.
Sulla Gabbiola è inutile insistenza, il voto in aula è stato chiaro: no.
Abbiamo letto il piano investimenti del prossimo triennio, esso sembra proprio scritto in fretta e furia da Canio e dalla Giunta. C’è tanta confusione, non tengono il timone, non tengono ferma la rotta, è una nave che naviga sbandata, mentre le cose sembrano buttate lì tanto per metterle, tanto da dimenticarsi anche il programma.
Hanno forse in mente il nuovo piano di città, saranno concentrati tutto su quello, ma se la promessa circa i tempi salterà , rischia di diventare un’altra bella favola ad uso e per il consumo delle prossime elezioni. La verità è che la chiave circa i tempi loro non l’hanno, poi non ci sarà accordo su cosa togliere e cosa invece mettere e lasciare ed alla fine sarà un altra promessa che si perde per la strada.
La ricetta giusta era: poche cose certe e subito da potersi fare, ma figuriamoci se ci danno retta, loro hanno il Professore.
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